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Category: mondo

come un blog aiuta un’azienda

A pranzo ho parlato velocemente col gestore del locale in cui vado spesso, partendo dal suo notebook siamo arrivati a parlare del sito del locale che sta facendo realizzare (HTML secco, brrrrr! 😉 ). Al che io gli ho detto, perchè lo penso effettivamente, “secondo me tu sei un tipo da blog. Sai cosa è un blog?” e via una piccola disquisizione.

Premesso che un blog e un sito possono anche coesistere, volevo portargli l’esempio di Ediprint e Giuseppe Mayer, ma non siamo riusciti a finire il discorso perchè io avevo fretta e lui stava lavorando. Quindi l’ho invitato a guardare il mio blog per farsi un’idea più precisa di cosa sia e come funzioni, e la vicenda Ediprint la riassumo per link qui:

tempo fa Giuseppe Mayer ha un’avventura poco piacevole con la tipografia Ediprint di Torino
http://www.giuseppemayer.it/?p=361 (non esiste più ndr)

capita… lo scrive sul blog e, complice il posizionamento su Google, la tipografia si manifesta in modo piuttosto violento con minacce
http://www.giuseppemayer.it/?p=382

ne segue una discussione abbastanza vivace:
post sul blog di Gaspar 20-11-2005
post sul blog di Gaspar 22-11-2005
http://webnewsblog.net/2005/11/23/il-famoso-caso-mayer/ (non esiste più ndr)

il tono piuttosto civile della discussione e la dose di ottimi consigli che i blogger hanno apportato convicono la Ediprint ad aprire un blog
post sul blog di Gaspar 23-11-2005

il blog di Ediprint finisce in un’intervista sul Sole 24 ore
http://www.ediprint.it/2006/03/il-sole-24-ore-parla-della-ediprint.html
post sul blog di Gaspar 5-3-2006

ecco, questo è quanto. Se l’amico del locale avrà la pazienza di leggere questi link potrà farsi un’idea di un caso limite ma d’esempio e di come un blog possa aiutare la comunicazione di un’azienda. O anche di un locale.

Spero che Gaspar mi perdoni se riporto integralmente un suo pensiero, è per comodità del mio lettore:

Devo dire che del caso Ediprint si è parlato anche a tavola con David Weinberger. E’ uno splendido esempio di come sia più produttivo partecipare alla discussione piuttosto che rifiutarla.

Nel suo giro per l’Europa a raccontare i blog alle aziende, Weingerger si è trovato di fronte a una paura condivisa tanto a Milano come a Parigi e Amburgo: quella che attraverso un blog aziendale si possa dar troppa voce e visibilità alla piccola minoranza di clienti insoddisfatti.

Questa paura è infondata, nel senso che i clienti insoddisfatti già hanno tutta la voce e la visibilità che vogliono e non hanno bisogno del permesso di nessuno per esprimere il proprio scontento.

Il fatto nuovo, io credo, è che non è più possibile ignorarli e aspettare che muoiano, come si faceva una volta.

edit 11 marzo: Anche Ducati apre un blog. Lo scriverà in prima persona l’amministratore delegato, pare.

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I blog secondo il secolo XIX




secolo_blog

Originally uploaded by Tambu.

Questo è un’articolo comparso oggi su “Il secolo XIX”, quotidiano genovese. Si parla di blog, di diari in rete che argomentano contro il maniaco dell’ascensore che sta facendo impazzire gli inquirenti locali. La parola blog compare almeno 5 volte nell’articolo e una nel neretto sopra il titolo del pezzo, per cui ci si aspetterebbe di trovare un articolo esauriente o quantomeno competente.

Invece si parla del sito leorepiccole.com, che è in realtà un forum, e nella foto di corredo all’articolo c’è pure una bella fotona di un FORUM PHPBB.
Possibile? superficiale? sicuramente. ma non solo.
L’articolo, nella sua forma prima, l’avevo già adocchiato ieri su Google News, categoria personalizzata “Genova”, e ne avevo tratto lo stesso senso di stupore. Qualcuno – Matteo Indice – l’ha ripreso ed ampliato, ma non si è nemmeno preso la briga di chiedersi cosa sia un blog. Che non lo sappia è evidente, sennò non avrebbe compiuto questo errore madornale, che non si sia nemmeno documentato lo dimostra il fatto che abbia aperto un FORUM, dove la parola forum compare QUATTRO volte (la prima e più grossa “Benvenuti sul Forum www.leorepiccole.com”) e abbia scritto o avvallato un articolo che invece parla di BLOG.

I risultati di una veloce ricerca su Google sono facili da trovare e portano via poco tempo per essere letti (link: “cosa è un blog” su Google.it), ma la cosa non è stata fatta. Non ci si documenta. Si scrive e bon.

Eppure IneditaBlog è passata da poco e il Secolo ha dato buona evidenza alla cosa.
Eppure il Secolo ha una sue sezione con 4 blog (eccone uno, per esempio: Ventirighe Blog di Giuliano Galletta).
Evidentemente lavorano a compartimenti stagni. O non capiscono la differenza. O non hanno tempo per approfondire o peggio controllare una notizia fallata che arriva da chissà quale fonte.

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9 aprile?

