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Month: October 2006

slow food. fast click

accredito stampaLa vera ficata non è arrivare e saltare a piè pari la coda, seppur non chilometrica come ci si poteva immaginare; non è nemmeno varcare il cancello senza sborsare un centesimo, forte di un accredito stampa gentilmente concesso dal ValleScrivia (peraltro senza nemmeno ingannare: sono il maggior contributore fotografico dei numeri usciti finora, tralasciando un paio di pezzettini senza firma 🙂 ); non è il cartellino con scritto PRESS/STAMPA, anche se un pochino inorgoglisce; e non è nemmeno lo sfoggio della tua nuova fotocamera digitale.

No, la soddisfazione ce l’hai quando ti dirigi verso il piano superiore del megastand LAVAZZA, notano il cartellino e aprono il varco normalmente chiuso da una corda, senza proferire parola. E quando il tuo amico cerca invano la cassa e si domanda “dove si pagherà, questo caffè?”.
Ma la vera ficata è quando gli rispondi: “hey, siamo della stampa, qua è tutto a sbafo” 😛

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Costanza-Rossi

Costanza è ovviamente Nicky Hayden, il nuovo campione del mondo della motoGP.
Valentino non ce l’ha fatta. Nonostante avesse il mondiale in tasca, nonostante 8 punti di vantaggio all’ultima gara, una piega scellerata gli ha soffiato via la possibilità di vincere TUTTI i campionati del mondo da quando esiste la motoGP con cilindrata 1000cc.

A me Hayden non è antipatico, no. E’ un buon pilota, costante, ma Valentino è di un altro pianeta. Genio e sregolatezza, simpatia e polso slogato, ha sempre un guizzo che gli permette di fare la differenza.

Trovo solo irritante che uno possa conquistare un campionato del mondo vincendo solo 2 gare in tutta la stagione. A conti fatti, e se non fosse solo un impossibile assurdo matematico, sarebbe come se una squadra vincesse il campionato di serie A pareggiando tutte le partite.

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Splendido splendente

pelle biancaPer la prima volta da quando mi conosco – e devo dire che sono ormai trent’anni – mi sono sembrato incredibilmente poco abbronzato. Ora, non è che sia normalmente abbronzato o particolarmente scuro, ma essendo figlio del profondo sud porto in me una buona dose di melanina e un colore tutto sommato carnoso.

Invece l’altro giorno sotto la doccia mi son guardato e mi son detto “diamine, hai VERAMENTE dei riflessi accecanti gialli/verdini/bianchicci. fatti schifo!”; tanto che mi sono auto-paventato l’ipotesi di farmi una lampada, cosa che ho sempre escluso a priori…

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da splinder a wordpress. lo stato dell’arte

molte persone iniziano un blog su una piattaforma precostituita, con un servizio gratuito, e dopo vogliono passare a qualcosa di diverso, su un dominio proprio. Le motivazioni sono molteplici, e le più gettonate sono la possibilità di abbinare un sito personale, maggiore controllo sul template, l’inserimento di foto, fotogallery, file audio e video, la volontà di poter fare il backup dei propri scritti quando si vuole, la paura che si possano perdere o possano essere usati dai gestori della piattaforma per scopi diversi…

Una delle piattaforme che va per la maggiore in Italia è senza dubbio Splinder. Io stesso aprii lì il mio primo blog.
Al momento di trapassarlo sul mio dominio avevo due possibilità:

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30 seconds to Tambu

30 seconds to marsChi mi segue dagli albori dei tempi dovrebbe sapere perchè il mio blog si intitola così: è un tributo al mio gruppo preferito, i 30 seconds to Mars. Mi piace l’idea del conto alla rovescia prima dell’impatto col suolo del pianeta rosso.

Quando l’ho modificato, ho anche pensato che poteva significare che tra me e il mondo ci sono 30 secondi di differenza, “30 secondi per arrivare a Tambu“, tanto che quando ho dovuto condensare la descrizione del blog in una riga ho sempre scritto “un blog 30 secondi avanti a tutto”.

Al raduno del forum GT, cibino mi ha detto che secondo lui il significato era “dai a Tambu 30 secondi“, nel senso di “soffermati a leggerlo per 30 secondi, e vedrai che poi invece ci resti” ed in effetti – non ci avevo mai pensato – si presta anche a questa interpretazione.

Quindi mi dico: forse si presta anche ad ALTRI significati! voi quale avete dato al titolo di questo blog, se mai vi siete posti il problema? 🙂

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EOS400D reprise

Stamattina ne ho avuta una nuova.
Ma deadpixeltest è stato impietoso: 1 pixel morto.

La mia idea è che nessuno se ne accorga benchè molti sensori siano difettosi. E perchè le foto si guardano sempre intere dentro allo schermo, e perchè spesso si scatta alla luce e i pixel morti finiscono nel chiaro, e perchè quando si stampa si fa sempre una [[interpolazione]] e quindi scompaiono.

