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Category: tecnologie

novità e non dal mondo di domani

Applicazioni Android – Roundup 2

Nuove applicazioni installate sul mio HTC Magic:

  • aContacts e Phonebook: sono due gestori di contatti, che in teoria dovrebbero migliorare la gestione di base, ma non sono convinto di fare la sostituzione per cui per ora li uso tutti e tre, in attesa di vedere quale evolve per primo verso la perfezione. In particolare di aContacts mi piace la possibilità di inviare un SMS o una mail a un gruppo, o di cambiarne la suoneria, di Phonebook adoro la gestione degli eventi recenti, le schermate con i contatti più e meno frequentati e odio l’inutile dialer disgiunto dalla lista dei contatti.
  • decibel: cagatina per passare il tempo alle cene con parenti che urlano. “hey, qua fate lo stesso chiasso di un jet che decolla, la bimba non riesce a dormire!” 😉
  • Milky Milky: un giochino veloce e molto semplice
  • Opera Mini: giusto per provare un altro browser, anche se con quello di default io mi trovo benissimo
  • Quick Calendar: sostituisce il widget nativo ed è infinitamente più utile
  • Wikitude: una promettente applicazione di augmented reality, in grado di sovrapporre all’inquadratura di un luogo informazioni prese dalla rete

Applicazioni eliminate dal telefono:

  • No Signal Alert: rimossa dopo due giorni perché mi aveva inchiavardato le suonerie. tutto sommato posso farne a meno 🙂
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Applicazioni Android – roundup 1

Installare, disinstallare e cambiare applicazioni su Android è così facile che non passa quasi giorno senza che ne provi qualcuna o decida di rimuoverne altre, anche perché ogni giorno ne escono di nuove e spesso sono radicalmente migliori di quelle che ho già installato. Ho quindi pensato che potrebbe esservi utile segnalare cosa cambia, di tanto in tanto, nel mio HTC magic, perché potrebbe esserci qualcosa che vi torna utile; e naturalmente perché così i lettori dotati di android mi possono segnalare applicazioni che ritengono indispensabili, facciamo lo scambio come con le figu (“celo, celo, BUSO MANCA!” 😛 )

Rispetto a questo post ho eliminato AndWeather2 e Battery status. il meteo non lo usavo mai, e lo stato della batteria mi viene già segnalato da useful switches. Ho invece aggiunto:

  • AudioManager: Mi sono accorto che ogni tanto i volumi delle suonerie si abbassano, è qualcosa connesso a quando uso il telefono come player mp3 con le cuffie anche se devo ancora isolare il problema. Con questo widget nel desktop posso rimediare in tempo zero.
  • Backgrounds: All’inizio facevo tutto da me, scelta delle immagini, caricamento nel telefono, selezione dello sfondo. Ma questa applicazione rende tutto più semplice, e ha migliaia di belle immagini tra le quali scegliere.
  • Brightness Profiles: Questa è pigrizia. potrei variare la luminosità del display dal factotum useful switches, ma con Brightness Profiles mi faccio tre profili predefiniti e con un clic vario la lumisità senza dover agire su uno slider
  • Draw: Non fa niente di utile, ma mi piaceva. Ti permette di disegnare con il dito sui display, in due colori 🙂
  • DroidAnalytics, mAnalytics, MobileGA: queste sono per “lavoro“. Servono tutte per accedere ai dati di Google Analytics. E tra parentesi, MobileGA è la prima applicazione a pagamento che ho scaricato sul telefono (e finora l’unica! di DroidAnalytics m’è scaduta la trial 😛 )
  • Profiles: installata ma non ancora configurata. Permette di creare diversi profili d’uso del telefono attivabili con un clic. Ad esempio posso creare un profilo “casa” in cui c’è lo schermo che si spegne dopo 5 minuti e il wifi sempre acceso perché presumo che il telefono sarà attaccato alla corrente.
  • Qik: il client di videostreaming dell’omonimo sito. Casomai stessi videotrasmettendo qualcosa, lo trovereste su www.qik.com/tambu
  • Secrets: serve ad avere delle note protette da password. Ne sentivo la mancaza perché avevo questa funzione sul W760i
  • Shazam: shazam è fantastico, se avvicini il telefono a qualcosa che trasmette una canzone, lui ricerca nel suo database autore e titolo e te li dice se li trova. Nella maggior parte dei casi funziona, basta non chiedere cose troppo “di nicchia” 😀
  • Spare parts: permette di accedere ad alcune impostazioni che nel menu predefinito non esistono
  • Taskiller: un difetto di Android (su cui mi sto documentando) è la gestione delle applicazioni in memoria. Normalmente è in grado di assegnare da solo la memoria, ma se le applicazioni stanno eseguendo qualcosa lui non le termina mai, anche se noi crediamo di averlo fatto. Taskiller permette di “ucciderle” selettivamente o tutte insieme con un solo tasto
  • Voice: per registrare memo vocali, ed eventualmente inviarli come attachment in Gmail
  • Wapedia: è un’interfaccia per wikipedia, anche se presto sarà superata dalla recente uscita dalla beta della versione mobile dell’enciclopedia
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Android love (e anche difettucci, siamo sinceri)

