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Category: eventi

Parcheggiare allo ZenaCamp

Voi foresti che venite a Genova in automobile dovreste fermarvi un secondo a riflettere “mi conviene andare a Genova in automobile?” “non sarà meglio sentire chi a Genova ci abita, se mi conviene andare a Genova in automobile?”

Ebbene, VI DIFFIDO FORMALMENTE DAL VENIRE A GENOVA IN MACCHINA! 🙂

Però mettiamo che siate così pazzi da farlo ugualmente, eccovi una mappa preparata dal sottoscritto:
parcheggi allo zenacamp su google maps

Sottotitoli:
1) La via più economica, ma più distante, è arrivare dall’autostrada al casello di GENOVA EST. usciti dal casello tenersi sulla destra, dopo la galleria sempre sulla destra, immettersi nel rettilineo, passare un incrocio. Si è in Via Bobbio (e si è anche sulla riva destra di un torrente, il Bisagno). Quando sulla sinistra si scorge lo stadio (è arancione e molto grosso, non potete non notarlo) sulla sinistra ci sono anche dei parcheggi. Lasciate l’auto, tornate dal lato della strada che stavate percorrendo in macchina e prendete l’autobus 14 fino al capolinea, che guarda caso è a pochi metri da Palazzo Ducale.
(questi parcheggi sono indicati nella mappa con un’area VERDE)

1 bis) se proseguite per Via Bobbio, che poi diventa Via Canevari, andate sempre dritti e passate un tunnel, andate sempre dritti e vi lasciate dei giardini sulla destra e il Teatro della Corte sulla sinistra, andate sempre dritti all’incrocio poi girate a destra e ancora a destra vi trovate in Piazza della Vittoria. La riconoscete perché alle vostre spalle ci sono delle aiuole terrazzate che raffigurano le 3 caravelle di Colombo. SOTTO a quella piazza c’è un enorme parcheggio interrato. Uscendo cercate via XX Settembre, la percorrete tutta in salita e siete a Palazzo Ducale.
(questo parcheggio sulla mappa è indicato con la scritta PARKING DELLA VITTORIA)

2) La via meno economica è parcheggiare vicino al Camp. In questo caso uscire a GENOVA OVEST e tenersi sulla sinistra dopo il casello. Seguire le indicazioni per la SOPRAELEVATA, è una strada “panoramica” dalla quale si vede tutta Genova sulla sinistra e il mare e il terminal traghetti sulla destra. Non fatevi distrarre dal panorama e prendete la SECONDA uscita (seguite le indicazioni per “consiglio regionale della Liguria” e non sbaglierete). Vi ritroverete in un tunnel molto scuro. All’interno di questo tunnel esistono già una serie di parcheggi: alcuni sono riservati e altri sono disponibili ai foresti, penso mi scuserete se non mi ricordo a memoria esattamente quali. (nella mappa questi parcheggi sono indicati dal segnaposto PARKING SOTTERRANEO). Oppure percorrete tutto il tunnel (occhio alle curve insidiose!) e quando sbucate passate il semaforo e vi tenete sulla sinistra, passate un altro semaforo ma andate dritti e sulla destra, molto nascosto, troverete un parcheggio coperto interrato. Uscendo dal parcheggio è praticamente impossibile non arrivare a Palazzo Ducale, sebbene non sia direttamente visibile.
(questo parcheggio nella mappa è indicato con la scritta AUTOPARK PICCAPIETRA, ed è il più vicino al Camp)

2 bis) Se eravate troppo concentrati a non guardare il paesaggio e avete imbroccato la PRIMA uscita della sopraelevata, siete finiti in zona Expo/Acquario. Dalla discesa potete seguire le indicazioni per il cinema (Cineplex), oppure tornare indietro in direzione Acquario. In tutti questi casi parcheggi a pagamento ce ne sono a bizzeffe, ma siete moderatamente distanti da Palazzo Ducale; non tanto da dover prendere un autobus, ma nemmeno poco. Allora, in qualsiasi posto abbiate parcheggiato cercate l’Acquario e state spalle al mare e spalle all’Acquario: poco sotto la sopraelevata c’è un palazzo affrescato all’esterno. E’ Palazzo San Giorgio. DIETRO a Palazzo San Giorgio c’è una via pedonale molto larga (la riconoscete proprio perché è molto larga e in salita, gli altri sono budelli. Nella mappa è una riga rossa); è via San Lorenzo, in cima alla quale c’è Palazzo Ducale.
(questi parcheggi nella mappa sono indicati con un’area AZZURRA)

Fossi in me, io non mi perderei 😀

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sconosciuti?