Secondo alcuni amici comuni a me e Samuele, l’occhio non vedrà mai il pixel morto nelle condizioni di utilizzo normale delle mie foto. Casomai dovessi stampare gigantografie, farò una correzione manuale.
Ergo, me la tengo così. Ho voglia di scattare. M’è invece passata la voglia di scrivere una recensione.

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Mi ha chiamato San Lorenzo

Pare che internet stia invadendo il mio telefonino!
Ieri, mi sono dimenticato di dirlo, mi ha telefonato anche San-lorenzo.com. Mi ha detto che tra 15 giorni passavano da queste parti, che avevo già comprato da loro, che magari già che c’erano mi serviva qualcosa, che qui, che là e patapim patapam…

insomma, era così gentile che alla fine mi porta 6 bottiglie di rosso del conero! 🙂

Ma vi avverto! sono stato colto alla sprovvista, non è che ora chiunque mi chiami mi possa vendere qualcosa 😛

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Mi ha chiamato Masterweb

Siccome Tambu è uno che mazzuòla quando è il caso ma è anche uno che sa dare a Cesare quel che è di Cesare, vi dirò che questa mattina mi ha chiamato una signorina di Masterweb (il mio fornitore di hosting) per alcune domande di “customer satisfaction”;
in soldoni hanno letto su alcune “newsletter” (vabeh, vi aiuto io: non sono newsletter, probabilmente sono questo post e questo thread nel forum GT) che mi lamentavo del loro servizio, e se potevo dettagliare meglio le mie ragioni affinchè si possa capire se e come migliorare il servizio.

Ovviamente non me lo sono fatto ripetere due volte, e ho riportato fedelmente quanto ho scritto in più occasioni: i down dei sistemi, il calo della qualità dell’assistenza, il servizio di ticket, ecc…

Prendo atto della buona volontà di Masterweb nel voler approfondire le ragioni della mia insoddisfazione, anche in virtù del recente BUZZ in rete sul rapporto tra aziende e clienti e la necessità di conversare con loro piuttosto che infischiarsene, e mi auguro che sappiano prontamente capire dove sono i problemi e risolverli.

Dal canto mio, non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo anche ora che so che mi leggono, ho già deciso di spostare progressivamente altrove i domini che gestico (peraltro sto per registrarne altri 3, e questi, con tutta la buona fede che possono avere in questo momento, scusate ma non li prendo da loro); se Masterweb sarà in grado di farmi cambiare idea senza regalarmi niente, penso che sarà un ottimo punto a loro favore e non mancherò di segnalarlo.

Si può dire tutto di Tambu, ma non che sia uno stronzo 🙂

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scrivo come sono

drumNel giro di pochi giorni due persone hanno espresso lo stesso concetto: il mio blog è oscuro e parla di cose esoteriche per supertecnici, e di fatto questo li estromette dalle discussioni 🙂

Mi rendo conto che rispetto ai miei esordi su splinder il mio registro e gli argomenti siano cambiati parecchio. Prima ero più introverso e personalista, oggi leggermente più tecnico e integrato nella blogosfera. Mi rendo anche conto che spesso parlo ai miei lettori dando per scontate parecchie cose o fatti che si presume tutti conoscano solo perchè in molti in giro ne parlano; il fatto principale è che da un po’ ho cambiato lavoro e ora di internet me ne occupo, oltre che interessarmene.
Lavorandoci, spesso leggo cose che mi danno spunti per dei post, mentre prima dovevo per forza di cose affidarmi a episodi della mia vita, pensieri o cose che succedevano. Il secondo fatto è che ho iniziato ad usare pesantemente gli RSS (E DAJE!!! 😉 ). al momento posso controllare (e controllo) con relativamente poca fatica 167 fonti, di cui circa 130 attive ogni giorno. Questo flusso di informazioni mi stimola pensieri, post, mi invita a partecipare alle conversazioni e ad apportare ove possibile il mio contributo.

Il terzo fatto è che non ho più tanti grattacapi per la testa: non dico che mi sono “sistemato”, ma sono tranquillo, ho il mio tran-tran e i miei giri e non penso che sapere quante volte ha vomitato il gatto questa settimana sia per voi di vitale importanza 🙂

Cosa voglio dire con questo? beh, non molto. Internet mi piace, molto, quindi scrivo per lo più di internet. Internet lo vivo, a casa e in ufficio, e pure fuori, alle cene passate e future, ai meeting, ai barcamp, ai compleanni dei forum… è normale che su internet io scriva DI internet, ma non voglio che questo sia motivo di allontamento per nessuno. Per cui, lo prometto, cercherò di scrivere più spesso qualcosa che possa essere commentato anche con qualcosa di più di un semplice “ciao, ho letto e commentato” 🙂
(tipo questo post, si 😛 )

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che sia chiaro!

non fatevi ingannare se qualcuno dice che gli voglio bene!
gli ho comprato il topo a corda solo perchè spero che giocandoci non mi rompa più le scatole 🙂

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