Bisogna dare atto a Celentano di aver effettuato un’ottima operazione lessicale, di svecchiamento della lingua televisiva. Il suo tormentone “rock è lento” contagia, piace, ed è ormai il leit-motif del momento. Lo trovo simpatico perchè ci abitua a riflettere, a categorizzare. Riflettere, soprattutto, su dove sistemare le varie cose, se siano rock – e quindi degne – oppure lente, miserevoli (“maffe” detto alla genovese 🙂 ). Grado di difficoltà aggiunta: una stessa cosa può essere rock e lenta a seconda di come viene vista, delle sfumature o di alcuni dettagli: ecco che “fare sesso è rock, farlo sotto le coperte è lento”…
Più o meno tutti si sono cimentati nell’impresa, come più o meno tutti siamo finiti in una o nell’altra categoria. Come dicevo sopra, Tambu è naturalmente rock, per cultura e background musicale, e lo è fino al midollo 😉
L’altro pregio di questo giochino è quello di avvicinare la masse, i politici e tutta la popolazione italiana, al gergo di noi gIUOvini, di noi internet-smanettoni, di permettere a due mondi normalmente distanti di avere un modo per catalogare insieme le cose secondo una nomenclatura comune.
quindi
la carbonara è rock, la minestrina è lenta
la carbonara è rocks, la minestrina è lenta
la carbonara rocks, la minestrina è lenta
la carbonara r0x!, la minestrina è lenta
ora, caro Celentano, completa il cerchio e rendi noto a tutto il mondo come noi giovani di internet usiamo da SEMPRE il tuo metro di giudizio, delizia l’Italia tutta con una frase che sarebbe degna di ognuno di noi blogger, chattatori, googlatori, hacker, smanettoni.
Dì in diretta le cose come stanno:
la carbonara r0x!, la minestrina sux!!!
🙂
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