Customer Care & Billing < ecomm.customerservice@ticketone.it >

A grande richiesta arrivano finalmente in Italia 30 seconds to Mars!
La band americana arriverà nel nostro paese nel mese di giugno per due attesissimi shows.

A causa dell’enorme richiesta di biglietti, lo show dei 30 seconds to Mars, originariamente previsto ai Magazzini Generali di Milano il 14 giugno, si svolgerà all’Alcatraz.
Data e orari restano invariati. I biglietti venduti per i Magazzini restano validi anche per l’Alcatraz.

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Si avvicina ZenaCamp

[update: rileggendo dopo aver pubblicato sembra che abbia fatto tutto io, il che ovviamente non può essere vero. Anzi, io sono solo un mero comprimario che agli incontri va più che altro per l’aperitivo 🙂 ]

Ieri c’è stata una ulteriore riunione in vista dello ZenaCamp, che ormai si avvicina a grandi falcate; tra circa 16 giorni saremo tutti de visu a insultare Marco per la scarsa organizzazione 😛

Di cosa abbiamo parlato? di tutto: gadget, logistica, cibanze, brainstorming, cazzeggio.
Cosa abbiamo ingurgitato? un aperitivo al Mentelocale, che tra l’altro ci dà un mano pazzesca nella riuscita dell’evento. A pensarci ora, a cose quasi fatte, mi viene un brivido a ripensare tutto senza gli spazi e la disponibilità di Mentelocale. Ricordiamocene, se il Camp avrà successo 🙂

Dunque, partiamo dai gadget: anzi no, quelli sono una sorpresa.
La logistica è così fatta: i soffitti sono bassi e a volta, le finestre danno su un atrio mooooooolto medievale, abbiamo 3 sale per le presentazioni e un po’ di spazio per il cazzeggio, compresi alcuni divanetti che fanno tanto interstizio (e anche intervallo, mi ci gioco 100 euro che qualcuno ci si addormenta sopra durante la mia presentazione 😛 )

Le cibanze sono varie e appetitose; magari bisognerà soffrire un po’ e fare i “turni”, perché lo spazio è quel che è, ma ce la possiamo fare. Ricordatevi che Genova sta tra il mare e i monti, che praticamente non ha piazze nel vero senso della parola (nel senso che si intende in altre città pianeggianti, dico) e che tutto è stretto come i suoi tanto caratteristici vicoli. Fa parte della natura del luogo, e noi vogliamo farvi vivere un’esperienza da veri genovesi, facendovi mangiare nello stretto 😀

Gli sponsor: gli sponsor, a questo punto credo definitivi a meno di arrivi dell’ultima ora, sono Tiscali che però non sarà fornitore di connettività, il Secolo XIX online, immancabile, la misteriosa Yoo+ che proprio allo zenacamp presenterà i propri servizi (e devo dire mi sta mettendo parecchia curiosità addosso!) e Cap evolutive per la parte tecnica.

