Skip to content

Category: tecnologie

novità e non dal mondo di domani

Il mondo è mmio! mhuahaha :D

Sul poggiolo, esterno sera.
Tambu: “ma le senti tutte queste rane? che casino!”
Estrellita: “già”
T: “ma dove saranno?”
E: “eh, giù nel ruscello…”
T: “ma no, dai, fin da là si sentono secondo te?”
E: “secondo me si!”
T: “ma no, è impossibile… da qua al ruscello ci saranno… ci saranno… ci sono…”
(Tambu si lancia sul PC, a pochi centimetri, e apre Google Maps)
T: “te lo dico subito quanto è distante!!!”
E: “tu sei malato!”
T: “DA QUA POSSO FARE TUUUUUUUUUTTO! MUHAHAHAHAHAA” 😀

[per la cronaca, al punto più breve in linea d’aria sono 273.394 metri. Se vi state domandando come si faccia con Maps, forse non conoscete i labs di Google Maps 😉 ]

2 Comments

e pensa se vai fino a Giove!

Ieri durante la motoGP ho visto lo spot dei nuovi carburanti ENI, Eni Blu super+ e Eni blu diesel+, dove un piuttosto negato signore spiegava tra le altre cose che usando i nuovi carburanti si potevano fare “fino a 800km in più… ogni 20.000“. Mi si drizzano le orecchie sulla scelta dei numeri e mi faccio due conti: 800 ogni 20.000 è come dire 400 ogni 10.000, quindi 4 ogni cento. Ovviamente non è la stessa cosa dire “rendimenti migliori del 4%” o anche solo “40km ogni 1.000”.

Allora per i prossimi spot suggerisco “…e per ogni giro della Terra, eni blue super+ ti regala un Roma-Amsterdam!” 😀

2 Comments

Bosch Aerotwin

Ho la patente da quasi 17 anni e ho guidato abbastanza auto, la maggior parte delle quali avevano un problema: le dannate spazzole tergicristalli. Ho questa specie di idiosincrasia con le spazzole per la quale al momento più opportuno, cioè quando piove e non ci vedi più un tubo, aziono la maledetta leva e la situazione PEGGIORA invece di migliorare: righe curve, acqua immobile, immagini deformate che arrivano da fuori; se la cosa accade di notte poi è potenzialmente mortale. Non so se la cosa deriva dal fatot che praticamente tutte le auto che guido “dormono al chiuso” (e magari questo fa seccare la gomme delle spazzole in modo anomalo), so per certo che per ovviare alla cosa ho provato quasi tutte le marche possibili, di serie e non. Per qualche tempo sono stato convinto che il nonplusultra fossero le VALEO, poi dopo un po’ di prove sono approdato alle Bosch, e adesso all’ultimo grido: le BOSCH TWINAIR. Ecco, volevo solo dire che sono le migliori spazzole che abbia mai provato. La curvatura che viene data alla gomma, e che è differente da modello a modello, la fa aderire perfettamente al vetro e quando le si azionano è una goduria per gli occhi.

Bosch AeroTwin unite a un tergicristallo chimico sono la soluzione defintiva!

[disclaimer, che va di moda: non mi hanno pagato per scrivere il post, e non mi hanno regalato nulla. Bosch non sa che esisto, nessuno mi ha mandato nulla. Ed è un peccato, avrei risparmiato molti soldi, che se le fan pagare care, quelle spazzole!]

