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Category: generale

tutto quello che non trova collocazione altrove :)

Insopportabile

Mi è giunta voce che ultimamente il mio blog è diventato “insopportabile”. Può darsi, è che adesso assomiglia di più al padrone 🙂

Può essere, ultimamente sono poco in vena, tuttavia le ultime due battute non mi sembravano così male 🙂
C’è questa cosa della Caterina che non vuol saperne di nascere che non mi fa scrivere con tranquillità: e se mi squillasse il telefono mentre sto creando? odio lasciare i post in bozza! Qualcosa da raccontare ce l’ho, perché con i soldi della vendita della moto sto cercando di togliermi qualche piccolo sfizio tecnologico (e non), prima che l’Enel mi faccia evaporare anche quelli…

Sto anche lavorando un casino con Goanalytics.info, e tra clienti acquisiti, proposte e preventivi le cose si faranno sempre più serie. Non disperate, ce la farò a fare tutto. E ora scusate, devo andare a saltare a piedi uniti sulla pancia di mia moglie 🙂

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Ma Facebook è umano?

Mi perdonerà l’amico Axell se riporto interamente il suo post, tanto è breve:

Trovo molto divertente Facebook, ma a volte non lo trovo “umano”, anche se è pieno di umanità, sensazioni, stati d’animo, emozioni, ricordi, …
Non è “umano” sapere cosa fanno e cosa pensano decine di amici che non vedi e non senti da oltre 10 o 15 anni.
Non è “normale” sapere cosa fanno e cosa pensano centinaia di “amici” (a volte sconosciuti) ogni volta che ti colleghi.
Non è sensato dire a centinaia di “amici” (a volte sconosciuti) cosa cazzo stai facendo in ogni preciso istante della tua giornata.

Il concetto di “normalità” viene stravolto. Quello di “umanità” pure.
Siamo sicuri di quello che stiamo facendo?

[Non è umano – Axellweb]

Ci ho pensato su per un po’, e la risposta è “SI”, e ora ti spiego perché, forte anche di una battuta di Beggi e Placida di qualche sera fa: “se non siamo più in contatto, un motivo ci sarà. Perché mi cerchi su facebook?” 🙂

Sicuramente ci sono casi in cui non si è più in contatto con persone con cui si è voluto tagliare i ponti, anche perché i casi della vita sono strani, e spesso non è nemmeno detto che si faccia apposta; ma diciamo pure che si fa apposta, queste persone si beccheranno un bel “ignora richiesta di amicizia”. Quel che resta sono un nugolo di persone che FB chiama genericamente “amici” ma amici possono anche non essere. Se il tuo uso di Facebook è quello di cercare di renderlo abbastanza aderente alla realtà fisica, restano indubbiamente una serie di “conoscenti” alcuni dei quali per davvero non vedi o senti da quindici anni. Ma tant’è, l’amicizia sui social network non è mai unilaterale, e se loro possono sapere i cazzi tuoi – e tu i loro – è perché reciprocamente avete deciso che così deve essere.

Cosa fa esattamente Facebook, allora? fa esattamente la stessa cosa che fanno tutti gli altri servizi web che usiamo senza scandalizzarci: fa risparmiare tempo. Senti questa affermazione: “Non è “normale” sapere cosa scrivono e cosa pensano centinaia di autori/giornalisti ogni volta che ti colleghi.” E invece al giorno d’oggi lo è. Non è normale che ogni giorno tu compri 235 quotidiani e giornali e li leggi dall’inizio alla fine, mentre è normale avere 300 feed nell’aggregatore e leggerli tutti, e avere comodamente una mole di informazioni anche maggiore. Non era normale che tutti i giorni telefonassi o mandassi email a tutti i tuoi conoscenti per sapere com’era andata la giornata, mentre con poco sforzo ora è possibile che loro informino te, tramite Facebook. Se ci pensi, è la stessa cosa…

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La stanza della figlia

Ecco cosa ho fatto in questo week end: scotch lungo lo zoccolo e negli angoli, giallo giallino fino a uno-zero-sette (due mani) e striscia adesiva con i pacioccosi animali della fattoria. Ora restano un paio di armadi ikea che mi guardano minacciosi dal box ogni volta che apro la macchina, e qualche altro dettaglio, ma siamo in dirittura d’arrivo…

io mentre rimetto a posto una placchetta

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Kymco Agility R16

agility R16

Pro:

  • ha le ruote alte (da 16″ appunto), pieghe assicurate
  • doppio freno a disco: frena aBBestia! (anche solo col freno posteriore) 🙂
  • ha un buon rapporto qualità/prezzo

Contro:

  • nel sottosella non ci sta un casco demi-jet
  • mi sembra un po’ lento in ripresa, anche se prima di aver finito il rodaggio è difficile dirlo con sicurezza

Comunque da qualche giorno ho un nuovo mezzo di trasporto, il vecchio motorino è stato regalato (come quello della signora, credo sia un record 😀 ). Mi ero preparato per tempo a vederlo distrutto in poco tempo (a Genova centro nello spazio di 10 scooter ne prendono posto tranquillamente almeno 15, e occupando un po’ lo spazio fuori dalle righe anche 18 o 19, con le conseguenze facilmente immaginabili), ma una riga lunga come un dito sulla marmitta, un segno sul parabrezza e due sulle plastiche dopo soli tre giorni mi sembrano davvero troppo!

