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Category: musica

from yesterday

Ha ragione Botty, mi sono sbagliato e ho messo la canzone “the kill” invece di “from yesterday”. Quindi invece di rimediare con l’mp3, rimedio con il video, che vi informo essere il primo video musicale americano completamente girato in Cina 🙂

ne esiste anche una versione ancora più lunga, ma è scaricabile a pagamento in HD dal sito ufficiale dei 30 seconds, o sennò tramite i soliti circuiti alternativi 🙂

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A 3 gradi da Lenny Kravitz

six degreesDurante il mio soggiorno palermitano, parlando del più e del meno con Tony Siino siamo capitati a parlare di radio e podcast. Lui ha sintonizzato l’autoradio su Radio Time, emittente ove tiene il programma http, e io gli ho detto che ho fatto il WebJockey per un po’ di anni su Estraradio.

E la rete si è di nuovo prodotta in quella che io chiamo “la magia dei 6 gradi”, cioè la famosa teoria dei sei gradi di separazione tra qualsiasi persona del mondo: Tony mi ha detto che Darietto “TK”, uno dei più talentuosi wj che avessimo – fautore di un salto di qualità tecnico non indifferente – è suo amico e ora lavora nientepopodimeno che a RADIO 105 come tecnico del suono! 🙂

Oltre che essere molto contento per lui, questo fatto mi permette di avvicinare un grande nodo mondiale alla mia sfera di “sixdegrees”. Io conosco TK, che conosce i DJ di 105, che conoscono ad esempio tutti i cantanti che intervistano. Tipo gli U2, I red hot chili peppers, gli evanescence o Lenny Kravitz 🙂

E voi conoscete me, che conosco TK, che conosce i DJ, che conoscono Lenny Kravitz 😀

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Sgranker

L’ultima volta che vedi tuo cugino, che abita dall’altre parte dello stivale, è un nanerottolo magro con la riga nei capelli e la faccia da furbetto. Poi il nulla.

Poi le nuove tecnologie avanzano, e l’ADSL, e la posta elettronica, ti ci trovi a chattare sul messenger e scopri che ora è un capellone col pizzetto, si fa due nottate di treno per vedersi i Korn a Bologna, ha messo su un gruppo metal con l’altro cugino, quello che quella famosa volta dei saluti era ancora più nano e bambino 🙂

Ecco, gli Sgranker sono (anche) questo, oltre che uno dei migliaia di gruppi su Myspace: un gruppo dalle influenze chiare che tenta di fare qualcosa di diverso in una terra che, a quanto leggo, ha ancora difficoltà a recepire sonorità nuove (in effetti non ce la vedo mia zia, fissata col liscio, andare ai suoi concerti 🙂 ).

Comunque sia un’ascoltata alle canzoni datecela; secondo me sono ancora acerbi nei suoni e poco precisi nell’esecuzione, ma hanno un’attività live abbastanza intensa, sicuramente superiore alla mia ( 😛 ), e tempo per migliorare. Mi hanno mandato il loro demo di 4 pezzi che contiene anche una traccia video con spezzoni live; anche l’artwork del CD è carino, per essere fatto in casa…

Ecco, si, quello che urlazza nel microfono nel finale di questo video è proprio mio cugino 🙂

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Kahuna chez nous

un tornado a casaAbbiamo appena finito di rassettare la casa dopo il cenone indiano col mio gruppo e le consorti. Avevo pensato che 8 persone fosse il massimo sostenibile per una cena classica tra queste quattro mura, abbiamo fatto un’eccezione e ci siamo stati in nove, dieci è impossibile (eventualmente dovremo ripiegare su un party in piedi; o al limite sistemare il giardino e attendere climi più miti…)

Ci siamo divertiti, la cena mi dicono fosse buona, i beveraggi non sono mancati, e anzi sono in larga parte avanzati andando a gonfiare la nuova ala della mia cantinetta (cioè prima avevo 18 posti, ora ne ho 36. cioè il doppio, il 100% in più, o se preferite l’ho portata a 4/2, o 6/3, o 8/4… pare che ci sia qualcuno tra noi che non va molto d’accordo con le frazioni 😀 )

