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Category: caterina

I Guffi

L’avete aspettato per lungo tempo, lo so, ma adesso è finalmente qui: il post che unisce le categorie TheMum e caterina 😀

Caterina: “nonna bieni, bieni qui a giocaLe con i Guffi (i puffi, i miei puffi di quando ero piccolo 🙂 )”
TheMum: “arrivo piccolina”
C: “NO NO NO! alSati, qui Bicino alla Caty”
TM: “va bene, mi metto lì vicino. Che belli, quanti puffi. E c’è Birba il gatto. è il gatto di chi?”
C: “GaLgamella! eccolo qui”
TM: “e poi c’è il puffo panettiere, che fa il pane, come lo Zio Gino. Lo sai che lo zio Gion faceva il pane?”
C: “si”
TM: “e questo invece chi è? ha la matita dietro l’orecchio, il righello, il martello e la cassetta degli attrezzi”
C: “PUFFO MANNY!”

😀

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Ipocondriaca? :)

Ieri sera:

Tambu: “bene, pigiamino messo ora ti metto nel lettino per la nanna”
Caterina: “plima lo sciloppo!”
T: O_O “ma no, non hai più la tosse!”
C: “lo sciloppo!!” (e ride)
T: “Caty no, lo sciroppo si prende quando si ha la tosse!”
C: “il llabaggio dè nasino…”
T: “mapporc! per fortuna t’è passato anche il raffreddore, no!”
C: “allola il bullo di cacau”
T: “vabeh ok, il burro di cacao si, tieni!”

😀

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Appestati

Tra tutti e tre non siamo messi bene, a salute. E’ il periodo, ovvio. Devo dire che però, a parte naturali momenti di noiosità/mammosità estrema, Pupazzo è brava anche nella malattia. Fa l’aerosol, prende lo sciroppo (purché dopo ci sia lo zenzero candito, che le fa bene tanto quanto 😀 ), si fa addirittura fare i lavaggi nasali.

Sta diventando quasi complicato trovare modi per premiarla 😛

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La pasta lunga

Oggi ennesimo stupore, anzi una combo micidiale, durante il pranzo con la Caterina: poiché c’erano dei tagliolini abbiamo optato, per lei, per una ciotola dal bordo alto, tagliolini a pezzetti piccoli e cucchiaio; ma niente, lei insisteva per avere una forchetta, la voleva, la pretendeva. Dopo avergli dato la forchetta ha infilzato la pasta e ha iniziato a girarla, piuttosto bene devo dire, proprio come se dovesse arrotolare degli spaghetti.

Mentre guardava noi che la guardavamo con due occhi così ha aggiunto “come il nonno!” 🙂

Però ormai glieli avevo tagliatati, quindi non poteva arrotorarli, quindi si è convinta ad usare entrambe le posate: con una si aiutava a mettere la pasta sull’altra per portarla alla bocca. Ad un certo punto però c’erano dei fili troppo lunghi, allora ha cercato di tagliarli tenendoli con la forchetta nella mano sinistra e usando il cucchiaio con la destra. Quando le abbiamo detto “ma no, non c’è bisogno, cosa fai?” lei ha annunciato (testuale, giuro): “lo uso come se fosse un coltello!”

26 mesi ancora da compiere! O_o

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Caterina e gli agrumi

Una delle grandi fortune capitateci con nostra figlia è che adora la frutta e ne mangia a pacchi. In questo periodo va matta per gli agrumi. Ecco due siparietti capitati in questi giorni:

l’altra sera si era a cena dai miei e alla fatidica domanda “che frutta vuoi” il pupazzo ha risposto “il mandaLaaaancio”, ed è stata naturalmente accontentata. Nemmeno il tempo di ingoiare il primo spicchio che aggiunge: “il mandaLiiiiino”, e via, mia mamma glielo sbuccia mentre lei trangugia il primo. Nel frattempo io stavo scorticando un arancio, e ovviamente la cosa non è sfuggita al piccolo divoratore: “il mandaLino di papà”; al che gliene ho dato uno spicchio diviso in due.

Mia mamma si mangia mezzo mandarino e l’altro mezzo lo mette vicino al piatto di mia padre, che intanto stava parlando con me delle assemblee condominiali. Pupazzo finisce i suoi frutti, guarda a destra, a sinistra, controlla un po’ la situazione e siccome il pregiato pezzo era ancora lì allunga una mano, si frega il mezzo frutto di mio padre e inizia a mangiarselo. Noi ovviamente ci sbellichiamo dalle risate, più che altro per il modo placido, e quando lei se ne accorge riguarda i due spicchi rimanenti e li porge a mio padre: “teeeni – come per dire hai visto, non me li sono mangiati tutti e te ne lascio un po – ce ne sono UNI” 😀

Stasera invece, sempre mentre trangugiava agrumi, ne schiacciava alcuni spicchi per fare uscire il succo; le piace il succo, ma siccome era un mezzo pasticcio io e la Ale la richiamavamo. A un certo punto, dopo uno zampillo a tradimento, se ne esce con “maaaammmaaaaaa… mi sono fatta un splussino nell’occhio! fa male!!”. Avreste dovuto esserci 😛

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Babbi natali

L’anno scorso la piccola non capiva una mazza, di queste cose di Natale.
Quest’anno è tutto sommato facile: dorme presto, non è ansiosa, ci possiamo permettere di avere decine di pacchi in studio o farglieli transitare davanti agli occhi senza dover dare nessuna giustificazione. Quindi tra qualche minuto andiamo a farcire l’albero di pacchetti.

Dall’anno prossimo – immagino – le cose si faranno un pelo più complicate, con astrusi giri di bagagliai/cantine/consegne notturne/appuntamenti segreti/sveglie alle tre di notte, ma fa parte del gioco.

Intanto passatevi un buon Natale 🙂

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Tanti auguri Pupazzo

Due anni fa iniziavi ad esserci, anche già da qualche mese eri nelle nostre vite, e allora non sapevamo niente, non sapevi nulla, tutto era oscuro.
Adesso guardati, cammini veloce davanti a noi e ogni tanto sei tu che ti fermi, ti giri indietro, ci guardi e ridi. Ed è così che va la vita, un anno alla volta, un mese alla volta, un gradino alla volta, giorno per giorno…

Caterina a Boccadasse

Buon secondo compleanno, pupazzetto 🙂

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Steso

Il “problema” di avere una figlia che per fortuna dorme un sacco e di solito va a nanna alle nove/novemmezza senza fiatare, è che quando tu vai a dormire alle 21:05 come ieri sera, non puoi nemmeno darle la colpa 😀

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La peperina

Sono due notti che la Caterina si sveglia piangendo, non si capisce bene il perché. Stanotte sono andato io di là a provare a convincerla a tornare a dormire, ma lei voleva scendere (dal letto), giocare, andare giù. Quando le ho detto “dai è ancora notte, sono le tre, dormi ancora un po’…” sapete cosa mi ha risposto?

ho già dommito” :-OO

in effetti come darle torto? 😀

L’altra cosa pazzesca è coniuga i verbi. A parte l’esempio di prima, conosce la differenza tra “lo peendo” e “l’ho peeso” dopo che ha compiuto il gesto, tra “andamo” quando ti prende la mano e “è andato” riferito a qualcuno che s’è mosso… piccoli miracoli di questo tipetto bello tosto 😀

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