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Alta fedeltà: un gorgo malefico

Geneva Model L

Se qualcuno di voi guarda ogni tanto la mia Wishlist linkata qui di fianco si sarà accorto che ho fatto alcune modifiche (per la verità nemmeno io la guardo spesso, mi limito a fantasticare di cose che non mi posso mai permettere 🙂 ). In particolare ho paura di essere sull’orlo di un baratro mortale: quello dell’Hi-Fi.

Io ho sempre considerato folle, dispendioso e senza senso il mondo dell’alta fedeltà, con i suoi costi esorbitanti e gli eccessi sempre dietro l’angolo: rido di chi deve accendere l’impianto due ore prima per far scaldare le valvole, di chi compra i cavi da 1000 euro al metro o si sollazza dicendo di percepire differenze di milionesimi di decibel nella purezza di una registrazione. Di contro sono sempre stato atterrito dal brusco calo di qualità medio che la gente ha subito senza fiatare quando si sono diffusi gli mp3 prima, e i lettori portatili di mp3 poi. Il concetto di “si sente male” o “si sente bene” è scomparso dalle conversazioni, principalmente perché la musica è diventata molto di più un fatto soggettivo, di cuffiette.

Ebbene, l’altro giorno sono andato in un negozio di design per comprare due regali, e mi è caduto l’occhio sul Geneva Model L, un buffo cubo con enormi led anni ’70 che fa da radio fm, lettore cd, lettore Ipod e ha un ingresso RCA ausiliario. Il diavolo tentatore, travestito da commesso del negozio, mi ha fatto accomodare su una poltrona lì di fronte e mi ha spiegato che il parallelepipedo bianco è in grado di simulare un sistema 5+1 tramite la produzione di “vuoti sonori” (li ha chiamati così, spero che rendano il concetto) pur avendo un solo speaker. Mi ha fatto sentire qualche mp3 e un po’ di radio, poi ha messo dentro il CD dimostrativo e ho effettivamente avuto la vivida impressione che un elicottero si avvicinasse e passasse sopra le nostre teste. Diciamo che ho deciso che quella è la soluzione finale per il mio impianto del salotto, visto che non ho voglia di tirare cavi e avere in mezzo alle scatole torri e subwoofer.

Non pago l’infido commesso è poi passato ad elogiare le doti di una radiolina fm che a guardarla forse daresti 30 euro al tuo falegname 🙂 Il caso invece vuole che sia prodotta da Tivoli Audio, e abbia una qualità sonora eccezionale; fa molte meno cose di quanto ci si potrebbe aspettare da una radio venduta nell’anno 2008, ma le fa dannatamente bene! Sentivo Radio Capital e mi dicevo “ma è la stessa stazione che sento a casa o c’è una frequenza segreta in HD? io allora non ho mai ascoltato veramente la radio fino a oggi”. Quindi dopo avermi introdotto anche in questo mondo, è passato a mostrarmi la combinazione radio+sub+lettore CD, e sono riuscito a trattenermi dall’acquisto solo grazie al prezzo senza senso che questo genere di cose comporta.

Nel tentativo di arginare questi nuovi e insani pensieri mi sono convinto che le casse del mio PC, pagate 9,90 da Saturn, non erano degne di stare a casa mia, e così durante un veloce giro da Mediaworld mi sono accattato le Creative Gigaworks T20, due signore casse leggermente truzze da vedere, ma decisamente performanti. Il suono è molto corposo anche con le impostazioni standard, ha poi i bassi e gli alti regolabili tramite potenziometro e un ingresso ausiliario frontale per attaccare “al volo” dispositivi esterni. L’altra mattina le ho provate mentre lavavo per terra a volume leggermente criminale e il risultato è decisamente soddisfacente. LE casse si comportano bene a tutti i volumi, e i fori superiori garantiscono una buona resa dei bassi. Durante la famosa festa in giardino del mio compleanno più di una persona è rimasta piacevolmente sorpresa dal rapporto dimensione/potenza 🙂

Il problema è che, come dicevo, questo è un tunnel pericoloso… ho dato mandato alla mia futura moglie di monitorarmi da vicino. Se anche voi vedeste qualcosa di strano non esitate a fermarmi! 😀

20 Comments

  1. Pensa che coincidenza: per il nostro matrimonio un’amica ci regalò una Tivoli Audio (ovviamente la Model One legnosa, che è bellissima), radio che adoro perché pur essendo mono ha una qualità notevole.
    E tuttora è il regalo più azzeccato di tutti (contando che avevamo fatto la lista nozze da Mediaworld!), perché ha un motivo quasi romantico: mia moglie ed io, entrambi dj (io di notte, lei al mattino presto) ci siamo conosciuti in radio 🙂

  2. suzuki 😀

    Luca, nemmeno io ci credevo prima di sentirla suonare!

