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Category: computer

Ricorsività natalizie

1) Ah, non vedo l’ora che siano le feste così sistemo e pubblico la miliardata di foto arretrate che ho sul Mac

2) Ah, finalmente durante le feste posso portare il Mac in assistenza

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Precisino del cazzo

Mi chiamano così, da parecchio tempo ormai, alcuni amici (e molti nemici 😀 ). E’ vero, sono maniacale, martellatore, ossessivo-compulsivo, metodico, a volte sfiancante.
Però sono sicuro che almeno ad alcune persone questa cosa torni utile: ad esempio questa settimana in ufficio, dove insieme ad un collega ci siamo messi a fare debug e ottimizzazione di un progettone che deve andare in linea a breve. Debug e ottimizzazione, correzione e compressione e poi daccapo. E i risultati – se si hanno occhi per vederli – sono notevoli.

Ecco, il vero problema è questo: a nessuno serve un precisino del cazzo che fa un lavoro che poi nessuno nota. Io però mi sono divertito un mondo 🙂

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Vuoi un sony Vaio VGN-C2Z/B?

Prima di metterlo su Ebay, siccome in passato ho già avuto successo col navigatore di mio padre, volevo vedere se tra di voi c’è qualcuno interessato al mio Sony Vaio VGN-C2Z black.

Lo avevo comprato avendo in mente di farne un certo utilizzo, ma alla fine a casa sviluppo lo stesso sul fisso, e se devo far vedere un lavoro a un cliente trovo sempre il modo di portarmelo dietro (CD, chiavette, online). Per le esigenze di presentazioni o di connessione l’EEEpc va più che bene, quindi alla fine perché tenerlo chiuso in un cassetto?

Non c’è bisogno che vi dica che è intonso, e che non ho nemmeno bisogno di formattarlo. Cancello quei due o tre dati/programmi che ci ho messo ed è come nuovo (e con tutti gli aggiornamenti di Vista, originale). Inoltre se non l’ho cancellato – non mi ricordo – deve anche esserci un dual boot con Ubuntu, installato tramite Wubi.

Ve lo portate via per 500 euro, spese di spedizione escluse, of course; ma se siete interessati fatemelo sapere, che ne parliamo un po’…

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Cose che Google sa di te, grazie a me

Chi non ha mai sentito dire le frasi “ah, il Googlefratello”, “ah, viola la mia privacy” e simili? siccome sapete come la penso non ve lo ripeto, ma volevo invece soffermarmi su un aspetto che molti tralasciano. Chi ha paura di finire “schedato” da Big G fa come Gene Hackman in Nemico Pubblico?

No perché Google ha molti modi di immagazzinare informazioni, e alcuni non dipendono certo dalla volontà di chi vuole sottrarsi al suo controllo.

Ti sei fatto il blog con un nome di fantasia su Splinder, così niente dominio intestato (“che sennò mi scopro“) e hai la posta su hotmail. Poi mi hai scritto. Io ho detto “ma chi è akjdcnwieu@hotmail.com?”, poi ho letto e ho capito. Allora vado su Google Contacts ed edito il contatto, ci aggiungo Nome e Cognome e associo il blog Splinder. Poi i contatti si sincronizzano col telefonino Android, dove c’eri già. Allora di due contatti ne faccio uno solo, e Google sa anche il tuo indirizzo di casa e i tuoi numeri di telefono, e anche il giorno del tuo compleanno. Sa di cosa parliamo per email, perché la tua posta in uscita è la mia posta in entrata (su Gmail, ovvio) e sa quanto spesso ci sentiamo al cell. E quando Google Voice arriverà in Italia conoscerà anche il tuo tono di voce, il timbro vocale e il testo degli SMS che mi invii 😀

E potrei fare un altro paio di esempi simili.

Moltiplica tutto per il numero di utenti dei servizi Google che frequenti, poi rifletti su che differenza faccia per lui se tu li usi o non li usi, e se davvero vale la pena di perdersi tutto il buono che portano con sè. Che ti piaccia o meno, è così che van le cose 🙂

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Unicode. Un corno!