2 Comments

Il paninaro nel 2011

Stamattina pensavo che se fossi un paninaro con una camionetta, uno di quelli che stanno fuori dagli eventi o nelle piazze a capodanno appunto, forse non mi servirebbe altro che un’applicazione che mi mostra in tempo reale i check-in di Foursquare della mia città, mantenedoli per un determinato periodo. Una sorta di Weeplaces ma di tutti i checkin pubblici. Visto che i flussi delle persone sono imprevedibili, se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna di panini che va da Maometto 😀

1 Comment

MyskyHD e Liquida – 3

Eccoci giunti all’ultimo post di questa esperienza con il MySkyHD, grazie a Liquida.
Durante l’ultimo mese il tempo da dedicare alla TV è stato inferiore al solito, non so dire esattamente perché. Di sicuro c’è che mi sono potuto godere “The Walking Dead” praticamente in contemporanea con gli USA e già doppiato in italiano. A me questa sembra una gran cosa, e indubbiamente il futuro è quello: in un’epoca in cui il minuto dopo aver mostrato per la prima volta un contenuto digitale esso è disponibile in rete, l’unico mezzo per non disamorare le persone dai “vecchi metodi” è quello di dargli le stesse cose con meno fatica e a un prezzo decente. Quindi niente torrent, sottotitoli, doppi audio, hard disk multimediali e formati strani, ma accendere la TV un giorno dopo gli USA e vedere le stesse cose, nella tua lingua se possibile, e in alta definizione.

Altra cosa carina che si può fare, “tips’n’tricks”: guardare un programma in diretta (beh, leggera differita) e senza pubblicità: sfruttando la capacità di registrare e guardare lo stesso canale contemporaneamente, e avendo all’incirca un’idea di quanta pubblicità è presente in un dato programma si può impostare la registrazione e iniziare a guardarlo dopo un tempo pari al totale degli spot. Quando arriva la pubblicità si manda avanti veloce, in questo modo il ritardo diminuisce ad ogni break pubblicitario azzerandosi poco prima del finale, che verrà visto in contemporanea a tutti gli altri che invece si sono sorbiti l’advertising 🙂

Fronte canali, nessuna novità di rilievo. Non è colpa mia se mi incollo allo schermo basta che sia qualcuno che spiega qualcosa: che sia come si estrae il piombo o quali analogie ci siano tra i freni di una Porsche e l’ascensore del Taipei 101, che si tratti di come si producono evidenziatori o del perché la Luna si allontana dalla Terra, io vengo rapito.
Anzi, forse una novità c’è; l’altro giorno zappavo i canali del pacchetto sport e mi sono accorto che mi piace guardare gli sport “strani”: no calcio, tennis, nuoto, pallavolo, si basket, football americano, curling, polo. Deve essere una questione di rigetto dell’abitudine. Però non credo che questo potrebbe mai giustificare il prezzo che dovrei pagare per avere quel pacchetto.

Voglio anche darvi un’ultima impressione: l’impressione che dietro ai canali ci sia un produzione che pensa, idea, studia, cosa non sempre scontata. Prendiamo il solito BabyTV (e qualcuno gli faccia un monumento): pochi programmi, in modo che i piccoli possano riconoscere le immagini, zero pubblicità, toni pacati e musichette dolci. E alle 21 la canzone della buona notte, tutti i giorni alla stessa ora, e dopo 5 minuti buoni di “nulla” (musica, stelle e gufi). Così è più verosimile dire al pupo “anche la TV adesso fa la nanna” 🙂

Concludo accodandomi a quanto detto da Luca Conti, con un consiglio per Sky: il decoder è fantastico, si potrebbe migliorare ma sarebbero proprio piccolezze “da geek”. Sarebbe fantastico invece potersi fare il bouquet dal sito, senza avere i pacchetti. Lo so che così la gestione è più facile, ma nell’altro modo si acchiapperebbe anche l’ultimo degli indecisi! 🙂

Leave a Comment

MyskyHD e Liquida – 2

Eccoci al nostro secondo appuntamento (il primo qui) con il resoconto della mia convivenza con Sky e il decoder MySkyHD, gentilmente concesso grazie a Liquida.