Ancora una cosa: non importa se avete un blog o no, se siete informatici o no. Se avete qualcosa da dire, prenotatevi nel wiki e ditelo. Se vi viene in mente durante la giornata, prendetevi uno spazio e parlatene. Se sentendo qualcuno parlare vi viene in mente qualcosa da dire/discutere, fatelo con chi vi è attorno e se la cosa è interessante prendetevi uno spazio e allargate la conversazione. Va bene anche un intervento tipo “come il basket minorile può combattere il bullismo su youtube”, che sto cercando di far tenere al mio bassista 🙂

E ANCORA UNA COSA! non VOGLIO leggere dopo, su internet o per email, che qualcuno non mi si è presentato perché si vergognava o per altri motivi (magari perché sembro antipatico o sto urlando, o come dice Onino “pensavo avessi una malattia perché a Torino non ti sei mai tolto lo zaino di dosso” :D): ho ridato un occhio alla lista dei partecipanti e vedo molti nomi che voglio associare a una faccia, ma non mi ricorderò sicuramente di tutti, quindi fermatemi voi 🙂

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San Lorenzo al RitaliaCamp

Ho preso una bottiglia di Gewürztraminer del 2005, lo confesso! C’era questo cartello “si prende solo se si blogga”, e io chi sono per non bloggare di un vino? ci ho anche fatto la catena, pochi post fa 😛

E’ inutile, il marketing di San Lorenzo ai Camp è chiaro. prodotti per post. Evidentemente il ritorno ce l’hanno, eccome, quindi continuano. E io continuo a beneficiarne. Ma a scanso di equivoci, casomai foste lettori dell’ultima ora, vi dirò anche che a me San Lorenzo piace e sono cliente già da un po’. Ok, non sarò il loro MIGLIOR cliente – 2 ordini in circa un anno – ma è anche colpa loro che continuano a regalare roba!! 😛

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Ritalia visto da me

Partiamo dalla fine: non so dire esattamente se sia servito davvero o no. Non ci riesco. Ero partito dando un 50% di possibilità di riuscita e 50 di insuccesso, ma a tutti gli effetti non riesco a tirare le fila.
La formula *camp a progetto, in cui il progetto non è “parlare di un argomento solo”, ma è “produrre un documento concreto” secondo me non è adatta, o non è ancora perfezionata; ci ho riflettuto in macchina mentre tornavo a casa con Onino: wikipedia funziona perché non ci si vede in faccia. Se una persona è d’accordo con le linee guida le segue e si adatta, se non lo è semplicemente non partecipa. Di persona invece, non fosse altro perché ci si è recati fisicamente sul luogo, la tentazione di cercare di far passare la propria idea è molto più forte, e ingessa un pochino l’agilità della collaborazione.

Detto questo, faccio solo un altro appunto: secondo me ci voleva maggiore selezione alle presentazioni. ok che a un Camp ognuno parla un po’ di quel che vuole, ma a un RitaliaCamp non ho voglia di sorbirmi lo spottone aziendale o il nuovo servizio 2.0, a prescindere dal fatto che sia in buona o malafede.

La cronaca: dopo esserci persi un paio di volte io e Cronache arriviamo alla Bicocca e subito incontriamo Lele. Entriamo, iltempo per un caffè e un saluto ai tecnici Jtheo, Fullo, Zarrelli che il Camp inizia. Bru, Folletto e Maurizio introducono: quali sono i benchmark di siti turistici e non ai quali rifarsi? quale deve essere il processo organizzativo? quale ruolo devono avere (e quale qualità del lavoro apporterebbero) gli operatori del turismo in un portale come italia.it? e gli utenti? e le persone che VIVONO nei luoghi descritti? quale mix tra promozione, socialità e aggregazione deve avere il portale?
Questi gli spunti per il brainstorming, che viene interrotto per mancanza di tempo, mentre la realizzazione della mappa concettuale viene relegata ai post-it sul muro.

