Ieri sono andato a discutere con un professionista per un progetto che non si farà. Dice che è uscito di testa perché passa quindici ore al giorno in negozio e che vuole mollare tutto e andare via (cioè “all’estero”). E se passa quindici ore in negozio ci sono due ragioni: o è avido oppure non può permettersi di diminuire i suoi introiti a scapito del tenore di vita, che non conosco.
L’altra settimana io e mia moglie eravamo nello studio di un medico, in un quartiere della Genova-bene. Medico con due studi, abbastanza noto nel campo (molto bravo, ci mancherebbe), nessun problema economico e partner che fa il manager di $megaditta. Parlando del più e del meno si scopre che se fosse per lei emigrerebbe subito.
E poi c’è un terzo esempio che ora non ricordo, perché è più lontano nel tempo; la sostanza è che qui non sono più i topi che abbandonano la nave, la vorrebbero abbandonare anche gli ermellini e le specie protette!
E intanto è passata la riforma Gelmini, proprio mentre il 2008 segna un record di nascite. E non lo dico perché frequento reparti maternità, mi guardo in giro, guardo i miei amici e sento parlare le ostetriche, costrette a dividere ogni corso pre-parto in due tronconi perché sovraffollati. E quando Caterina andrà a scuola ci saranno meno insegnanti di ora e più bambini, mi pare sensato. E intanto tornano le nubi su Alitalia, che mica era tutto finito, e non solo su quello.
Voglio inserire anche una cosa buona in questo post, sennò mi deprimo troppo e così non direte che vedo solo nero: l’organizzazione dell’Ospedale Galliera mi ha stupito: le cose fatte in orario, le molte spiegazioni, le code ordinate, le indicazioni e un iter pressoché perfetto. Se non fosse per quei dannati cartelli di carta onnipresenti sembrerebbe quasi di essere… beh lo sapete dai! 🙂
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