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Category: mondo

FON rinnova le mappe

Join the FON movement!FON ha lanciato oggi le nuove mappe per l’individuazione degli Access-point. Notevolmente migliorate, funzionali, finalmente automatizzate. Prima era necessario registrarsi a un servizio esterno e poi posizionare il punto sulla mappa. Adesso basta fornire l’indirizzo (peraltro obbligatorio quando vi registrate a FON, sennò dove vi spediscono il router? 😛 ) e magicamente un puntino giallo apparirà sulla mappa. Quando poi attiverete il router, cioè lo registrerete come funzionante sul sitema, verrà contornato di verde.

Adesso sapere dove andare con un portatile per navigare, in giro per il mondo, è DAVVERO più facile 🙂

(unica nota: m’ha crashato firefox al primo utilizzo. peccato di gioventù, speriamo…)

[via: Fon Blog]

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Ancora foglie d’ulivo…

Come promesso, il pacco riparatore della Compagnia del cavatappi è arrivato. E com’era prevedibile il chilo di pasta è già stato frantumato e digerito, complici due amici a pranzo domenica. Stessa ricetta di prima, da segnalare che forse l’aggiunta di mozzarella non è stato molto indovinato.
Ma tanto ho idea che le ricompriamo 🙂

Quindi, dopo San Lorenzo e la Compagnia del cavatappi, mi tocca puntare la prua di questa nave verso Inari. Sono contento che dal sud provengano molte realtà dell’e-commerce mangereccio, perchè come già detto secondo me danno dei punti a tutti, quando si parla di cibarie 🙂

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il mio 11 settembre

11 settembre 2001Vedo che in molti in rete, piuttosto che ricordare semplicemente la ricorrenza, raccontano dove erano e cosa facevano quel Lunedì di settembre. Mi sembra una cosa intelligente, perchè spesso contano più le sensazioni e le storie che gli eventi in loro stessi, per quanto tragici possano essere.

Io a quei tempi lavoravo nel Centro Elaborazione Dati Zonale di Genova della Lottomatica, mi toccava il turno pomeridiano, dalle 12:24 alle 20:00. In ufficio c’eravamo solo io e un collega, il turno era abbastanza scoperto ma il call center era stranamente quieto. Venni a sapere dell’evento tramite il servizio Timspot by Ansa, poichè internet non era abilitato sui nostri computer. Il messaggio recitava all’incirca “New York:Aereo si schianta sul Wolrd Trade Center” perchè comunque i caratteri a disposizione sono limitati. La cosa in sè non mi diede molto da pensare: un incidente, speriamo non si sia fatta male troppa gente, certo che sfortuna colpire proprio un grattacielo…

Informai il collega, noto frequentatore delle borse di tutto il pianeta, e discutemmo che forse avrebbero fermato le contrattazioni (in realtà lo fecero per 4 giorni, ma ancora non avevamo neppure minimante intuito cosa stava accadendo…).
Dopo un po’ di tempo il manutentore dei sistemi, trafelatissimo, mi vide in corridoio e disse “hai visto cos’è successo?” e io “l’aereo a New York?” “si, erano due, e una delle due torri è crollata!”. Incredulo risposi la cosa più naturale che la mia mente poteva pensare: “ma cosa dici!! come fa un piccolo cessna a buttare giù un grattacielo?” “nono, erano aerei di linea”.

A quel punto iniziai a intuire che qualcosa di terribile stava accadendo. Il secondo sms di Tim, se non ricordo male, riportava simultanemanete la notizia del secondo schianto e del primo crollo.
Avevamo una televisione per sopravvivere al turno di notte, ma di giorno era rigorosamente proibito anche solo nominarla in presenza del capo; proprio lui scese dal suo piano ed entrando nella stanza disse “prendete la televisione e mettete in telegiornale, stanno attaccando l’America”. “Bruno, che canale vuoi vedere?” “uno qualsiasi, tanto parlano tutti della stessa cosa”.

I telefoni, manco a dirlo, rimasero muti tutto il giorno. Dopo un’ora che guardavamo la televisione e nessuno aveva il coraggio di dire nulla, Bruno disse “io vado a casa”; “ciao Bruno, ci vediamo domani”, risposi. “Sempre che DOMANI abbia lo stesso significato che ha oggi… questo evento cambierà la storia…”

Aveva, ovviamente, ragione lui.

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Il pacco è arrivato

foglie di ulivoIl pacco della Compagnia del cavatappi è arrivato regolarmente il 31 Agosto. Conteneva, come da mio ordine, 2 bottiglie di bianco di Custoza, una confezione di taralli pugliesi e un pacco di foglie di ulivo, che è una pasta strana che potete vedere in foto.

I taralli, vera droga degli anni 2000, sono spariti nel giro di due giorni, sostituendo in toto il pane e facendoci compagnia mentre si cucinava (“ti sei ricordato – CRUNCH – di buttare il sale nella pasta?” “no, lo faccio subito – CRUNCH”). Secondo me c’è un retrogusto piccantino, anche se non mi sembra di aver notato ingredienti di quel tipo, però potrei sbagliarmi.
I vini sono ancora intonsi, ci vuole una cena adeguata per assaporarli al meglio.
Le foglie di ulivo invece ieri sera hanno avuto un grosso successo. La ricetta esatta non la so, c’era aglio, basilico, pomodoro fresco, origano, però gran risultato. La loro particolarità è che uno dei due lati ha delle venature ed è uvido, fattore che secondo me li rende candidati ideali a sposarsi con sughi e sughetti.
C’è solo una nota negativa, e nemmeno tanto piccola: la data di scadenza della confezione era… il 31 agosto 🙁

