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Category: caterina

sixteen months

Quando ti dicono che “questa è l’età più bella” hanno ragione, come spesso accade visto che “loro” sono già stati genitori. A 16 mesi devo dire che la cosa che più mi stupisce è quanto la Caterina ci fa divertire. Non sorrisi, proprio grasse risate! 🙂

Si, come tutti mi immaginavo che avremmo giocato, ma pensavo le solite cose: tirami la palla, leggiamo un libro, mettiamo le formine, invece questo piccolo tiranno vuole fare un sacco di cose non preventivate, come leggere un vetusto giornale coi BIBI (bimbi), di Natale scorso, ormai completamente rovinato ma che non si può far sparire perché lo reclama più volte al giorno. E dovreste vedere come pretende che tu ti siedi con le gambe dritte e lei che deve mettersi a cavalcioni, con la schiena appoggiata alla tua pancia. Oppure vuole saltarti sulla pancia, vuole che le fai il solletico sotto al collo, vuole salirti sui piedi e tenendosi alle gambe camminare insieme a te 😀

E poi è parecchio espressiva, la ragazza, si fa capire perfettamente. Per esempio quando ti porge il piatto come per dire “hey, dammene ancora!” oppure quando ti da il cucchiaio che ha in mano e sta pensando “ok, ho mangiato un po’ da sola, ora dammelo tu che sennò qua facciamo notte” 🙂

Infine, giusto per non smentirsi, parla a nastro come una macchinetta, una radiolina. Mi piace molto il suo modo “francese” di chiamare me e sua mamma. “aaa mamà” e “aaa papà”, ovviamente con le a acutissime che solo una bambina può riuscire a fare 😛

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15 mesi e non sentirli

Caterina cartonata

Quando i bimbi nascono, nei primi mesi di vita, sono una gioia, ve l’ho già detto. Un amore incontrollabile e indescrivibile, ma in fondo è un po’ come amare visceralmente una cipolla: la metti sul lavandino e sta sul lavandino, la sposti in un cesto e sta in un cesto 🙂

Quando arriva l’età dei passi, delle parole e della comunicazione le cose cambiano radicalmente; ad esempio io mi stupisco sempre un po’ quando mi balza in testa il pensiero “hey, questo è un altro essere vivente, non c’era l’anno scorso! Respira, si muove, comunica. Ha una vita sociale, fatta di relazioni che a volte nemmeno io conosco” 🙂

Le cose che adoro in questo periodo sono:

  • camminare insieme al pupazzo, che mi arriva poco oltre al ginocchio e mi costringe ad avanzare guardandomi praticamente i piedi
  • vederla camminare barcollando quando porta qualcosa più grosso di lei (cioè praticamente qualsiasi cosa 🙂 )
  • sentirla fare “WOOOHO!” quando si stupisce per qualcosa o vede qualcosa che le piace particolarmente. Ad esempio le collane e i braccialetti 😀
  • capire cosa cerca di dirci, spesso con monoparole
  • prenderla quando tende le braccia e prova ad arrampicarsi sulle gambe, e quando arriva in braccio punta il dito verso una direzione e fa “MH!” decisa
  • vederla fare confusione con le cose. “caterina, pettinati” e lei prende il pettine di stoffa e procede. “pettina il gatto” e lei prende il gatto di pezza e se lo strofina in testa 😀
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La diva

solo a me sembra ieri che manco esisteva, questo piccolo frugolo pacioccone? 🙂

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Ronfetto mollo

In effetti una delle cose di cui vado più fiero ultimamente è quando riusciamo a traslare la Caterina dal seggiolino della macchina al lettino senza svegliarla 🙂

Un po’ perché lei è mollissima e ti si spalma addosso, un po’ perché ti respira vicino e la senti russare, e soprattutto perché so che le sto facendo un piacere a non interrompere il suo sonno. So che le piace dormire e fare tutta una tirata, lo so benissimo: d’altronde è figlia mia, avremo ben qualcosa in comune 🙂