Giorgio come da programma s’è presentato con 10 litri di Goesser, anche quelli in larga parte riposti nello scaffale in attesa di essere consumati in occasione consona…

Son quelle serate che sei contento di aver passato il pomeriggio a spignattare, anche se la parte grossa l’ha fatta come al solito la signora, e a pulire la casa, che sei contento di sparar cazzate in compagnia, che dici che bisogna farle più spesso ma che poi non ce la fai mai… quelle serate che se ci pensi dici: “meglio, almeno me le godo di più quando capitano” 🙂

porca trota! alle soglie del 2007, il VENTOTTODIDICEMBRE, c’è una supercazzo di zanzara? io vi giuro che non ne posso più! davvero!!! :-/

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Radio Blog Club

No, non ho ancora fondato una radio di blogger 🙂

Ho trovato questo sito veramente fichissimo che non conoscevo e ve lo segnalo. Radio Blog Club è in sostanza un jukebox: voi scrivete il nome di un artista e lui vi fornisce una lista di tutte le canzoni che ha in pancia pronte da incollare nel vostro blog. Premete il triangolino accanto alla canzone, scegliete i colori del player e incollate il codice nel post, così:

(trattasi di codice non XHTML compliant, i fanatici come me devono fare delle correzioni)

Se vi iscrivete al sito potete anche mandare salvare i brani tra i preferiti e ascoltarli tutti insieme dopo. Volendo danno anche un player da scaricare e installare sul server, per far ascoltare i propri mp3, ma per questo esistono altri plugin decisamente più user-friendly 🙂

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aggiornamenti musicali

Per quei quattro gatti che sono interessati alla mia vita musicale, un po’ di aggiornamenti:

  • i componenti del mio gruppo non capiscono l’importanza del blog. Anzi, secondo il solista questo posto è frequentato da pazzi scatenatici fanatici (in realtà mi ha citato una cosa di cui non ricordo si sia mai parlato qui, né nei post né nei commenti, ma vabbeh) 😀
    Sono sicuro comunque che prima o poi riuscirò a far comprendere per bene che cosa mi piace tanto del bloggare.
  • 3/5 del gruppo ora suona con le cuffie da lavoro per non rovinarsi l’udito. Quando arriveremo a 5/5 immagino faremo un reset, togliendoci tutti le cuffie e dimezzando il volume 😛
  • La corsa agli armamenti pare essere ad uno stallo: entrambi i chitarrosi ora hanno una testata e una cassa, al limite se le suoneranno a forza di pedalini-effetto 😀
  • Sono contento del mio gruppo: suoniamo con una frequenza maggiore, e i risultati si vedono. Le canzoni ci riescono abbastanza bene senza fatica e abbiamo iniziato a comporre qualcosa di nostro. Killing in the name viene tremendamente cattiva 🙂
  • La settimana prossima li ho invitati tutti a casa per una cena: ci sarà da divertirsi 😛
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Muse a Milano

MuseIeri sera, usciti dall’ameno luogo lavorativo, s’è inforcata la macchinina di famiglia e s’è andati a Milano a vedere i Muse. Datchforum pieno zeppo, solita ressa pre-durante-dopo il concerto. Ad aprire le (o i?) Noisettes, gruppo che merita una certa attenzione, di cui fortunatamente ho un – ehm – amico che può prestarmi tutti i CD.

Scartata subito l’ipotesi di andare nella bolgia, io e la signora ci siamo accomodati in posizione defilata, in puro stile pensionistico, e ci siamo goduti il concerto seduti. come sempre Matt e soci puntano molto sulla coreografia, con giochi di luce, laser e megaschermi, (e la batteria dentro a una specie di astronave) ma non lo fanno per distogliere l’attenzione dalla loro performance. Sono assolutamente in grado di tenere il palco, pestano come si deve quando è il caso e sanno essere malinconici, Bellamy poi è incredibile: ha una voce fuori dal normale (e non si risparmia), suona la chitarra come tutti sappiamo e poi si spara certi assoli di pianoforte da paura!