Errore o incuria o fondo di magazzino non lo so. So per certo che su internet è difficile commerciare in prodotti freschi, e infatti pochissimi lo fanno, ma sui prodotti conservabili una cosa così è abbastanza inaccettabile. La pasta non fresca durerà un paio d’anni? si? e non fa brutto ricevere un pacco di pasta che scade il giorno stesso, o peggio se il corriere ritarda arriva già scaduto? e, badate bene, sto parlando dell’IMMAGINE dell’azienda, perchè poi la pasta me la sono mangiata eccome!! 🙂

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Allo stadio

l’unico anno che sono andato allo stadio, con una tessera prestata, la Sampdoria ha vinto lo scudetto.
Speriamo che vada così anche per questa partita, molto importante!

join the stadium

Partecipa anche tu, è una petizione di Amnesty International.
Io mi sono seduto davanti a Silentman, in W8R14C48, e spero di occupargli più visuale possibile 🙂

A fianco a me c’è un portoghese, quello col pizzetto in alto a sinistra nella foto è Fullo. Se urlo abbastanza forte posso disturbare anche lui 🙂

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Formicolio agli arti

Stefano descrive dettagliatamente la sua esperienza con il formicolio agli arti, mettendo a disposizione di tutti informazioni importanti su una casistica che è meglio non trascurare.

Chi ha letto quel post sa giá cosa mi é successo (appunto, formicolio e coma di 17 giorni per encefalite virale), e molto probabilmente sa anche che ora sto benissimo.
Vorrei che questo post riuscisse a raggiungere le primissime posizioni dei motori di ricerca per un semplicissimo motivo: voglio che chi sta cercando informazioni sul formicolio agli arti (informazioni che probabilmente non saranno esattamente tranquillizzanti) possano avere speranza.

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non sono (ancora) morto!

lavoro! LAVORO!Questo blog viaggerà a scartamento ridotto, come il trenino di Casella, ancora per un po’.
Sto affrontando una serie di complicate questioni filosofiche-logistiche-fisiche che mi stanno spaccando la testa e la schiena.

Se sopravvivo alle ferie prese per lavorare altrove, e al successivo rientro in ufficio (o al ricovero al pronto soccorso, dipende), sarò un uomo fatto e finito 🙂

Ora cerco qualche foto decente dei Kahuna da pubblicare; se non vedete il post – nè le foto – non preoccupatevi… mi sono addormentato sulla tastiera, o sono morto 🙂

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JUMP!!

se diventa improvvisamente più freddo, sapete il perchè 🙂

E HOP!

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io voto NO

Normalmente non esplicito le mie scelte nelle votazioni politiche o referendarie, e cerco di non parlare di politica qua dentro perchè trovo sia solo una inutile fonte di litigi. Il referendum del 25-26 Giugno invece sta SOPRA la politica, poichè modifica la Costituzione italiana, dalla quale la politica dipende per composizione, stategie, scelte e quant’altro.

Quindi: perchè voto no? per una mera questione logica. Per modificare la Costituzione basta che i 2/3 della Camera e i 2/3 del Senato approvino la modifica. Se ciò non accade, e le modifiche passano a maggioranza semplice, occorre un referendum.
Ora, già vi strapaghiamo per fare le leggine e leggione che tanto ci rompono i maròni tutti i giorni, non vedo proprio perchè dovreste tediarci ANCHE con questa cosa…

Il solo fatto che esista qualcuno che invita a votare NO e qualcuno invece a votare SI significa che queste modifiche non sono condivise da tutti, quindi motivo sufficiente per non essere approvate.

In questo referendum io sono il professore e i politici gli studenti.
Io non sto bocciando la riforma costituzionale, penso tutto sommato che si possa fare qualche aggiustamento. Io voto NO e li rimando a Settembre: se si mettono d’accordo tra di loro (come peraltro GIA’ dicono che faranno – MA ALLORA CACCHIO VOLETE??) non avranno nemmeno bisogno di ripresentarsi 🙂

(si veda anche l’interessante articolo http://www.jacopofo.com/?q=node/1696 )

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Pacco succulento

prodottiAntonio Tombolini io non sapevo nemmeno chi fosse, quando lo vidi la prima volta a IneditaBlog 2006. Poi una gomitata mi destò: “ma come?? E’ quello che ha fondato Esperya!!” AhEcco!
Comunque sia, è uno che sorride sempre, ha una faccia che ispira simpatia e ha a che fare con cose da mangiare. Era inevitabile che prima o poi si avesse a che fare. Inoltre è un vulcano di idee, e anche uno che ci vede lungo.

Tra le tante cose che si è inventato ricordo distintamente che ha offerto svariati buffet a convegni e incontri (uno proprio a Inedita), ha regalato (e regala tutt’ora a condizioni leggermente modificate) pesto ai blogger, biscotti alle olive e il famoso buono da 50 euro.
Il perchè lo faccia – pubblicità – è abbastanza chiaro, è il COME e il DOVE che sono innovativi. Crede molto nel mezzo blog, al punto da creare una “blog farm” e da regalare appunto questo buono solo per aver partecipato a una cena blogger a Milano. E perchè comunque sa che anche il più genovese dei genovesi (uno a caso ndr) alla fine non si limiterà a consumare al centesimo il suo buono, ma preso dalla frenesia ne spenderà mhhh… quasi il doppio! 🙂

Io ve lo dico: l’uomo è serio, l’azienda è seria e la roba è buona (il dito nella marmellata c’è finito per caso, giuro!). In effetti che altro si può volere?

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