  3. DaniloP DaniloP

    Io un po’ nel tunnel ci sono già…

    Le Tivoli le ho regalate per un matrimonio e io una coppia di ottime Bose unite ad un amplificatore Fase

  4. Wis Wis

    Salvati finchè sei in tempo!
    Anzi, in questo caso ci sta bene un Galdalfiano: “fuggite, sciocchi!
    Ho impiegato anni a farmi un impianto quasi serio*, visti i costi.
    Ne vale la pena?
    Sì, ma anche no.
    Ricordati che stai per avere un Tambino, e le occasioni in cui ascolterai buona musica o un film a volume degno saranno davvero pochi. =)

    * Ampli Denon su casse a torre e centrale Chario, surround e sub Infinity.
    Se un giorno passi ti faccio sentire come suona. 😉

  5. Wis il saggio! ecco la via di uscita! intravedo uno spiraglio…

  6. alga alga

    beh, la tivoli ce l’hanno due mie amiche (beate loro): la pat e la cloud.
    e ti assicuro che ha un suono che spacca il culo ai passeri.
    sentito con le mie orecchie.

  7. Wis Wis

    Piuttosto io mi orienterei verso una buona televisione dalla diagonale generosa.
    Perchè sì, una cassa a torre a 6 vie abbattuta dal pargolo fa ‘padre vissuto’, ma vuoi mettere il pannello della nuova TV scarabocchiato con pennarello indelebile?

  8. ho un philips 32″ e purtroppo è ad altezza bambino :-/

  9. Wis Wis

    Eh beh, anche perchè un televisore attaccato al soffitto funzionerebbe solo in camera da letto, ma a quel punto forse è meglio un feticistissimo specchio. 😉
    Ottimo il Philippo 32″, io ho cambiato TV recentemente grazie al contributo statale per la nuova nata. Ho scelto un Philips per la qualità delle sue elettroniche.

  10. Tom Tom

    Hai fatto più che bene.. e se finisci nel tunnel hai tutta la mia comprensione! Io ho l’impianto hi-fi collegato al computer, giocare a Quake era una soddisfazione 😀

  11. Nooooooooo! Non le conoscevo le Creative! Ora sono io ad entrare nel tunnel, stavo cercando una valida alternativa all’uso del subwoofer che mi snatura un po’ la musica e tu me la presenti su un piatto d’argento.
    Credo opterò per le T40, comunque.
    Sappi che un po’ ti odio (ma un po’ ti sono riconoscente).

  12. Mia sorella ha comprato un LG da milioni di pollici. Prezzo da mutuo. Dopo una settimana ha scoperto il pargolo divertirsi a rigare il video!! Si vede ancora bene ma quando è spento le righe sul monitor fanno impressione. Fai attenzione!!!

    Io ho delle casse Logitech che in realtà uso pochissimo. Come diceva un mio amico super esperto il suono migliore si ottiene con un paio di ottime cuffie. Quanto hai pagato le creative? Quanto costa il cubo?

  13. Il prezzo delle casse è 100 euro. OK!

  14. sul sito creative. io le ho pagate 79 da mediaworld, ma immagino si trovino anche a meno. Il cubo costa 1200 euro circa :-/

  15. Wis Wis

    Mi permetto di dissentire da chi dice che il suono migliore si ottiene con le cuffie. Certo, dipende molto dai gusti, ma la pressione sonora esercitata da un bel paio di wooferozzi pompanti non può essere messa da parte.

  16. 1200? Oh, God. Sono fuori dal tunnel. 🙂

  17. Maledetto. Ora voglio anche io -senza averla mai vista- la monocassa delle meraviglie. Sul sito che hai linkato costa 850 dollari, che tradotti in euro fanno trenta-trentacinque, lira più lira meno. si può fare.

  18. […] avevo anche avuto modo di apprezzare i progressi fatti nel settore delle casse audio, con le T20. Comunque mi hanno mandato da provare la Creative D200, una cassa Bluetooth di fascia media senza […]

  19. […] ricordate il post sul fac-simile? il giorno dopo il bigliettino era corretto. E il post sull’alta fedeltà? Ci hanno appena regalato una Tivoli Model-Two, quasi come a Suzukimaruti (anche io sono stato […]

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