In effetti non dovrei essere qui a scrivere, dovrei essere a godermi la terza puntata di “the Walking Dead” su FOX HD, ma ecco, sono stato vittima di una cosa che sapevo ma non avevo ancora sperimentato dal vivo… In condizioni di forte maltempo il segnale scompare e la laconica schermata blu (manco fosse Windows 🙂 ) suggerisce di resettare il decoder o chiamare l’assistenza. Contrariamente a quanto accade (beh, accadeva) con la TV analogica, le TV digitali, digitali terrestri o satellitari, non degradano il segnale progressivamente con disturbi o rumore di fondo; nel digitale o il segnale c’è e la TV si vede, o non è abbastanza forte e chiaro e allora non si vede nulla. Ecco, stasera c’è il temporale e quindi niente Walking Dead 🙁

L’altra piccolo (minuscolo) problema che ho incontrato è che alcune trasmissioni sono criptate sul satellite (tipo le gare di motoGP) per non “regalarle” a tutti coloro che puntano il satellite anche da stati esteri dove non sono stati pagati i diritti a chi trasmette. Un utente Sky ovvierebbe richiedendo la digital key, per usare il digitale terrestre sul MySkyHD, ma poiché si paga e poiché io per ora non pago (nè Sky saprebbe come prendersi i soldi) mi tocca aspettare.

Per il resto come procede la convivenza? piuttosto bene, direi. Io in realtà non ho avuto molto tempo, complici alcuni impegni di lavoro, ma appena posso un giretto sui canali di Mondi e Culture me lo faccio. Mi sono appassionato della serie “Come è fatto”, perché non richiede molto tempo: in mezz’ora ci stanno quattro spiegazioni, quindi posso interrompere quando mi pare la visione (beh, certo, questo tralasciando il fatto che potrei benissimo mettere in pausa la TV live, ma non morirò di certo se non so come viene costruita una mazza da cricket 😛 ).

Mia moglie s’è impallata con “Ma come ti vesti” su RealTime, e non può che essere felice dell’introduzione di RealTime+1, che trasmette con un’ora di ritardo. Ecco, a inizio novembre sono arrivati 10 nuovi canali, e hanno riorganizzato un po’ alcuni degli esistenti. Ad esempio adesso alcuni canali hanno sia il +1 sia il +2, e sono messi consequenzialmente. Se mi accorgo che una cosa che mi interessa sta per finire, passo al canale successivo e “shifto” indietro di un’ora con la programmazione. Se ancora non è sufficiente, vado avanti col telecomando e vado a due ore indietro. Difficile che qualcosa sia iniziato più di due ore fa…

Il pupazzetto apprezza molto Playhouse Disney, in particolar modo “La casa di Topolino” (io in realtà non sopporto le domande vuote che i personaggi fanno ai bambini, in attesa di risposta :D). Anche “Babar re degli elefanti” non viene disdegnato, mentre “agente speciale Oso” viene liquidato con un sonoro “KISTO NUUU” (questo no) 🙂 Il preferito in assoluto però resta “Charlie e Lola”, e io le faccio compagnia volentieri, visto che è ambientato in un qualche paese del nord Europa 😀

Grandi assenti anche questo mese, il cinema e lo sport. Lo so, siamo una famiglia atipica, che volete farci? 😀

4 Comments

MyskyHD e Liquida – 1

logo SkyIl 5 agosto sono stato invitato da Liquida a partecipare all’operazione MySky, e ho accettato. Sebbene con un po’ di ritardo, alla fine il tecnico è arrivato, e quindi ogni tanto vi dovrete sorbire i miei resoconti.