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tredici ottavi di soldo di cacio

Caterina batterista

Ed ecco il pupazzetto alle prese con i primi colpi alla sua batteria Bontempi 🙂 Prima si inizia, prima si impara, si usa dire, no? sotto stretto controllo parentale, per evitare che si infili una bacchetta in un occhio, la piccola percuote con vigore le plastiche della batteria, e ogni tanto il piatto in dotazione. Per il pedale – dato che non si vuol sedere sullo sgabellino e suona da in piedi – bisognerà a spettare che sia in grado di gestire meglio l’equilibrio. Per il resto è quasi perfetta: al grido di “ONE TWO THE FOUR” lei batte il tempo con le bacchette, e poi inizia tempi improbabili che manco Portnoy saprebbe seguire 🙂

Ed ecco che invece noi siamo arrivati ai tredici mesi, e qua le cose si complicano: i progressi sono tanti e tali che faccio fatica a ricordarli tutti. Ma mi sono anche convinto che non ha poi molto senso elencarli, tanto alla fine sono cose che presto o tardi tutti i bambini fanno, ed è solo il vestito da genitore che ti fa pensare che “i suoi gesti” siano speciali. Però è così tenera… 🙂 ora siamo nel periodo affettuoso, si avvicina col suo passo traballante, ti tira i pantaloni per richiamare la tua attenzione, tende le braccia per essere presa e ti abbraccia posando la testa sulla spalla 🙂
Indica col dito dove devi dirigerti quando lei non è in grado di raggiungere da sola la meta, interagisce col gatto (che ormai tutti chiamiamo “nah” per empatia) ed ha anche iniziato con le angherie (ma io non c’entro, giuro!): mentre dorme in una scatola residuale del trasloco lei cerca di chiudercelo dentro 😛

Quindi è figlia mia, e non solo per la batteria 😀

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un piccolo passo…

Avere o non avere internet è binario: 0 o 1, c’è o non c’è. E’ per quello che puoi annunciare che hai di nuovo la linea subito dopo che te la riattivano. Invece alcune cose sono sfumate, graduali e non hanno un cambiamento di stato netto.

Ecco perché non ho annunciato “CATERINA CAMMINA!“, nonostante in effetti il pupazzetto ogni tanto si erga sulle sole gambe inferiori e giri per la casa, mia e dei nonni. Perché in effetti lo fa (esattamente dalla sera del 26), ma in modo discontinuo e ogni tanto pare dimenticarsene, anche se sospettiamo che lo faccia solo per non montarsi la testa 😀

Buon anno a voi, noi lo passeremo a rincorrere questa tutina pacioccosa che così velocemente ha scalato la graduatoria dei nostri affetti 🙂

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Un anno di gioia

Com’era la frase? ah si, “vedrai poi quando sei genitore, come passa il tempo”. L’avreste mai detto che la piccola oggi compie un anno? ve la ricordate quando era piccola così?

Eppure, oggi è un anno di Caterina in giro per il mondo, per la casa, per la vita. Un anno di sorrisi, di risate, di scoperte. Oggi questo batuffolo interagisce con tutto e con tutti, saluta gli sconosciuti e li costringe a salutarla, rapisce gli sguardi delle vecchine al supermercato 🙂
E’ furbetta, ma simpatica, astuta e allegra. Si fa capire benissimo indicando col dito o aggrappandosi ai pantaloni, sa quel che vuole e capisce cosa non può avere. Imitatrice nata, sia per i versi degli animali sia per i gesti, che ripete con nonchalance. Si pettina (certo, a volte col verso sbagliato della spazzola, ma sono dettagli 😛 ), si lava le manine, infila le braccine nelle giacche quando deve vestirsi, ride ride ride…

I primi tempi continuavo a dire che nessuno era in grado di spiegarti cosa avresti provato una volta diventato genitore; tutto sommato adesso sono contento, è una gioia scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo. Certo, il tempo è tiranno e alla fine in settimana la vedo poco, alcuni giorni proprio niente, ma questo non cambia di una virgola quel che si prova, anzi…

E’ stato un anno bellissimo, buon compleanno pupini! 🙂

compleanno caterina

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LO SO!