Aggiungere giorni alla legislatura dopo 5 anni mi ricorda molto quando mia mamma mi diceva: “ora basta con quel videogioco, è tutto il pomeriggio che non ti stacchi da lì

“ancora un minutino, mà”
“l’ultima, dai”
“solo 5 minuti, davvero!”
“tipregotipregotiprego devo finire il quadro”

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sogno o son desto?

LOVELOCK: TROPPO TARDI PER IL CLIMA, PREPARIAMOCI AL PEGGIO
LONDRA – Il mondo ha gia’ raggiunto il punto di non ritorno per quanto riguarda i cambiamenti climatici e per la civilta’ umana non c’e’ futuro.
leggi la notizia ANSA

Camera:-10% indennita’ parlamentari
ROMA, 17 GEN- L’Ufficio di presidenza della Camera dei deputati ha deciso di ridurre del 10%, a partire dal primo gennaio, l’indennita’ dei parlamentari.
leggi la notizia ANSA

Credo che le due cose siano correlate… 🙂

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bello strooonzooooooo

E’ inutile andare alle trasmissioni a piangere che tutti ti danno del portasfiga, che si è sfigati, che il mondo ce l’ha con te.

Se sei un babbo, sei un babbo e basta 🙂

Perché sei bella, bella, bella,
bella stronza…
che hai chiamato la volante quella notte
e volevi farmi mettere in manette
solo perché avevo perso la pazienza patente…
la speranza… sì, bella stronza. 

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Andrò in prigione

purtroppo qualcuno si è accorto di questa cosa vergognosa: il sito dell’NSA americana usa ADDIRITTURA i cookies per spiare i cittadini.

Questo blog rilascia due cookie. Sono colpevole lo ammetto. 🙂
ma STRABAFANGULE all’ansa, vah!! 😀

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NON LO SAPEVO!!!!

il 13 Dicembre a Palermo è santa arancina!!!!
IMPERDONABILE LACUNA!!

(dovrò costringere mia mamma a rifarle dopo la pantagruelica mangiata di qualche giorno fa 😀
il nuovo standard minimo infatti è 6 😛 )

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il vero ufficio complicazioni

Per lavoro ogni tanto ho a che fare con un grosso ente pubblico. Oggi ho assistito ad una VERA, AUTENTICA e SPONTANEA scena di tipica “complicazione affari semplici”.

Il caso: c’è una pila di tot fotocopie, derivanti da un libricino, da distrubuire a N persone. Già qua si potrebbe obbiettare che bastava fare correttamente la prima copia, poi usare la fascicolazione per fare le altre ed ottenerle già separate. No, troppo facile! hanno fotocopiato ogni pagina le volte necessarie e sono passati alla successiva. I fogli quindi sono messi così: pagina uno, uno, uno (non si sa quante volte), poi pagina due, due, due, poi tre, tre, tre, eccetera.

Ora, non bisogna essere necessariamente programmatori e conoscere il [[quicksort]] per fare l’operazione più vantaggiosa. Anche alcuni colleghi “umanisti” concordavano con me sul metodo da eseguire: scorri la lista delle copie, ed ogni volta che incroci una pagina nuova “tagli” il mazzo… alla fine avrai un mazzo per ogni pagina. Ogni persona preleva una volta da ogni mazzo e via.

AHAH, invece cosa ti inventa la signora? capovolge il plico e inizia a spargere fogli sul tavolo, SENZA sapere quante copie di ogni pagina esistono. Quindi fa un lenzuolo di fogli. Poi trova la pagina successiva e inizia a ricoprire la tovaglia con la seconda passata, come in alcuni solitari con le carte. “ma lì ce l’ho già messa? non si vede. fammi controllare. ah si, allora la metto qua. UH! ne manca una. no, forse ne ho messe due su una pila. si, eccola…”

AAAAAAARRRRRRRRGGGGGHHHHH!!! tempo concedibile alla sola operazione di smistamento: 40-45 secondi. tempo impiegato: 10 minuti 🙁

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Stock Exchange

dollariSi sente spesso dire frasi fatte sui mercati azionari e le borse; una di queste frasi recita pressappoco così “nel lungo periodo si guadagna quasi sempre. conviene metterli lì e dimenticarsene per 10 anni”. beh… non è possibile. Non se siete degli ossessivo-compulsivi come me e tenete sotto controllo il mercato azionario dall’apertura alla chiusura. Ma nemmeno se provate DAVVERO a dimenticarvi del vostro pacchetto azionario. Perchè le famigerate operazioni M&A (merge and acquisition, fusioni e acquisizioni) non vi daranno mai tregua.

Così capita che qualche anno fa siate correntisti di Fineco-BipopCarire, che questa poi diventi FinecoGroup, che poi venga acquistata da Capitalia, cambi nome in Fineco e vi vengano date azioni Capitalia in seguito a non mi ricordo che operazione straordinaria. Che quindi, in pratica, diventiate anche azionisti di Capitalia senza averlo mai voluto. E capita poi che Capitalia si incorpori completamente Fineco, e così a partire dal Gennaio 2006 avrete in portafoglio SOLO azioni Capitalia, le uniche che non avete mai trattato di vostra spontanea volontà…

che robe… 🙂

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