Per fortuna che sono uno che la prende con filosofia e si sfoga semplicemente rendendo pan per focaccia ai suoi sventurati vicini di posteggio… 🙂

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Mamma mia!

Non sono un grande amante dei musical, anzi in larga parte li odio, però ieri sera ho visto “Mamma mia!” e mi sono divertito parecchio. Il film scorre bene, la location è splendida e l’interpretazione di Meryl Streep fantasmagorica. Il tutto condito con le musiche degli ABBA, che non saranno i 30 seconds to Mars ma il loro fascino ce l’hanno ugualmente 🙂
In particolare ho apprezzato gli elementi “nonsense” di alcune coreografie: tipo se a metà di una canzone compaiono decine di persone che ballano con maschera e pinne.

Insomma, se vi capita ve lo consiglio. Se è piaciuto a me… 🙂

locandina di Mamma mia!

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si, no, forse. comunque l’ufficio è chiuso

Invece ci sono andato lo stesso, in Comune, ho preso il numero per l’anagrafe, poi sono tornato indietro preso dal dubbio e ho fatto vedere all’omino dei numeri il foglio che mi han mandato. “boh, vada all’anagrafe”. All’anagrafe ho spiegato nel dettaglio il problema e mi ha detto che dovevo fare il cambio residenza.

E’ buffo, ho un foglio che dice che ho cambiato residenza senza comunicarlo, e mi fan compilare una domanda di cambio residenza, tutto logico no? chiedo maggiori dettagli, la signora telefona all’ufficio matrimoni e insieme sentenziano che di questa cosa se ne occupa “la Tiziana”. Comunque compilo la domanda di cambio residenza, gli stessi moduli di quando mi sono sposato, e alla fine la signora mi dice di andare all’ufficio 22 per chiarire. E stranamente l’ufficio 22 è chiuso. L’omino dei biglietti, gentile, mi dice che è aperto solo il lunedì e il mercoledì e mi invita a farmi dare il numero di telefono all’ingresso.

Ma siccome non è veramente possibile evitare complicazioni, ho due domande da farvi:
1) come fate a dare cinque giorni di tempo per fare “l’apposita dichiarazione” se poi l’ufficio è aperto solo due giorni alla settimana? se la notifica mi fosse stata fatta mercoledì a mezzogiorno mi sarebbe rimasto solo il lunedì successivo per adempiere. O intendevate “giorni lavorativi” (nel qual caso era meglio scrivere la parola “la-vo-ra-ti-vi”, sostantivo maschile plurale)?
2) perché sul biglietto del contatto dell’ufficio c’è scritto lunedì – mercoledì e poi l’orario? nel mondo normale il trattino significa “da… a” quindi il martedì è compreso. Se poi chiamo al martedì e mi incazzo ho ancora torto io? basta scrivere “lunedì E mercoledì”, si occupa lo stesso spazio, forse leggermente più inchiostro, ma si evitano seccature da entrambi i lati. edit: quello è l’orario al pubblico. Al telefono rispondono sempre. quindi la prossima volta che succede qualcosa di simile il piano è telefonare dal cellulare fuori dalla porta, tirarla per le lunghe e poi dire “ah guardi, io sono qua fuori, se mi fa entrare un attimo risolviamo tutto”

Il problema è che secondo me questa storia non è finita, e domani farò una telefonata di controllo solo per sentirmi dire che “no, non c’era bisogno della nuova domanda, basta venire a fare la dichiarazione all’ufficio 22, e blablabla…

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Qual è la parte che non ti è chiara?

Amico Comune di Genova, quale parte della frase “mi sono sposato e ho cambiato residenza” non ti è chiara?

