Invece ci sono andato lo stesso, in Comune, ho preso il numero per l’anagrafe, poi sono tornato indietro preso dal dubbio e ho fatto vedere all’omino dei numeri il foglio che mi han mandato. “boh, vada all’anagrafe”. All’anagrafe ho spiegato nel dettaglio il problema e mi ha detto che dovevo fare il cambio residenza.
E’ buffo, ho un foglio che dice che ho cambiato residenza senza comunicarlo, e mi fan compilare una domanda di cambio residenza, tutto logico no? chiedo maggiori dettagli, la signora telefona all’ufficio matrimoni e insieme sentenziano che di questa cosa se ne occupa “la Tiziana”. Comunque compilo la domanda di cambio residenza, gli stessi moduli di quando mi sono sposato, e alla fine la signora mi dice di andare all’ufficio 22 per chiarire. E stranamente l’ufficio 22 è chiuso. L’omino dei biglietti, gentile, mi dice che è aperto solo il lunedì e il mercoledì e mi invita a farmi dare il numero di telefono all’ingresso.
Ma siccome non è veramente possibile evitare complicazioni, ho due domande da farvi:
1) come fate a dare cinque giorni di tempo per fare “l’apposita dichiarazione” se poi l’ufficio è aperto solo due giorni alla settimana? se la notifica mi fosse stata fatta mercoledì a mezzogiorno mi sarebbe rimasto solo il lunedì successivo per adempiere. O intendevate “giorni lavorativi” (nel qual caso era meglio scrivere la parola “la-vo-ra-ti-vi”, sostantivo maschile plurale)?
2) perché sul biglietto del contatto dell’ufficio c’è scritto lunedì – mercoledì e poi l’orario? nel mondo normale il trattino significa “da… a” quindi il martedì è compreso. Se poi chiamo al martedì e mi incazzo ho ancora torto io? basta scrivere “lunedì E mercoledì”, si occupa lo stesso spazio, forse leggermente più inchiostro, ma si evitano seccature da entrambi i lati. edit: quello è l’orario al pubblico. Al telefono rispondono sempre. quindi la prossima volta che succede qualcosa di simile il piano è telefonare dal cellulare fuori dalla porta, tirarla per le lunghe e poi dire “ah guardi, io sono qua fuori, se mi fa entrare un attimo risolviamo tutto”
Il problema è che secondo me questa storia non è finita, e domani farò una telefonata di controllo solo per sentirmi dire che “no, non c’era bisogno della nuova domanda, basta venire a fare la dichiarazione all’ufficio 22, e blablabla…
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