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Category: internet

Non è un paese per matematici (e uomini di marketing)

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Il tono entusiastico di questo vecchio messaggio mi urta. Perché, TIM, cerchi di prendermi in giro esaltando una condizione che mi arreca danno? il tono del messaggio è sbagliato, perché almeno la matematica elementare gli italiani la sanno. O no?

Da 20 Mega a 25 = +25%
Da 2 euro a 3 = +50%

oppure:

vecchia offerta = (2euro*100)/20 = 10 centesimi al Mega
nuova offerta = (3euro*100)/25 = 12 centesimi al Mega

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La dimensione di un disastro

Oggi Hootsuite, la popolare piattaforma di social media management che ha acquisito Seesmic, ha mandato 974 email a – presumibilmente – 974 persone a cui sta per scadere la trial di Hootsuite Pro.

Considerandi i tweet inferociti che ho visto (mail bombing, telefoni impallati da email ogni pochi secondi, fastidio generale), non so esattamente cosa vorranno fare per farsi perdonare. La cosa incredibile è che tutte le mail recavano in chiaro tutti gli indirizzi, in un gigantesco vortice di spam/privacy/casino difficile da districare…

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Randomico sistematico

Praticamente tutti gli help-desk del mondo funzioano su più livelli, tipicamente almeno due: se io fossi una compagnia telefonica penserei seriamente a dare delle “parole d’ordine” speciali agli utenti avanzati, identificati magari quando arrivano per la prima volta al secondo livello: conversando infatti si capisce chi sa e chi non sa, chi è a suo agio nella materia e chi spara minchiate. Perché io quando ho un problema con l’ADSL devo subire la tortura dello “spenga e riaccenda in modem”, “digitiamo 192.168.1.1 nella casella in alto del browser, quella dove scrive www.google.com” (mentre tra l’altro al mio modem ho cambiato IP interno, ma vaglielo a spiegare…) e così via? al “pronto assistenza $OPERATORE-X$” uno dice “apriti sesamo” o “garofano blu nei prati afghani” e lui “ok attenda, le passo subito il secondo livello”…

Due che mi sono capitate l’altra sera, dopo ennesimo problema.
Operatore: “da quanto tempo non cambia i filtri sulle prese”?
Tambu: “da mai. sono gli stessi che ho da sempre”
O: “eh, perché si usurano sa, ogni tanto vanno cambiati.”
T: “ma… come scusi? mica è un filtro a carbone per la Brita!”
O: “eh si, è come fare il tagliando alla macchina, non lo cambia il filtro dell’olio? potrebbe esserci un condensatore scoppiato dentro al filtro”
T: “che c’entra? il filtro dell’olio trattiene impurità fisiche, il filtro è elettrico: o funziona o non funziona”

e poi

O: “si, effettivamente il suo modem si sconnette ogni 83 secondi. Come le dicevo, è un problema dell’impianto, questo comportamento randomico è tipico di una situazione del genere”
T: “come randomico? se si sconnette ogni 83 secondi…”
O: “83 oppure 93”
T: “ok, ma mi sembra tutto fuorché randomico”
O: “ah non è randomico?”
T: “no affatto. Mi sembra invece molto regolare. Se fosse un problema all’impianto non funzionerebbe del tutto, oppure forse funzionerebbe anche per 400 secondi, o per dei giorni interi. dire OGNI TOT implica un fenomeno sistematico scatenato da qualcosa o qualcuno”
O: “è randomico sistematico

:-O

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Splinder e la mia vita

e così ieri Splinder ha chiuso. Ho iniziato anche io con un blog su Splinder, prima di importarlo qui, e non ho paura di dire, né posso essere smentito, che ben tre delle cose più importanti della mia vita vengono in qualche modo da lì: mia moglie, mia figlia di conseguenza, e il mio blog su Google Analytics e l’attività che ne consegue. E’ talmente lungo da spiegare che non ne ho voglia.
Ma se Splinder chiude, io sono un po’ triste.