Tanto per chiarire subito i termini della questione, vi dico che mi sono stati regalati 6 mesi di abbonamento completo e l’installazione del decoder MySky HD. L’impianto (parabola, cavi, prese) l’ho ereditato dal precedente proprietario di casa mia. Anche a causa di questo fatto, l’idea di attivare Sky era nella testa mia e di mia moglie già da tempo e i motivi sono piuttosto semplici e banali: la televisione generalista fa schifo, e non da poco tempo ormai. Per cui: programmi interessanti che si contano sulla dita della mano, tonnellate di pubblicità, telegiornali inguardabili, film triti e ritriti. Aggiungiamo anche che la Caterina è entrata nella fase “TIII TIII” (tivù) e che non possiamo ignorarla: cerchiamo di limitarla ma un pochino gliela facciamo guardare, è comunque una attività ludica, se fatta bene. Per cui tolti i canali classici, ci restava Boing sul digitale terrestre, che fa sempre le stesse cose e in più bombarda di spot, oppure i cartoni animati “presenti” sul DVICO: Heidi va per la maggiore, ma bisogna sempre foraggiare il sistema di nuove puntate e files.

E veniamo a noi, dopo una settimana dall’installazione. Com’è questo decoder MySky HD? geniale, puramente geniale. Le feature più o meno le conoscete tutti, mette in pausa o “riavvolge” la televisione live, naturalmente la registra (al volo o programmato), registra due programmi in contemporanea. 250Gb di hard disk, se non erro, pari a 90 ore di trasmissioni. Le due chicche, per il geek come me, sono: la possibilità di premere “registra tutta la serie” (anche se mi dicono che a volte c’è un bug e la registrazione non avviene) che data una puntata registra anche tutte le successive, e soprattutto la possibilità di decidere se e cosa registrare direttamente dal sito. Non c’è nessuno a casa e ti sei dimenticato di programmare il decoder? no problem! ti logghi sul sito, cerchi il programma, premi un pulsante e quando torni a casa è lì che ti aspetta.

[nota tecnica per smanettoni: il tutto avviene senza collegare il decoder alla linea telefonica o internet. Significa che in ogni istante, oltre ai programmi, il satellite invia in broadcast a tutte le parabole che copre tutti i codici utente con i relativi comandi (comprese attivazioni, disattivazioni, variazioni di bouquet e programmi acquistati. E ovviamente non, come ha detto il simpatico tecnico che mi ha montato il decoder, che “riescono a puntare la tua parabola”. Figurati, due minuti prima non sapevano manco che esistessi! 🙂 ]

Quali sono i vostri programmi preferiti, per ora? Lo sapevo già da prima di averlo, sono tutti quelli del pacchetto “mondi e culture“. Starei ore e ore a vedere “come è fatto” qualcosa, “pianeta furioso”, “lavori bestiali”, “megastrutture”. Per me una puntata monografica di un’ora sulla USS Eisenhowher varrebbe da sola il costo di un mese di pacchetto 🙂 E come resistere al fascino di scoprire se ci si può *davvero* buttare dal tetto di un edificio in un cassone della spazzatura, come nei film? non scherzo, questa è cultura!
Alla Caterina ovviamente piacciono molto i programmi del pacchetto “bambini“, in particolar modo BabyTV, che ringrazio di esistere. Molto apprezzata, da parte mia, la presenza di canali in inglese anche per più piccoli.
La Alessandra è contenta di avere ampia scelta di film, e che questi siano ripetuti ad orari differenti: tra quelli e quelli sul DVICO non è proprio possibile dire “non c”è nulla che mi piaccia”, per non parlare ovviamente delle serie TV, che sono quasi sin troppo abbondanti. Non credo sia interessata ai canali di cucina, ma non si sa mai 😛 Molto contenta anche di avere tanti canali di informazione a portata di telecomando, anche locali (anche se quelli non fanno parte dell’offerta Sky).

Sky ha rivoluzionato il vostro rapporto con la televisione? Oddio, per adesso non saprei. Di certo c’è che adesso, se la accendo, trovo sicuramente qualcosa da guardare. E ho già quattro cose in arretrato da guardare registrate sul decoder. Altrettanto sicuro c’è il fatto che avendo tutto lo sport i nostri amici non avranno più la scusa di dire “eh, resto a casa a guardare la partita” 😀
Più scelta in questo caso significa “più serenità”, e programmi apprezzati da tutta la famiglia.