Lo so che sono in ritardo col post mensile della Caterina, che siete tutti in trepida attesa, ma non avete idea di quante cose ci siano da fare in una casa appena traslocata (o magari si, MA NON ERA CASA NOSTRA! anche il traslocatore – quattro persone per due giorni – ci ha detto “eh, certo che ne avevate di roba eh!”. e non c’era NEMMENO un armadio). La macchina fotografica è uscita solo oggi dallo scatolone, sono indietro con tutto, settimana prossima devo presenziare a due eventi, bisogna finire di vuotare gli scatoloni e preparare la festa per il compleanno.

Insomma, potrebbe anche essere che andiamo direttamente al post dei dodici mesi. Ma sappiate che intanto accadono cose meravigliose, che la pupa è simpaticissima e ci fa ridere tutti un casino, alleviandoci le giornate 🙂

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Ten

La Cate in spiaggia

Nei primi mesi di vita la crescita fisica è esplosiva, come se ci fosse una fretta assurda del corpo di liberarsi dell’appellativo di “bebé”. Poi per fortuna le cose si stabilizzano, altrimenti a un anno questi cosi sarebbero dei giganti alti dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili 🙂

Inizia allora la crescita esponenziale della mente e delle abilità motorie, e in questo mese la Caterina ha fatto progressi incredibili. Eravamo rimasti che iniziava a gattonare, buffa col suo pannolone ondeggiante, e la ritroviamo come un veloce ragnetto zampettante. TAC-TAC, TA-TA-TA-TA-TAC ed è dall’altra parte della stanza. E inoltre si alza in piedi se le dai la mani o se si appoggia al divano, e dopo un giorno già spavalda toglie una mano. Fa “giro giro tondo” e si siede al momento giusto ed è molto brava a farsi capire (oltre che ad arruffianarsi le persone 😛 ). Le abbiamo comprato un tappetone morbido per giocare in sala, di quelli a pezzi con le lettere e i numeri: la prima cosa che ha imparato è stata smontare le parti centrali, sollevando le piastrelle sui bordi. Poi a prendere solo le parti centrali, dapprima usando due mani (praticamente sfondando il pezzo 😀 ), poi molto più semplicemente piegando la piastrella e facendo schizzare via il numero o la lettera.

Per contro questo entusiasmo per le cose motorie ha provocato una regressione della capacità di prendere sonno o in generale di godersi i vantaggi della posizione prona; dovreste sentire che urli tira quando è nel fasciatoio, o immaginare lo sconforto da genitori nel dover usare intere mezz’ore per farla addormentare. Per fortuna la cosa pare rientrata almeno alla sera, mentre il sonnellino mattutino sembra perso per sempre e quello pomeridiano è molto raro, ma contiamo di rientrare nei ranghi molto presto (VERO PUPINI? 😀 )

E’ stata anche in un asilo, un posto molto bello dove puoi fare una tessera ad ingressi pomeridiani e portarla solo quando ci sono i gruppi di bambini con età simili, e si è divertita un mondo. Pare, si dice, sembrerebbe, che abbia un buon carattere e sia socievole, il che è strano visto che dovrebbe essere figlia mia 🙂

Comunque in una data ancora imprecisata tra metà ottobre e fine novembre la famigliola si trasferisce in una casa nuova. Quando sei genitore impari in fretta che la routine è la migliore amica dei bimbi, e fai in modo di assecondarla più che puoi (a volte anche a livelli maniacali tipo “se passo sotto quello stipite alle 19:45 con lei in braccio e nella stanza davanti c’è la luce spenta, allora dormirà tutta la notte” 🙂 ), vedremo se riusciremo a non rendere traumatico il trasloco alla piccola principessa di casa Tambu…

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