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Category: podcast

Tool 10,000 days ghost track

Prima di tutto un grazie a ThrasherXXX per la segnalazione e l’mp3, se no me la mena che mi prendo i meriti 🙂

Il mio chitarrista Giorgio dice che i Tool sono una delle cinque più grandi band della storia. Io non li conosco a fondo, se non per il fatto che ci canta Maynard Keenan, che apprezzo da morire negli A Perfect Circle, ma a giudicare da questa faccenda non posso che dargli ragione:

sovrapponendo 3 canzoni dell’album 10,000 Days dei Tool come nella figura sottostante, esce una canzone nuova; o meglio una versione riveduta (“originale”) della canzone “10,000 days (wings pt. 2)”. Una specie di ghost track moooooooolto ghost.

puzzle sonoro

ho messo l’mp3 qua:



l’origine di questa faccenda è da ricercare in una specie di ossessione verso la [[Successione_di_Fibonacci]] che i Tool hanno da sempre. Ve ne sono tracce già nei testi degli album vecchi, e questa non è che l’ennesima, anche se parecchio complicata, conferma.

Da un lato sono stupefatto: non è una cosa facile, non credo sia mai stata fatta; un mashup di sè stessi 🙂
Dall’altro lato sono un po’ seccato: è una dimostrazione stucchevole di talento tecnico, e credo anche che gli indizi per ricomporre il puzzle siano venuti proprio da loro. Anche con tutta la passione che i fan ci mettono, trovo difficile pensare che qualcuno provi a sommare tutte le durate delle canzoni in combinazione fino a trovare indizi simili.

L’origine di questa faccenda è da ricercare in un post sul forum della Atlantic Record, di cui spero di potervi dare una traduzione completa entro domani sera.
(update: eccola! http://blog.tambuweb.it/2006/05/28/la-ghost-track-di-10000-days/)

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il post definitivo sui Pink Floyd

the dark side of the moonTaaaaaaaaaaanto tanto tempo fa, durante la mia fase di ascolto intenso dei mitici Pink Floyd, mi accorsi di questo fatto:
David Gilmoure eseguiva in tutti gli album un riff di chitarra uguale a se stesso, incastrandolo per bene nel contesto della canzone – ovviamente – ma in modo abbastanza riconoscbile. Perchè lo abbia fatto mi è ignoto, forse è una specie di gioco, una mini caccia al tesoro, ma la sostanza è che questo riff esiste ed è ben udibile.

Per chi invece non lo avesse udito ho preparato questo podcast per fargli aprire gli occhi (anzi, le orecchie) 🙂

prima vi dico anche dove potete trovare il pezzo incriminato con il “fai da te”, ovviamente il minuto è corretto mentre i secondi sono da intendersi come un “intorno a…”:

anno – album – canzone – minuto

1994 – The Division Bell – A great day for freedom – 2:52
1987 – A Momentary Lapse Of Reason – On the turning away – 3:34
1983 – The Final Cut – Not now john – 2:40
1979 – The Wall – Confortably numb – 2:10
1977 – Animals – Dogs – 5:58
1975 – Wish You Were Here – Shine on you crazy diamond pt. 1-5 – 7:43
1973 – The Dark Side Of The Moon – Time – 4:28

se non vedi il player flash o preferisci scaricare il file, per far ridere anche gli amici e i parenti:
http://blog.tambuweb.it/audio/pinkfloyd.mp3

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Ecco i Kahuna

I componenti del mio gruppo non si interessano di blog e affini (o meglio, uno si ma per scopi secondari 🙂 ), figuriamoci se sanno cosa sia una podcast… quando ho annunciato tronfio che anche i Kahuna avrebbero avuto il loro primo podcast mi hanno guardato nel classico modo col quale il bue guarda il treno passare mentre rumina, avete presente no? 🙂

Ecco, quindi qui c’è un raffronto tra 3 canzoni in versione originale e in versione rovinata (da noi, ovviamente)
se proprio non le riconoscete, ve le elenco:

Come out and play – the Offspring
Word up – Gun
The boys of summer – the Ataris

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PODCAST!!

mi sono accorto, pressochè per caso, che il plugin che ho usato per inserire i due mp3 delle mie trasmissioni qualche post fa, ha generato da solo le enclosure necessarie a trasformare il normale feed rss di questo blog in un PODCAST! bhuahahah

QUIIIIIIIIIIIINDI ho creato una categoria apposta attraverso la quale tormenterò le vostre orecchie con la mia voce, ogni tanto 🙂
e ne ho approfittato anche per registrarmi su ODEO, un servizio per registrare mp3 direttamente dal browser, sembra figo 🙂

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Essere un Web-Jockey

DISCLAIMER: questo post è MOLTO lungo 🙂 (e tra l’altro è il 500simo post di questo blog. Auguri! )

Web-Jockey, Web-Jay, o più semplicementeWJ, è il nomignolo che viene usato per definire coloro i quali trasmettono su una web-radio, ovvero una radio che può essere ascoltata solo su internet. Non so se in tutto il mondo si definisca così, se sia un nome universalmente accettato, ma mi riferirò a loro (noi) così.
Maria Chiara sta per intraprendere questo tipo di avventura su RadioNation, e mi ero ripromesso di scrivere qualcosa per provare ad aiutarla, o più in generale per descrivere la mia esperienza ed essere di aiuto per quanti si accingono a questo divertente passatempo; parto dal presupposto che se invece lo fate e ci guadagnate qualcosa, siete già abbastanza professionali 😉

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