Ormai sono tre settimane, ma è amore vero. Oggi mentre mi caricavo il passeggino – aperto e pieno – facendo leva sulla tasca dei pantaloni ho avuto per un attimo il terrore che fosse il lato dove tengo il cellulare, che ovviamente non avrebbe resistito, e ho pensato che sarei corso subito a comprare lo stesso modello.

Tra l’altro la ficata superficata è che tutto il contenuto del telefono sta nella SD, tranne i contatti, il calendario e la posta che stanno “nella cloud”. Se si spacca il cellulare togli la SD, la infili in un altro Android, accendi e hai lo stesso telefono di qualche minuto prima del disastro, e se stavi scrivendo una mail prima che morisse te la ritrovi nelle bozze 😀

Ma siccome non vorrei sembrarvi di parte, parliamo anche di alcuni difettucci che si possono riscontrare nell’HTC Magic:
la batteria, che nelle prime due settimane è DISASTROSA! se un amico che ha un HTC Diamond non mi avesse avvisato sarei completamente avvilito. Ma dopo due settimane inizia ad entrare a regime, anche se lui dice che ci vogliono addirittura un paio di mesi. Mai visto un telefono che ci mette tanto a regolarizzare le cariche della batteria. Sappiatelo, e non demordete!

Se acquistate un HTC Magic della TIM, la prima cosa da fare è cambiare l’APN seguendo le istruzioni qui. Questo perché di default esce con l’APN wap, e anche se attivate Maxxi Dream 10, uscendo dall’APN sbagliato consumate credito telefonico. A dire il vero io l’ho proprio eliminato, l’APN wap…

La ricerca dei contatti. Se si apre gmail e si “tappa” il campo A: la ricerca real time viene effettuata sull’intero campo. Per cui se cerco “raz” mi trova sia RAZZU sia marco Razori sia clara perazzo. Se invece sto scrivendo un sms la ricerca funziona solo per la parte iniziale, per cui trova solo RAZZU. Questo è un difetto veniale, correggibile con poco sforzo via software; conto molto sulla prossime release di Android, la 2.0 – nome in codice Donut.

Il fastidioso R: quando si risponde a una mail. Questo è un problema tutto italiano, e non si capisce come mai ci sia ancora gente che si prende la briga di riscrivere apposta pezzi di software per fare le cose sbagliate. Impostando infatti la lingua inglese (tnx Markingegno per la conferma) il problema sparisce.

Per il resto devo annotare il mio primo blocco di sistema, ma solo perché ho esagerato a killare processi con advanced task manager 🙂 e tante tante soddisfazioni.