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Personal Zeitgeist 2011

(puntate precedenti: 20062007200820092010)

keyword:
quasi noioso l’elenco delle keyword. Ho rinunciato a deottimizzare i post sulle armi, però noto che al quarto posto c’è “tambu”. Era da tempo che non vedevo il mio “personal brand” ( 😛 ) tra le keyword… allargando un po’ alle prime 25, tanto per avere qualcosa da scrivere, noto fiat16 al 13° posto, jabba, suicidi svezia. C’è un sacco di gente che cerca informazioni sul tasso di suicidi in Svezia, pensate che in tutto il 2011 ho 139 differenti keyword sui suicidi in Svezia, e 742 visite.

post:
a parte il post sulla leggenda dei suicidi in Svezia, l’altra novità è il post sul tergicristallo chimico, che ha circa 50 visite al mese. Nota di colore, nessun post della top 10 è stato scritto nel 2011 (e nemmeno nel 2010, se è per quello)

sorgenti di traffico:
l’rss, che era al quarto posto l’anno scorso, sparisce completamente dalla top 10 (ed è anche parecchio più in giù del venticinquesimo posto, quasi ininfluente), probabilmente sostituito da altre forme di aggregazione dei contenuti, tipo friendfeed o twitter. Ho un po’ di visite da ask.forumer.it – sempre persone che cercano di costruire pistole – facebook è al nono posto e al decimo ho persone che accedono al www di questo dominio, dimenticando che il blog sta sul sottodominio blog.tambuweb.it

varie:
ho un sensibile calo delle visite, praticamente ne mancano un terzo rispetto al 2010, e un po’ è colpa mia e della bassa frequenza di pubblicazione. No, non penso che i blog siano morti, ma sono d’accordo che chi ce l’aveva solo perché unica forma di espressione “personale” (non legata cioè ad account su community, che fanno fatica ad emergere) possa averlo sostituito con profili personali su social network, alcuni dei quali anche molto forti nel creare e mantenere personal brand.
Se è vero che il 2012 segnerà la morte di IE6 ne saremo solo che lieti; per intanto la somma delle visite da tutti gli IE scende dal 42 al 35%, Firefox scende dal 32 al 27%, Safari sale di un punto e Chrome cavalca passando dal 13 al 25%.
sulla ricerca interna svetta un unico risultato, su tutti i 56 suati nel 2011, ed è 20 tanto il secondo. E sono felice che sia proprio “spadino“, un tema che – sapete – mi è piuttosto caro.

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Rimuovere una fonte da Google News

Uso Google News da anni, praticamente da quando esiste, per lo stesso motivo per cui uso feed rss, aggregatori e cose simili: mi piace avere un posto che raccoglie “le cose” e dal quale posso partire velocemente per informarmi. Uno dei pregi di Google News è, tra l’altro, che accetta fonti di pressoché qualunque tipo, credo e orientamento politico, così di solito in uno stesso cluster (raggruppamento di notizie) ci trovi tutte le campane.

Però da qualche tempo Il Giornale ha sorpassato qualunque soglia di decenza, e la sola presenza dei titoli mi irrita in modo inverecondo. Non è come altre fonti, che posso benissimo scegliere di non cliccare; leggere titoli inventati o che ribaltano completamente la realtà (e non credo di poter essere smentito su questo) mi fa incazzare, oltre che perdere tempo. Per cui ho cercato un modo per ripulire Google News dall’immondizia prodotta da Il Giornale. Naturalmente il metodo vale per qualunque delle fonti presenti, per cui se preferite eliminare l’Unità, la Repubblica o motoblog questo post vale tanto quanto.

Da buon tecnico ho iniziato subito con il premere il pulsante delle impostazioni in alto a destra:

che mi ha portato ad una scarna pagina di configurazione, nella quale però ci sono esattamente i tre campi che ci servono: più notizie da…, meno notizie da… e soprattutto nessuna notizia da…
Siccome conosco benissimo Google, ho provato subito a mettere site:www.ilgiornale.it, così come si farebbe nell’indice delle ricerche web per avere solo le pagine di quel sito, ma non ha funzionato. Nemmeno site:ilgiornale.it ha sortito effetti, e nemmeno incollare soltanto ilgiornale.it. Mi sono allora ricordato che tempo fa l’operatore site: su Google News era reso come h:www.ilgiornale.it, ma nemmeno così ha funzionato.