11 Comments

Google maps navigation, la mia recensione

Google Maps NavigationMentre viaggiavo un po’, prima e durante la vacanza, ho provato a sostituire il mio navigatore classico con Google Maps Navigation, per provarlo un po’. Ne ho tratto alcune impressioni che volevo condividere.

Non avrai mai più il problema delle mappe! le mappe di Navigation sono le stesse di Google Maps, ovviamente, a cui Google ha aggiunto la visualizzazione aerea che però credo faccia direttamente il telefono al volo (infatti è una modalità di visualizzazione che sul computer non esiste). Cosa significa questo? beh, in primis che hai a portata di mano la mappa di tutto il mondo (ove ci sia Google Maps, certo) ma soprattutto che non si avrà mai più bisogno di comprare o aggiornare nulla. I software classici infatti si basano su mappe precaricate nel dispositivo, o disponibili tramite licenza e schede di memoria; col tempo le mappe invecchiano e bisogna cambiarle. Le fonti delle mappe sono molteplici (potete vederle elencate in basso sulle cartine, zoomando indietro aumentano) e poiché la grande G. le compra presumibilmente con una licenza che le permette di mostrarle a tutto il mondo, Maps Navigation non fa eccezione.

Mi serve sempre una connessione? Beh si, è l’altro lato della medaglia. Avevo letto da qualche parte che il programma interrogava il server solo al calcolo del percorso e che durante la navigazione era possibile anche non avere connessione, ma non trovo più la fonte. Comunque internet servirebbe per il ricalcolo, per le ricerche dei POI o per i dati del traffico, quindi…

Tutti i poi (pdi) del mondo Un altro elemento che mi ha sempre dato noia dei navigatori sono i POI (PDI in italiano: Punti Di Interesse). Ognuno ha i suoi, ed esistono solo per certe categorie. Qualcuno crea una categoria che interessa a certe persone, ma lo fa in un formato che viene letto da alcuni navigatori e da altri no. Insomma un casino. I POI di Maps Navigation sono gli stessi di Google Maps, cioè puoi navigare fino a qualsiasi punto, luogo, via, esercizio commerciale o altro elemento che riesci a trovare su Maps!

Si ma la voce fa schifo! E’ vero, è veramente penosa. Questo perché è un sintetizzatore vocale, e nemmeno poi tanto raffinato (almeno per la lingua italiana). Ora però ti dico due cose: sai perché fa ridere? perché dice anche i nomi delle vie e dei luoghi!. sai perché non ne potremo mai avere un’altra? perché dice anche i nomi delle vie e dei luoghi!. Proprio così: i navigatori classici (o almeno quelli che ho visto io) si limitano a precise indicazioni generiche: “svolta a destra”, “alla rotonda prendi la terza uscita”, “tieni la sinistra sulla strada principale”, “prendi la prossima a destra, poi entra in autostrada e continua dritto per oltre 100 chilometri”. Per fare voci così – lo so perché ai tempi ho guardato dentro a un file delle voci per il C710 – bastano alcune registrazioni generiche e un file testuale per le combinazioni. Google Maps Navigation invece dice cose tipo “svolta a destra in Via Santa Mària”, “Prendi lo svincolo in direzione Milano A7 – Ventimi-glìah”, continua su Piazza della Resistenza Partigiana”. In pratica più della metà dei nomi hanno l’accento sbagliato, ma è perché il sintetizzatore trasforma in voce le indicazioni passo-passo che si possono avere su Maps (ad esempio qui) e tenta di dare informazioni più precise e dettagliate rispetto a un TomTom o a un Garmin.

Altre cosucce carine: Le informazioni sul traffico in tempo reale, la possibilità di dettare la destinazione, la visualizzazione di alcune categorie di POI durante il tragitto (le classiche, bancomat, distributori, eccetera…), la navigazione in visualizzazione satellite. L’elenco è qui.