Le cose che più fanno stupire gli amici sono Google Maps in modalità street view+bussola (per cui, lo ricordo, la visione stradale è orientata e ruotata automaticamente in base a come siamo girati, di fatto sovrapponendosi alla realtà se abbiamo visualizzato il punto esatto sulla mappa), Google sky map, Places directory nella modalità “segui la freccia e sbatti la faccia nel negozio”. Anche Latitude ha il suo fascino, dopo aver sorpassato la diffidenza iniziale di chi non ha chiare le sue implicazioni…

Chi trova un android trova un tesono, se proprio devo dirlo 😀

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nuove abitudini 2

L’altro giorno ero al porto antico, e mentre la Caterina era all’ombra e aspettavamo la mamma ho aperto Google Maps sull’HTC Magic, poi ho visualizzato Latitude e ho visto che un ravennate era a poche decine di metri da me. Ma poiché so che Latitude segna l’ultima posizione conosciuta, ho aperto twitter e controllato i suoi ultimi twit, che mi confermavano un pranzo a Genova.
Poiché però non avevo il suo numero, ho aperto Gmail, premuto send e taaaac, dopo dieci minuti mi ha richiamato. Purtroppo era già partito per altra destinazione.

Ora, sostanzialmente molti di voi diranno “che cagata” o “chi se ne frega”, ma questo è un utilizzo che non avrei mai pensato possibile per un cellulare e dei servizi. Diciamo che è la versione avanzata – e furba – del “ho dieci minuti liberi, chissà chi c’è qua in giro”, e non necessita nemmeno per forza del numero di cellulare 🙂

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Cambiamento di abitudini

Come dicevo nel post sull’HTC Magic, non è facile abituarsi all’idea di essere sempre online col cellulare. Non intendo “di POTER essere sempre online”, intendo di esserci costantemente. E così le notifiche via SMS e Mail di google calendar non più hanno senso (ormai infatti mi arrivano tutte due volte, devo cambiare le impostazioni). E così ieri ho capito che non ha più senso stampare la lista della spesa che mia moglie mi ha mandato per email, perché la mail ce l’ho sempre a portata di dito 🙂

Sono curioso di vedere che altri cambiamenti di abitudine dovrò fare per via di un telefonino nuovo…

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It’s a kind of Magic

htc-magic
Faccio subito la premessa, così inquadrate bene la cosa: sono uno che potrebbe essere definito un Google-fan. Nonostante mi siano bene chiare le implicazioni che l’uso dei prodotti Google ha, li trovo irresistibilmente utili e indovinati, facili, potentissimi e semplicemente immensi. Ho già detto in passato come la penso, e aspettavo un telefonino con Android da un po’. Nonostante questo cercherò di scrivere la stessa recensione che avrei voluto leggere io, per vostro uso e consumo. La seconda cosa da tenere a mente è che vengo da un SonyEricsson W760i e prima ancora da un SonyEricsson T630; quindi niente Iphone, Blackberry o Nokia ultramoderni.

Mi sono comprato un HTC Magic, bianco e della TIM e dopo averlo usato un po’ devo dire che è un signor telefono, ne sono molto contento. Innanzitutto è bello, lucido e stiloso. Scocca bianca, tasti bianchi e disegni dei tasti neri (tranne i classici verde e rosso per le chiamate), intorno ha una banda argentata così come sul dorso dove c’è l’obiettivo della fotocamera integrata. E’ un cellulare touchscreen con schermo capacitativo, come l’Iphone, il che significa che non funziona con il pennino ma solo con le dita; tuttavia ha anche una trackball/pulsante al pari dei Blackberry, anche se ancora non mi è capitata una sola situazione in cui l’ho usata. Il “famoso” design con gli estremi incurvati, se lo guardate di lato capite, è più funzionale del previsto. Avendo le due estremità più alte dello schermo, si impedisce che la custodia sfreghi su di esso. Stesso discorso per la trackball. E’ quasi impossibile che venga schiacciata mentre il cellulare è in tasca.
Il design è molto compatto, dà una sensazione di solidità accentuata dal fatto che non ci sono aperture o tasti, se non i due tastini laterali del volume – molto sottili invero – e una unica presa mini-USB per caricabatteria, cuffie, vivavoce, tutto.

