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Non può che peggiorare – 6

Ieri sono andato a discutere con un professionista per un progetto che non si farà. Dice che è uscito di testa perché passa quindici ore al giorno in negozio e che vuole mollare tutto e andare via (cioè “all’estero”). E se passa quindici ore in negozio ci sono due ragioni: o è avido oppure non può permettersi di diminuire i suoi introiti a scapito del tenore di vita, che non conosco.

L’altra settimana io e mia moglie eravamo nello studio di un medico, in un quartiere della Genova-bene. Medico con due studi, abbastanza noto nel campo (molto bravo, ci mancherebbe), nessun problema economico e partner che fa il manager di $megaditta. Parlando del più e del meno si scopre che se fosse per lei emigrerebbe subito.

E poi c’è un terzo esempio che ora non ricordo, perché è più lontano nel tempo; la sostanza è che qui non sono più i topi che abbandonano la nave, la vorrebbero abbandonare anche gli ermellini e le specie protette!

E intanto è passata la riforma Gelmini, proprio mentre il 2008 segna un record di nascite. E non lo dico perché frequento reparti maternità, mi guardo in giro, guardo i miei amici e sento parlare le ostetriche, costrette a dividere ogni corso pre-parto in due tronconi perché sovraffollati. E quando Caterina andrà a scuola ci saranno meno insegnanti di ora e più bambini, mi pare sensato. E intanto tornano le nubi su Alitalia, che mica era tutto finito, e non solo su quello.

Voglio inserire anche una cosa buona in questo post, sennò mi deprimo troppo e così non direte che vedo solo nero: l’organizzazione dell’Ospedale Galliera mi ha stupito: le cose fatte in orario, le molte spiegazioni, le code ordinate, le indicazioni e un iter pressoché perfetto. Se non fosse per quei dannati cartelli di carta onnipresenti sembrerebbe quasi di essere… beh lo sapete dai! 🙂

10 Comments

  1. espatrio solo in un paese dove fanno la focaccia!

  2. caino caino

    non sono d’accordo.

    la domanda è: quale stolto non abbandonerebbe la propria quotidianità per una nuova vita?
    questo è indipendente dal proprio status economico e sociale. fa parte de “l’erba del vicino è sempre più verde” in un certo senso.
    fa parte del fatto che immaginarsi in un altro posto più felice, rilassato e “completo” è un difetto/capacità inscindibile dell’essere umano.

    E non è così un caso che tutti abbiano delle scusanti [la moglie, il lavoro, i figli, il ping pong e gli eritemi e le emorroidi].

    a volte questi discorsi mi ricordano la frase : “AH ECCO, c’ traffico perchè ci sono i vigili!” come se i vigili fossero il motivo dell’ingorgo.
    Traffico-vigili sono due aspetti di una medaglia che non si può dividere a metà. Una faccia compensa, e motiva, l’altra.

    La tua esistenza è compensata e motivata [anche] dal desiderarne un’altra.

  3. non sei d’accordo perché – semplicemente – non vedi. Anzi, non guardi.

  4. caino caino

    io guardo in modo diverso. e non scambio per sintomi di malessere quello che fa parte dell’essere umano. io non scambio per malessere neppure il tuo lamentarti, perché so che non sei in una situazione di sofferenza e perché ti conosco abbastanza da sapere che fa “troppo” parte del tuo carattere.

    la nemesi di questo post sarebbe un’altro post che dice “dove abito io, dove lavoro, dove sto è così tutto perfetto che nessuno vorrebbe mai cambiare una virgola e tutti sono esattamente nel posto migliore del mondo e dove vorrebbero stare”.
    questa è utopia.
    questa si chiama nirvana.
    la vita è l’esatto opposto. la vita è fatta anche del costante desiderio di cambiare.
    La vita è l’alternare il desiderio alla sconfitta, dalla piccola vittoria al grande sogno.

  5. Le statistiche degli stranieri qui in Svizzera evidenziano che nell’ultimo anno c’è stato un aumento, soprattutto dai paesi UE. La maggioranza degli stranieri residenti in Svizzera è rappresentata dagli italiani (17.9%).
    Sarà anche vero che i nuovi accordi bilaterali sulla libera circolazione delle persone avrà influito sull’aumento delle richieste, ma anche io ho notato un aumento di CV che arrivano presso la ditta dove lavoro da parte di italiani nella zona di confine e non.
    E proprio l’altra sera anche il telegiornale della TSI ne ha parlato evidenziando come ci sia stato negli ultimi tempi una crescita del numero di italiani che vengono a lavorare o vivere in Svizzera.
    Insomma un motivo ci sarà 😉

  6. Riflessioni quotidiane anche da queste parti, mio caro.

  7. Non dico niente perchè non mi accodo al coro di quelli che dicono “vorrei andare all’estero” e poi son sempre qui. Però prometto che un messaggio dal check-in dell’aeroporto lo mando 🙂

  8. oh beh, io posso anche restare qui e prendere schiaffi. Ma almeno devo potermi lamentare, per dare un segno del fatto che non mi sta bene. Altrimenti si chiama “connivenza”…

  9. Ora che Caterina sarà a scuola, faranno in tempo ad asserci minimo altre 7 riforme…;-*

  10. infatti, da cui (anche) il titolo del post 🙂

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