Chrome to phone, il suo naturale complemento. Chome to Phone è un’estensione di Chrome (ma esiste anche non ufficiale per Firefox) che permette di inviare un link direttamente al proprio cellulare Android, che può aprirlo direttamente o tenerlo in memoria. Se è una mappa il cellulare aprirà direttamente l’applicazione Maps, se è un percorso chiederà se vogliamo navigare. E allora quale è la figata da geek? farsi il percorso preciso su Maps, con la possibilità di trascinare il percorso evariarlo in base alle nostre tappe ed esigenze comodamente con il mouse, e quando è tutto pronto incollare inviare il link al cellulare e iniziare la navigazione. Ogni cosa su Maps ha un link, e ogni link contiene tutte le informazioni per ricostruire esattamente la visualizzazione e/o il percorso scelto.

Quindi lo consigli? non lo so. Non siamo ancora a livelli eccelsi, anche se fa il suo sporco lavoro egregiamente, ma migliora velocemente, e il fatto che tutto sia online permette di avere sempre un prodotto aggiornato, invece di penare come spesso sento fare dietro a mappe e POI. Se avete una buona connessione dati e un cellulare Android, in Italia vale sicuramente la pena. Se andate all’estero e avete come me il problema del traffico in roaming, c’è poco da fare…

9 Comments

Cassa Bluetooth Creative D200

Da un sacco di tempo non partecipavo a una campagna di BuzzParadise, principalmente perché dei dopobarba e dei saponi non mi importa poi molto 🙂
Quando invece ho visto una campagna di prodotti tecnologici mi ci sono buttato a pesce: era roba Creative!

Creative è uno dei marchi che non si tradiscono, ognuno ha i suoi (e qui ci sono alcuni dei miei). Per l’audio sui computer non mi sono mai staccato da Creative, sin dai tempi delle Soundblaster a 8 bit, e ultimamente avevo anche avuto modo di apprezzare i progressi fatti nel settore delle casse audio, con le T20. Comunque mi hanno mandato da provare la Creative D200, una cassa Bluetooth di fascia media senza alcun connettore per Ipod come la sorella maggiore D5. Grazie a questo fatto il design è molto pulito e funzionale

Già dal peso – quasi due chili – si intuisce che la qualità costruttiva è molto buona, non è un plasticone, e le rifiniture sono in linea con le aspettative da un marchio come Creative; sulla parte superiore ci sono tre tasti, connetti al bluetooth, volume su e volume giù, più un led verde/blu. Sul retro c’è l’ingresso analogico AUX-IN e il pulsante di accensione. Basta!
“e come faccio a cambiare canzone, fare PLAY o STOP?” è la prima naturale domanda di chi non ha mai avuto una cassa Bluetooth: non puoi! anzi, non devi! la cassa funziona solo se connessa ad un dispositivo Bluetooth, appunto, e da quello si faranno tutte le operazioni. Io l’ho connessa al mio Nexus One, che praticamente tramite l’interfaccia dell’applicazione AUDIO fa da telecomando, ma si può tranquillamente accoppiare a un normale computer e usare Winamp o chi per lui.

Come si sente? decisamente bene: ci abbiamo fatto colazione un paio di mattine, a volume basso mentre la bambina dormiva, ed è di piacevole compagnia. Poi l’ho provato in giardino pompando un bel po’ il volume: a sei-sette metri di distanza e senza aver raggiunto il volume massimo Spybreak! dei Propellerheads era quasi fastidioso! Per le feste in giardino è decisamente consigliata! 🙂
Tanto per comprendere la pressione sonora del sistema dei bassi, sul retro dell’apparecchio è presente il classico foro di fuoriuscita dell’aria, e dovreste vedere quanto si muove un foglio di carta messo lì dietro! 🙂