La scaletta non delude nessun fan, presentando pezzi da tutti gli album; anzi, anche un fan della prima ora come me riesce a trasalire quando gli presentano il “trittico della morte”: Plug-in baby, Hysteria e Stockolm Syndrome una di seguito all’altra! per poco non svengo 🙂

Unico rammarico, lo stesso dell’altra volta, è non essere riuscito a toccare i tipici palloni 🙂

la foto è di proprietà di TenebraNera

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A Milano il 4 dicembre

Matt BellamyQuesta sera al mio rientro dalla palestra una persona che evidentemente mi vuole *davvero* bene mi ha fatto trovare sotto al piatto due biglietti per il prossimo concerto milanese dei Muse.

EEEEEEhhhhh l’amour… 🙂

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Kahuna summer tour\3: BorbeRock

Finale di tour scoppiettante per i Kahuna! Al Borberock di Vignole Borbera, nel greto di un fiume, ma con una buona organizzazione, la serata si infiamma sulle note taglienti delle nostre cover più “sparate” e con la collaborazione di un pubblico – finalmente – ricettivo nel modo corretto.

Arriviamo verso le 18 e ci dicono che tutti i live sono leggermente ritardati; non è un grosso problema, ascoltiamo il gruppo che suona (punk rock in semispagnolo) e beviamo una delle terribili birre che l’organizzazione regala ai gruppi. Non ricordo la marca, ma dopo due sorsi io mi arrendo, e Giorgio, che a memoria d’uomo non ha mai lasciato una birra in vita sua, dopo mezza lattina inizia a stare male.

Con il gruppo successivo segno un record credo: sono il primo blogger coinvolto nel giochino dei Nadar Solo di qualche tempo fa… a suonare insieme ai Nadar Solo! 🙂 (altre info sul giochino: http://4815162342.splinder.com/)
Loro sono veramente bravi, però c’è qualcosa che non mi quadra: sembrano usciti dritti dritti da un serial giovanile americano, sono visibilmente scazzati – magari sono solo stanchi – e a naso sembrano pure parecchio antipatici. Li sentiamo volentieri, poi gli accenno che ero dentro alla faccenda del giochino e gli faccio alcune domande. Capisco che loro c’entrano ben poco, volevano far parlare di loro ma hanno demandato tutto a una persona (qualcosa come “oh, inventati qualcosa che faccia parlare di noi” 🙂 ). Se vi interessa sentire qualcosa http://www.myspace.com/nadarsolo.
(Ah, trovo che il bassista-cantante somigli terribilmente a Screech di Bayside School 😀 )

Dopo di loro i Japanese Gum, che vi avevo detto essere il gruppo di due amici del corso di foto. Sbagliavo… sono TRE amici del corso di foto 😀
Montano tonnellate di computer e tastiere, fanno una musica ispirata, direi, ai Sigur Ros e ai giapponesi Cornelius, ma fanno bene il loro mestiere. Il problema è che quello non è l’ambiente e il contesto giusto, così vengono molto snobbati. da seguire, però.

Noi presentiamo la nostra scaletta ultraridotta, che ci viene striminzita ancora per mancanza di tempo, ma sebbene non vedessi nulla per le luci in faccia, ho intravisto del pogo, gente che saltava e cantava i ritornelli. Per la prima volta ho avuto un “omino della batteria” cui dire cosa volevo e come lo volevo, e dalla spia sentivo BENE tutto quel che mi serviva! Incredibile!!! 🙂

update: in questo pdf c’è la versione lunga e romanzata della faccenda del giochino. Sapere che dietro a tutto c’è Alice Avallone mi pare un motivo sufficiente per non onorare la mia promessa di comprare sempre i CD originali dei gruppi italiani meritevoli.

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