La scatola standard comprende il telefonino, la batteria da 1340 mhA, una scheda microSD da 2 Gb e l’adattatore per lettore SD, il caricabatterie da muro, un cavetto USB <-> mini USB e le cuffie/auricolari stereo. Il manuale di istruzioni completo è in formato PDF dentro alla microSD, mentre in forma cartacea è presente solo la Quick Start Guide. Mi sembra una scelta sensata, tanto è talmente intuitivo che il manuale serve veramente poco.

nato per comunicare
Detto di un telefonino fa un po’ ridere, ma ora ve lo spiego. Per la prima volta da quando cambio cellulare non me la sono dovuta menare con la rubrica. O meglio: sapendo già come funziona Android ho giocato d’anticipo. Ho esportato la mia rubrica del W760i e l’ho importata in Google Contact Manager, da cui potete accedere anche attraverso Gmail; lì ho effettivamente passato un paio di giorni a sistemare le cose, perché Contact Manager è potente ma non può fare miracoli. Se il nome sul cellulare coincide con quello che già c’è su Contact allora lo aggiorna – e fonde il numero di cellulare con la mail esistente – altrimenti crea una nuova voce. Inoltre non avete idea di quante mail differenti avete *già* lì dentro (vi invito a darci un’occhiata): io avevo le stesse persone sotto cinque o sei mail e nomi differenti, per cui mi sono preso il mio tempo e ho sistemato tutto, anche perché è una cosa che prima o poi tutti dobbiamo fare.

Alla prima accensione il Magic mi ha chiesto username e password del mio account Google, glieli ho forniti e lui ha sincronizzato Mail, Contatti e Calendario, in pochissimo tempo. Da adesso in poi le due cose (telefono e online) saranno per sempre legati. Se aggiungo un contatto al telefono, ce l’avrò anche in Gmail e viceversa, se aggiungo un evento online a Google Calendar lo ritroverò nel telefono e viceversa.
Se mi arriva una mail, spesso, me ne accorgo prima dal “TING” del cellulare che guardando Firefox. Rispetto a questo punto c’è la prima grande differenza con i cellulari che ho avuto finora: il fatto che sia sempre online (a proposito, Maxxi Dream 10, per 10 euro al mese 50Mb al giorno, ma non li raggiungo mai) non mi costringe a “pensare” alla mail, a dover accedere alla mail in mobilità. Semplicemente ce l’ho sempre a portata di mano. Ma non solo: il cellulare non prevede nessuna distinzione tra la notifica di un SMS e di una mail. Se fa “TING” significa che qualcuno si sta mettendo in contatto con te, a prescindere dal mezzo che sta usando. (Questo peraltro rende inutile la notifica degli eventi di Google Calendar per mezzo di SMS E mail, come ho fatto finora, fedele al motto “uno dei due lo sento arrivare anche se sono in giro”. Col Magic mi arrivano SEMPRE entrambi 😀 )
In uscita, ad esempio, puoi selezionare numeri di cellulare e email nello stesso messaggio, e lui si occuperò di trasformarlo di volta in volta in email o SMS (o MMS se hai aggiunto elementi multimediali).
Esiste anche un’applicazione (SMS backup) che sincronizza i vostri SMS in un folder apposito di Gmail, così non li perderete mai più e potrete anche fare ricerche al loro interno. E pensa a cosa potrà fare quando GoogleVoice (ex GrandCentral) sarà aperto a tutti!!!
Infine, tra le opzioni dei contatti, oltre ai classici “chiamalo a casa”, “chiamalo in ufficio”, “mandagli un messaggio sul cellulare” c’è anche “chatta con lui tramite Google Talk”. Fichissimo 😀