La soluzione è molto più semplice: ogni fonte per Google News ha un nome. Basterà iniziare a scriverlo e lui proporrà il completamento automatico. Quindi scrivendo “il G” ci ritroveremo davanti a questa schermata (clicca se vuoi ingrandire):

dalla quale basterà selezionare la fonte desiderata e poi premere “AGGIUNGI”.

Un’operazione di questo tipo per ogni fonte che vogliamo eliminare, e il nostro Google News – solo se siamo loggati con il nostro Google Account ovviamente – è ripulito 🙂

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Il mio falegname con 30 euro lo faceva meglio

Subito dopo aver mandato una mail ad amici con quella frase (dal mitico “3 uomini e una gamba” di Aldo, Giovanni e Giacomo) apro la posta di goanalytics e trovo un invito, personale perché arrivato tramite la form dei contatti, non era spam-mail: è un addetto alle Public Relation digitali, che mi informa che “domani alle 17.30 in via taldeitali presenteranno un nuovo prodotto (un software di protezione dei PC)”.

DOMANI? domani è “domani” quando scrivi, ma che ne sai di quando leggo?
VIA TALDEITALI in quale città, per cortesia?
e perché un esperto di Google Analytics dovrebbe venire alla presentazione di un software di protezione per PC?

meraviglie del web 2.0! 😀

[edit: magnifica anche la risposta: “l’evento è oggi, se partecipi confermarmi al cell”. ancora non so la città, e il numero di cell non è presente in nessuna mail :-/ ]

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Personal Zeitgeist 2010

(puntate precedenti: 2006 2007 2008 2009)

le dieci keyword principali:
non ve le starò ad elencare. Hanno sempre a che fare con fastweb e la costruzione di armi. Cambio interessante sul versante marchi, infatti sparisce photocity e subentra “mamacita genova”, la mitica taqueria di sui sono affezionato cliente che rencensii tempo fa. Sono contento che il post sia letto da chi cerca informazioni su Google

i cinque post più letti:
oltre a tre post sulla costruzione di armi o le linee fastweb, appunto, c’è proprio “Taqueria Mamacita’s a Genova” in quarta posizione e “Tatoo” in quinta. Le visite a quel post arrivano pressoché tutte da Google Images, e pensare che è pure un mispelling…

sorgenti di traffico:

google / organic
(direct) / (none)
google.it / referral
rss / rss
tambuwebit / redirect
search / organic
images.google.it / referral
yahoo / organic
stellinorama.it / referral
bing / organic

entra di prepotenza tambuwebit / redirect, che altro non è che un redirezionamento di chi va su www.tambuweb.it invece che sul sottodominio blog. Sale di molto il referral di google.it (igoogle, google reader e google ricerca immagini), scendono parecchio le visite veicolate da mia moglie, complice il suo calo di numero di post

varie:
In termini puramente percentuali, le visite 2010 a questo blog scendono di un buon 20 percento, le pageview del 25 e il rapporto pagine/visite passa da un 1,4 a un 1,34. La linea di tendenza delle visite è costantemente al ribasso, comunque la si guardi. Nonostante l’esplosione del mobile le visite dal cellulare sono costanti, una ventina alla settimana. Se vi può interessare, Chrome, Firefox e Safari insieme fanno più visitatori di Internet Explorer, per fortuna 😀

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Foursquare-cose

Se siete iscritti “a giocare” con Foursquare, come il sottoscritto, sappiate che stanno iniziando a uscire una serie di applicazioni collegate interessanti, come già fu (ed è) per Twitter. Le due che ho scoperto in questi giorni sono Weeplaces e Where Do you Go.

Weeplaces permette di creare una mappa con la timeline dei checkin, divisi per zona, animata e “riavvolgibile” (un esempio qui). Where Do You Go invece crea una heatmap (una mappa in cui le zone più visitate sono più rosse) dei vostri checkin sovrapposta ad una normale Google Maps. Carini! 🙂

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