Deve esserci una sottile relazione tra questo annuncio di Google e il fatto che da oggi il feed dei miei post su Appunti Digitali nella sidebar presenta degli orrendi caratteri sgorbi, ma al momento ho troppo sonno per investigare…

[update] potrebbe essere che avessi effettivamente molto sonno, ma la cosa si è risolta da sè…

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Al corso di BroadVision

Dopo un’ora di pippone in arabo su Struts, deploy, Kukini, Jboss e altre amenità di cui non so niente il docente attacca uno schermo secondario al suo portatile, cosicché riusciamo a vedere qualcosa, ma tra le schede aperte di Firefox spicca la sua Gmail dal titolo eloquente

Gmail – Inbox (1839) – …

Io: “hai visto? 1839 messaggi non letti?”
Collega: “saranno tutte domande di gente che ha fatto il corso prima di noi”
entrambi: “muhehehehehe”

🙂

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Tambu l’ambientalista

Avete più o meno visto tutti la tabellina di AFdigitale con i consumi dei PC DA SPENTI, no? beh, sappiate che i pc consumano energia anche se non sono accesi, per via di alcune robe che le motherboard fanno.

Ecco, a titolo informativo, sappiate che il mostro a 4 teste che ho preso a Natale è un HP m9070. E lo tengo anche impostato su “massime prestazioni”. E ‘fanculo all’ecologia :-/


tabellina consumi

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Macchine virtuali

I tecnici che stanno là fuori e che leggono questo blog sono tenuti a pronunciarsi su quale sistema di macchine virtuali debba installare. Finalità miste aziendali/ludiche. Mi serve internet explorer 6 per fare i test, e Microsoft ti dà una macchina già fatta su Virtual PC. E’ buono? E’ ostico? poi già che installo un sistema di virtualizzazione, vorrei tentare per l’ennesima volta linux e qua forse sarebbe meglio VMWare, di cui mi pare ci siano già i file belli e pronti con le distro in giro. Ma so che ce ne sono anche altri.

Ditemi, che vi ascolto 🙂

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MEee no!

(il titolo è un omaggio ai giochi di parole sul gioiellino Asus di suzuki 🙂 )

Così dal 21 gennaio con 3 fogli da cento e un eurino di resto ci si porta a casa l’EeePC, da Mediaworld. E tutti lo compreranno. Proprio mentre al CES la casa orientale annuncia che a Marzo uscirà una nuova generazione di ultraportatili della stessa linea.

Beh, io aspetto. Non mi va che il mercato italiano sia usato come “svuotamagazzini” per cose che il resto del mondo non comprerebbe più!

(beh no, dai. la verità è che ho esaurito tutti i miei bonus per la tecnologia. E’ seriamente ora di mettere via i denari, o al buffet del matrimonio ci sarà pan carré con la maionese e le olive Saclà 😀 )

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foreach $tambu as $t

surrenderQuando ero a militare, a Diano Marina, non avevamo il poligono e dovevamo andare nella vicina Albenga. Ma questo poligono era quasi sempre inagibile o occupato e praticamente non si sparava mai. La cosa potrebbe anche essere positiva, se non fosse che se non spari una volta non puoi nemmeno montare di guardia. Quando i mesi tra un poligono e l’altro erano troppi succedeva che i congedati che avevano sparato tornavano a casa e le nuove leve non potevano fare le guardie, costringendo sempre gli stessi martiri a turni improbabili. Direi “antisindacali” se no fosse che ovviamente nessuno se ne curava troppo. Quando la situazione diventava disperata, e malauguratamente c’era un giorno di poligono disponibile, si faceva una infornata colossale di persone e si facevano sparare alla bell’e meglio; non contava il risultato, se eri al poligono e hai avuto un’arma in mano, allora puoi montare di guardia. Un formalismo e niente più.

Quando ho cambiato mansione in azienda per la seconda volta, andando nella realizzazione di siti e portali, sapevo un po’ di HTML (poco più di quello che bastava a modificare i template di splinder e fare siti semplici) e ASP me l’hanno insegnato un po’ alla volta i miei colleghi. A forza di leggere ho imparato quelle 4 cose che usiamo e ora più o meno mi ci barcameno.
In questi 3 giorni abbiamo seguito un corso di PHP. La mia sensazione è mista: da un lato ho sempre l’impressione che qualcuno da Lunedì possa dire “beh, hai fatto il corso, no?” senza sapere quanto è vasto e poliedrico questo linguaggio, dall’altro una volta tanto sento che potrà uscirci qualcosa di buono, che per una volta si è partiti col piede giusto. Un corso fatto bene e il mio fido aggregatore sapranno indirizzarmi bene.

La nota “dolente” è che dopo essere sfuggito per anni (dal 1996, lezioni di C++, all’esame graziato dal docente che aveva capito la mia disperazione venendo da ragioneria 🙂 ) devo purtroppo dichiarare la resa nei confronti della programmazione a oggetti 🙂

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