Ecco, se proprio devo trovare un difetto direi che in alcune circostanze i tanti bassi tendono a impastare un pochino il suono, anche se la cosa dipende molto da dove lo state ascoltando: all’aperto nessun problema, al chiuso alcune rifrazioni sui muri potrebbero dare noia. Per il resto la D200 ha un buon timbro e una resa soddisfacente, è un oggetto che mi piace molto e non sfigura affatto in casa, è abbastanza piccolo da poter essere nascosto, volendo, sotto a un divano o dietro un vaso (o DENTRO un vaso 😀 ) e la presenza di un solo cavo necessario aumenta di molto le sue possibilità di collocazione. Viene venduto sul sito Creative a 99 euro, mi sembra un buon prezzo per quel che dà!

[a scanso di equivoci: non mi risulta che debba restituire l’oggetto, ma nonostante questo se facesse schifo lo direi senza problemi, come al solito 🙂 ]

3 Comments

La mia rete casalinga

Da qualche giorno ho completato la rete casalinga, volevo dirvelo. Abitare in una casa su tre piani ha alcuni vantaggi, ma anche alcuni svantaggi. Abitare in una casa in cui non si può passare nemmeno un cavo in una canalina perché sono tutte piene è uno svantaggio, specie se lo scopri solo dopo aver pensato a come disporre il tutto. Però per fortuna le soluzioni ci sono quasi sempre, quindi:

Al terzo piano c’è lo studio. La linea telefonica arriva dalla porta di ingresso dello studio (uno dei due ingressi di casa). Giocoforza è necessario porre l’hag di Fastweb in questa stanza, quantomeno per vicinanza con il router e i PC. Subito bisogna pensare a dove sistemare la base trasmittente dei telefoni fissi cordless, poiché non c’è abbastanza portata fino al piano terra, figuriamoci al giardino. Per cui la base dei cordless viene portata in camera da letto, al secondo piano, tramite l’esistente cavo telefonico, e da lì può irradiare il segnale sia sopra che sotto. Nello studio oltre all’hag sistemo i due PC, come detto, il router e il NAS. Ho scelto il linksys WRT610N illudendomi che oltre alla velocità, il wifi di tipo n portasse anche un incremento della portata che potesse trapassare due solette di cemento armato e un muro verticale, speranza vana. Al piano terra non c’è segnale, nè sulla frequenza a 2.4 nè su quella a 5 Ghz. Per cui fino a questo momento la “bolla” internet è relegata ai piani alti.

Al piano terra devo collegare la Wii, il DVICO (che deve pescare contenuti anche dai PC e dal NAS) e in futuro qualsiasi dispositivo multimediale che necessiti di aggiornare il firmware o pescare contenuti da internet o dalla rete interna; per non parlare del fatto che non ho di certo comprato una casa col giardino per poi non poterci navigare dall’EEEpc di sera, sull’amaca, con una coca cola ghiacciata a fianco 😛

Poiché non si può tirare un cavo e il wireless è menomato, non mi resta che giocarmi la carta del powerline: per massmizzare la compatibilità scelgo i linksys PLK 300, che garantiscono una buona velocità anche a fronte di contenuti “pesanti” (chessò, dei film a 1080p). Senza bisogno di installare nulla, li attacco alla corrente e si vedono. Habemus internet anche al piano terra!!

L’ultimo tassello è il wireless in giardino: questo lo risolvo con una vecchia Fonera 2.0 che un amico gentilmente sbraga a DD-WRT: non posso usare il WDS perché il linksys non lo supporta (mannaggia!) e mi tocca ripiegare su un bridge, per cui niente rete e login unica ma due distinti SSID, ma almeno la copertura è garantita anche durante i barbecue! 🙂

[un ringraziamento comunque al Beggi lo volevo fare: anche se la soluzione è piuttosto distante da quanto da lui suggerito, ho tenuto in grande considerazione i tuoi suggerimenti. Ci ho messo un pelo più del previsto, ma ce l’ho fatta 😀 ]

3 Comments