l’androide, il protagonista
Ma questo Android, com’è? è fatto da Google ed è Google-centrico. Youtube, Maps (con Street View) e Google Talk sono preinstallati. L’Android market è pieno zeppo di applicazioni utili e inutili, e ogni giorno ne esce qualcuna. Non ho ancora avuto il bisogno di comprarne una, ho trovato tutto quel che mi serviva nella categoria free. Il sistema è stabile e parecchio veloce, non ha mai crashato in una settimana; la risposta dello schermo è molto buona, anche in scrittura. Personalmente preferisco la modalità landscape quando devo digitare, perché ovviamente i tasti sono un po’ più grossi, ma con un po’ di allenamento si può fare anche in modalità normale. Una volta imparati i tre gesti di base (tocca, tocca e trascina, tieni premuto) tutto è molto facile. Meno facile invece è stato capire che le opzioni proprie di ogni applicazione si trovano premendo il pulsante fisico “MENU” 🙂

Android, lo saprete, è un sistema open source; la versione dell’HTC Magic della TIM, per dire, monta un firmware modificato da HTC e differisce in alcune cose da quello Vodafone, che invece monta la versione standard di Google. Mentre peregrinavo in cerca di informazioni ho letto 162 pagine di un thread-monster su telefonino.net: sulle prime esisteva solo il firmware Vodafone, e tutti a comprare i sistemi Vodafone, poi qualcuno ha detto che si poteva avere solo il tastierino numerico con T9, che su Voda manca, e tutti a patchare, poi qualcuno ha detto che l’audio del Voda era migliore e allora tutti a mettere il firmware TIM sui sistemi Voda. In tutto questo ci sono tonnellate di ragazzi che sfornano modifiche e firmware fatti in casa costantemente. Insomma, il Magic va già bene così com’è, ma se siete smanettoni c’è parecchio campo su cui lavorare.

che applicazioni hai installato?
AndWeather2 – un widget per il desktop con le previsioni del tempo
twidroid – un client per twitter
SnapPhoto – aggiunge alcuni controlli alla fotocamera
ASTRO – un file manager evoluto
Useful Switchers – una unica interfaccia per variare molte cose (WiFi, luminosità, suoneria, GPS, eccetera) [ora me lo da a pagamento, ma io ce l’ho e non ho tirato fuori un cent…]
Atrackdog – per aggiornare le applicazioni installate
NetCounter – per tenere traccia del traffico effettuato
Battery Status – controlla lo stato della batteria
Barcode Scanner – questa è grandiosa: legge un codice a barre e cerca il prodotto sul web o su product search. Se scannerizza un QR code va direttamente al link relativo
GPS Status – per controllare il GPS
WeFi Connect – per gestire le connessioni WiFi
Picture Viewer – per visualizzare le immagini
Places Directory – fenomenale: determina la vostra location e vi offre una lista delle attività nei dintorni, divisa per categoria e in ordine di distanza. E siccome il Magic ha una bussola interna, c’è una freccetta che indica la direzione! e cambia se giriamo sul posto!! (cosa che col GPS invece non si può fare)
Google Sky Map – il planetario di Google
Advanced Task Manager Lite – un task manager.

a proposito delle applicazioni bisogna aprire una parentesi: per un motivo ancora non del tutto chiaro, i terminali Vodafone e TIM hanno accesso ad Android Market differenti, per cui alcune applicazioni sono disponibili in uno e non nell’altro. In alcuni casi si risolve con la “via dello smanettone” (ricerca e download del file .apk e installazione sulla scheda SD), in altri non si può. Questa politica mi sembra miope e potenzialmente dannosa per entrambi gli operatori, e spero sia solo una svista che possa essere sanata con un update del firmware.

quindi lo consigli?
se nella vita usi sempre e solo gmail e google calendar, se quando pensi ad una mappa pensi a Google Maps, se hai spesso la necessità di navigare su internet o fare ricerche rapide, SI, è assolutamente il tuo telefono. Magari lo sarebbe anche l’Iphone, ma questo è open source, ricordatelo 🙂
Se hai bisogno di sincronizzarti ANCHE con un Outlook, beh, si può (sicuramente col firmware TIM, almeno). La nota dolente, se vogliamo, è la fotocamera che è abbastanza scarsa come in tutti gli HTC che ho avuto modo di vedere. Non lo comprare se fai spesso uso della fotocamera per fare la foto della vita. Per il resto è un gran bel pezzo di hardware e monta un software che non sembra affatto avere così pochi mesi come ha. Ho idea che in futuro ne vedremo delle bellissime! 🙂

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In forma!