La presentazione di Marco Ottolini è senza dubbio la più attesa (e la più seguita): purtroppo non ci dirà come si è lavorato dentro Italia.it o perché se ne è andato dal progetto. Io mi trovo abbastanza d’accordo con quel che ha detto sulla promozione turistica e sul ruolo del portale all’interno della politica nazionale di promozione turistica. Faccio solo un appunto, non a Marco:
la cosa che più mi è capitato di sentire dire, durante la giornata di ieri, è “non serve un portale, serve un aggregatore”. L’ha detto chiaramente, più di una volta, Roberto Dadda, l’ha ripetuto un signore di cui ho perso il nome, l’hanno detto più persone nei corridoi e Totanus è d’accordo. Beh, ragazzi, come Ottolini ha detto un progetto così c’era già, prima di Italia.it. Era un progetto promosso dalle Regioni, si chiamava “portale interregionale del turismo”, ne ha parlato l’Espresso e ci sono pure le slide e una foto della home page in rete (basta cercare con Google, come sempre), ma quel progetto è bello che andato. PUF! è semplicemente un bivio passato dal quale non si può ripassare, in un’ottica di MIGLIORAMENTO dell’attuale Italia.it; non ci si può ripassare perché significherebbe negare completamente l’approccio che hanno avuto nella costruzione dell’oggetto-portale. Quindi non ha veramente senso parlarne.

Il secondo intervento che ho seguito è quello di Matteo Caruso sulle strategie SEO per il portale. Nessun concetto nuovo, ma mi è servita l’analisi dell’attuale Italia.it che io non ho fatto in modo approfondito per mancanza di tempo. Grazie 🙂

Le sessioni del pomeriggio le ho saltate quasi tutte, a parte quella breve del succitato Dadda. Poi ho cazzeggiato un po’ (senza wi-fi) e tutto è finito.
Mi riservo di vedere se nei prossimi giorni il documento prende forma, altrimenti come ho detto all’inizio la formula Camp a progetto ha bisogno di una aggiustatina. Non per questo dico che sia colpa degli organizzatori, che anzi ringrazio per lo sbattimento!

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ZenaCamp: scendo il campo

Come si può evincere dal *sobrissimo* bannerone che ho testè inserito nell’header, sarò presente allo ZenaCamp ma anche prima.
Sarà una splendida occasione per rivedere alcune facce e per conoscerne di nuove. E a questo proposito non voglio sentire scuse o peggio post successivi che si lamentano: sono una persona molto aperta, nonostante le apparenze, quindi se mi fermi, ti presenti e scambiamo due chiacchere non puoi farmi che un favore 🙂

Maggiori dettagli sulla location e la data, appena Marco si dà una smossa su un certo discorso 😀

Ovviamente conto di coinvolgere un bel po’ di persone che altrimenti un BarCamp non lo vedranno mai, sia per allargare la base di utenza e rendere l’evento meno blogger-centrico, sia per dimostrare che il blog è reale e tangibile come non mai 🙂

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NoCamp

Non vado al RomeCamp, non vedo perché dovrei andare al NoCamp.
Guardatevi bene dal presentarvi!

(Matteo, sei un genio 🙂 )

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TARSKI, at least

Il tema che ho scelto è il bellissimo Tarski, che mi è piaciuto sin da quando l’ho visto per la prima sul blog bidimensionale. E’ un tema a sfondo bianco, pulito, che permette svariate personalizzazioni sia nel colore che nel codice. E’ strutturato in modo che le modifiche fatte possano essere conservate anche con le release successive del tema, poiché scritte in un CSS a parte che sovrascrive le informazioni di default.

Il suo unico difetto è che non sopporto i commenti che iniziano dove finisce la sidebar. Nel mio caso (post quasi sempre contenuti in quanto a numero di righe) la form dei commenti sarebbe sempre stata invisibile. Ho quindi faticato un po’ ma alla fine sono riuscito a domarlo. Ho mantenuto una colorazione “polar” con toni freddi di azzurrino, sia perché così mi piace sia per non traumatizzarvi 🙂

L’ho scelto anche perché pur avendo la sidebar sulla sinistra, a livello di codice il contenuto del post viene servito subito dopo il tag BODY, cioè proprio dove i motori di ricerca preferiscono leggerlo, e comunque prima della sidebar che invece è abbastanza sacrificabile da quel punto di vista.

Ovviamente il tema è XHTML compliant, i 4 errori W3C che visualizzo al momento sono residui di un post precedente con un oggetto EMBED.

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Barcamp: video

Ecco, per chi vuole sapere cosa è un BarCamp (tipo il mio chitarrista che ancora ieri sera me l’ha chiesto) 🙂

[via Axell]

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