la prima lezione era ieri. Lui è simpatico, genovesissimo, piccolo 45enne, famoso soprattutto per gli angeli
il corso sarà incentrato soprattutto sull’inquadratura, sul perchè scegliere un soggetto e sul far rendere esattamente quello che si vuole nella foto risultante, nè qualcosa in più, nè qualcosa in meno; ed è anche il motivo per cui ci vado. La tecnica si può imparare anche in altri modi.
Non demonizza il digitale, basta saperlo usare, però secondo me i fotografi “all’antica” un pochino lo temono: il digitale produce migliaia di milioni di foto, una massa incredibile in costante crescita. La maggior parte delle foto non sono FOTOGRAFIE, sono “clip della realtà”, sono scatti. Quindi da un lato il fotografo professionista si fa beffa del digitale massificato, dall’altro però ne è attratto come l’ape col miele perchè… perchè molte di queste persone che scattano pressochè a casaccio poi si presentano ai corsi tenuti dai professionisti, perchè il digitale gli porta lavoro (tant’evvero che ieri si aspettavano TOT persone, e invece ce n’erano TOT moltiplicato 3, anche sedute per terra). E ancora: se il digitale costa poco e avvicina più individui alla fotografia rispetto all’analogico, può darsi che molta più gente si scopra capace di riprendere la realtà in modo diverso, che molte più persone riescano ad accumulare una cultura e una sensibilità che gli permettono di diventare fotografe, aiutate o meno; quindi in sostanza che ci sia più concorrenza.
A proposito: leggetevi questo post di Tony Siino sul tossing, l’ultima moda con le digitali, e visitate i link che propone 🙂
terrile è uno DAVVERO bravo, ti invidio 🙂 … e se è bravo a insegnare com’è bravo a lavorare ti invidio ancora di più!!! com’è di persona?
bassetto 🙂
cancellato! 🙂 (Tambu)
no cavolo cancellalo questo commento qui è troppo stupido!!! grazie
grazie! 🙂