Oggi ho acceso la Wii Fit dopo non so nemmeno io quanto tempo e l’omino mi ha detto: “con te non ci voglio nemmeno parlare!” 🙂

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Potere al bit?

Nel triste supermercato vicino all’ufficio, il classico buco lercio ricavato ovunque purché vicino agli uffici (il posto che punta sulla rosticceria per lo stakanovista che fa tardi, diciamo), hanno installato 8 casse automatiche: massimo 15 pezzi, li passi al lettore ottico e li imbusti solo quando lo dice lui, infili i soldi o la tessera o il bancomat o la carta di credito e via!

Appena le ho viste – lo ammetto – ha avuto anche io timore reverenziale, poi mi sono piegato al ragionamento dell’informatico “l’avrà creato qualcuno come me, posso capirlo” e sono stato contento di questo balzo in avanti. Il problema è che non sono affatto sicuro che sia un balzo avanti, perché la maggior parte delle persone non sa bene come utilizzarlo, non legge lo schermo, non ha dimestichezza con le macchine. Va bene un periodo di adattamento, ci sta e mi riservo di verificare se col tempo la situazione migliora, ma siamo davvero sicuro che il bit sia sempre meglio?

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I Wii

Da Natale c’è una Wi a casa nostra, non ve l’avevo ancora detto 🙂

Al momento possediamo Wii Sports, Wii Fit, Cooking Mama e Super Mario Galaxy. Se solo non fosse esaurito in tutti i negozi dove lo chiedo, avrei anche Mario Kart, ma prima o poi arriverà.
Sono lanciatissimo verso i 2000 di abilità al tennis, gioco quasi solo a quello, e se volete aggiungermi eccovi il nostro codice

7225 9123 1656 7247

ovviamente scrivetemi e datemi il vostro codice, altrimenti non serve a nulla 😀

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Tivoli Model Sub

Ho praticamente completato la postazione audio/video del salotto con l’acquisto di un Tivoli Model Sub da collegare al Model Two. Adesso siamo messi così: LCD da 32 collegato al Tvix che ha l’hard disk interno o pesca dai computer o dal NAS, a sua volta collegato al model Two e al Model Sub.

Molto soddisfacente per i miei gusti e le mie orecchie da medio utente, esigente ma non troppo con un occhio al design. Il model Sub appena l’ho attaccato pensavo fosse rotto, volevo riportarlo indietro. Ho dovuto porgere attentamente l’orecchio prima di apprezzarne gli effetti di desaturazione quasi completa sulle casse del model Two, ma adesso la differenza la sento anche dalla stanza adiacente. I bassi non sono potentissimi (ha un cono da 13 centimetri) anche perché per esigenze di “progetto” l’ho dovuto appoggiare su un mobile e non per terra dove rende al massimo, ma l’effetto di riempimento c’è tutto e si sente. Già i prodotti Tivoli danno il massimo quando si ascoltano le voci (quando faccio sentire a qualcuno la radio dal Two dico sempre “senti le voci, come sono rotonde e profonde, sembra di essere in studio”), con i bassi del Sub si raggiunge quasi la perfezione 🙂
Mi sento di sposare la teoria del gentile commesso del Perigeo che me l’ha venduto (nel senso che me l’ha dato, non che mi ha convinto lui): se hai un model Two non spendere una cifra spropositata per il model CD, spendi meno per il sub e goditi di più i suoni!

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