Sono venuto nei tuoi uffici con la mia signora, due volte, e ho riempito un mucchio di scartoffie. Tra queste c’era anche – e non dire di no – una parte relativa al mio numero di patente e alle targhe di tutti i veicoli a me intestati. “Fico – mi son detto – sta a vedere che fan tutto loro”, cosa che mi hai prontamente confermato per bocca di una tua impiegata. Ho fatto le pubblicazioni, ho dichiarato solennemente che la mia nuova residenza era casa della mia signora, poi mi sono sposato tranquillo…

Poi hai mandato i tuoi messi trovandomi in pigiama, e ho dovuto ripetere che abitavo qui e non a casa dei miei, poi hai mandato il messo da loro e ti sei sentito dire la stessa cosa. Quindi perché DIAVOLO MI MANDI UNA LETTERA INTIMANDOMI DI PRESENTARMI ENTRO CINQUE GIORNI PER PRESENTARE LA “MANCANTE” DICHIARAZIONE? E PERCHE’ DIAMINE DEVO PORTARE DI NUOVO PATENTE E TUTTI I LIBRETTI?

vuoi dirmi che i vigili sono venuti di loro spontanea volontà, casualmente? vuoi dirmi che i pubblici ufficiali non hanno potere di sancire il mio definitivo trasferimento? che dichiarazione posso fare, più di quella resa all’atto delle pubblicazioni? come fa a mancare una dichiarazione, se hai mandato i vigili a controllare? e allora a controllare cosa? a questo circolo vizioso manca un anello, e indovina un po’ chi deve prendere permesso dall’ufficio per sanare un TUO casino?

Amico Comune di Genova, domani mattina vengo e voglio risposte soddisfacenti a tutte queste domande, e qualcuno dovrà andare in archivio a tirare fuori una copia delle scartoffie compilate, e voglio sentire dire le parole magiche “ci scusi tanto, è stato un nostro errore”…

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Information overload lato B

Dell’information overload più o meno sapete tutti, no? al giorno d’oggi bla bla, le tante fonti d’informazione bla bla, internet, bla bla. Nessuno ne è esente, specie da quando i flussi si sono fatti più abbondanti e snelli (RSS), veloci, ubiqui e pervasivi. Io non ne sono esente: mi ero riproposto di non sorpassare i 100 feed da seguire su google reader, oggi sono a 285, e se ne trovo altri interessanti aggrego e aggrego; il flusso di informazioni mi ha fatto fare un salto di qualità in tutti gli ambiti in cui la mia persona esiste: privato, formativo, lavorativo, anche di svago perché no? so che c’è un limite, e immagino che questo sia sempre più vicino, ma non volevo parlarvi di questo, era un cappello introduttivo.

Il lato B dell’information overload sono i flussi che partono da noi e si diramano all’esterno. Quanti sono? ma soprattutto, dove veicolare le informazioni? la parte facile dovrebbe essere quella dei blog e dei servizi a valore aggiunto: ho un post personale e lo scrivo qui, uno su Google Analytics lo scrivo su goanalytics.info. Ottimo. Ho delle foto da pubblicare, le metto su flickr, per cui pago l’abbonamento PRO, e se ho un video su youtube. Mi creo un tumblr, e inizio a postarci i “ritagli” che voglio condividere. Poi mi iscrivo a twitter, perché è veloce e poco invasivo, e mi fa piacere cinguettare con gli amici; lì ci metterò gli aggiornamenti di stato. i miei bookmark li metto su delicious. Poi iniziano i problemi: la toolbar di google è molto potente, e permette di salvare e sincronizzare i bookmark, continuo a usare delicious? e quando trovo un post interessante su google reader lo apro per poi salvarlo su delicious o è meglio metterci una stella e conservarlo lì? e se lo voglio condividere lo sharo direttamente da greader o lo apro e lo posto sul tumblr? (oppure al contrario, trovo una pagina interessante e uso il bookmarklet di tumblr o quello di greader?).

E fino qua sarebbe ancora ancora facile, perché si tratta di scelte. Poi mi iscrivo a friendfeed, perché scopro che ci sono pezzi di conversazione interessanti che mi sto perdendo. Ho un nuovo posto che aggrega tutti i miei item, ma crea un dilemma, perché ci si può anche postare direttamente dentro le cose: i miei aggiornamenti di stato li metto ancora su twitter oppure su firendfeed? se trovo un url interessante va su delicious, tumblr, greader o friendfeed? E poi viene facebook, il supercontenitore: accetta tutto in ingresso, compresi i flussi di prima, ma accetta anche nuovi elementi direttamente. le foto su flickr o facebook? (perché esiste una sottile differenza tra importare un elemento o caricarlo direttamente su FB). i video su youtube o facebook? i link come note su FB o su delicious, o su tumblr o su greader? e gli aggiornamenti di stato su twitter, friendfeed o facebook?

Forse potrò sembrare esagerato, ma non è così. Se fossi dall’altra parte (e ovviamente lo sono per le cose che producete voi) mi arrabbierei se non riuscissi a seguire le cose che mi sono prefissato, e d’altronde mi darebbe fastidio – come un po’ me lo dà effettivamente – dovermi iscrivere a tutti i servizi per seguire gli spostamenti dell’information overload lato B degli altri.
Non mi va di rinunciare a “pezzi” delle vostre informazioni, però devo razionalizzare un po’ il tempo e i servizi. Voi come fate?

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