Uno dei (pochissimi) vantaggi dello stare a casa malati è che si ha tempo per guardare qualche film, di quelli “da spegnere un po’ il cervello”. Ne ho approfittato per guardare 2012 di Roland Emmerich, su cui non avevo nessuna aspettativa e che mi sembrava perfetto per passare due ore. Ma ho fatto lo stesso alcune considerazioni.
ATTENZIONE, SPOILER, PARLO DI COSE CHE ACCADONO NEL FILM. NON LEGGERE SE VUOI GUARDARLO
Non è chiaro come mai Emmerich abbia dato così tanta importanza all’Italia. Voglio dire, il Premier italiano è l’unico che alza la voce con Adrian, e da cui ottiene le scuse, ed è l’unico che – eroicamente – non abbandona la nave mentre tutti fuggono in salvo. Viene in questo paragonato al presidente degli Stati Uniti. D’accordo, forse la cosa è funzionale alla scena della cupola di San Pietro che rotola schiacciando i fedeli, ma direi che avrebbe avuto lo stesso impatto anche senza la presenza del politico, non trovate?
Avrebbe potuto riequilibrare le cose facendo sbottare il capo del governo francese, spagnolo o tedesco (l’inglese comanda un’arca, se non erro) nella teleconferenza e uccidendo ugualmente il Premier a Roma, invece no. Perché?