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Month: March 2010

eventi che ti fanno iniziare bene una vacanza

– l’estrema pulizia del pavimento dell’aereoporto.
– il volo che parte in ritardo ma atterra in anticipo
– il controllore dell’Arlanda Express che annuncia solenne “questi biglietti costano troppo, oggi è sabato e potevate usare una combinazione di biglietti e risparmiare. appena arriviamo in stazione ci vediamo sul binario e vi accompagno in biglietteria, così li cambiamo”. ed in effetti ci fa restituire i soldi e ci fa spende il 50%

[e scusate, dimenticavo le cose ovvie: l’Arlanda una carrozza apposta per disabili e passeggini, con spazio extra, e un fasciatoio. Ed è un treno che fa un percorso massimo di 20 minuti! ]

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problemi con le tlc? ti consiglio il Co.re.Com

Il Co.re.Com (Comitato regionale per le Comunicazioni) è un organo presente in quasi tutte le regioni italiani ed è preposto alla soluzione delle controversie inerenti le telecomunicazioni.
Qualche tempo fa ci siamo rivolti al Co.re.Com Liguria perché durante l’ultimo trasloco Fastweb ci ha lasciato più di due mesi senza linea nonostante avessimo presentato la domanda nei tempi corretti (d’altronde sono un esperto, ricordate? 😀 ).

Dopo aver portato la documentazione è stata fissata un’udienza, alla quale hanno preso parte i legali interni di Fastweb (pare anzi che sia una delle poche società che ancora manda legali interni invece di dare in outsourcing. Essendo personale interno può accedere meglio e più efficacemente ai dati storici e a tutto il resto…). I legali hanno ascoltato la nostra storia, hanno guardato la documentazione e hanno convenuto che in effetti le cose non sono andate come avrebbero dovuto, e che un cliente di vecchia data come mia moglie aveva diritto di ricevere tutt’altre attenzioni. Per cui ci hanno accordato senza colpo ferire il giusto rimborso di legge.
Le decisioni del Co.re.Com hanno effetto di sentenze definitive, per cui dopo un po’ ci è arrivato il bonifico.

Pensavate di leggere il solito post negativo di lamentele, vero? e invece no. Un plauso a Fastweb, una volta tanto, e a un organo che pare funzionare bene. Ovviamente spero di non doverlo usare più, ma non si sa mai… 🙂

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Ciao, sono Ste, ho distrutto la tua pizza!

[edit successivo a settembre 2010: in seguito ai commenti, poi sono andato davvero a parlare con Stefania. Le ho chiarito anche di persona che la condizione della pizza non era assolutamente accettabile e lei mi pare abbia capito benissimo. Anzi, voleva a tutti i costi sapere chi l’avesse portata, e soprattutto chi l’avesse messa nel sacchetto, cosa che ne ha determinato la “distruzione finale”, ma io proprio non me lo ricordavo. Ci eravamo lasciati che avrei modificato il post dopo aver provato di nuovo a farmi portare una pizza, ovviamente senza farmi riconoscere per non falsare la prova]

[edit2: a distanza di anni devo dire per completezza che dopo il chiarimento la cosa non si è più ripetuta, ed è sempre il posto dove ordiniamo]

Pizza Ste, in via Terpi a Genova, è una classica pizzeria di quartiere: la conoscono solo in zona, consegna solo in zona, lavora tanto nei week-end. Ci serviamo lì perché quando ci siamo trasferiti da queste parti abbiamo chiesto a chi ci abita e ci hanno indirizzato lì: e la pizza è buona, niente da dire. E’ il servizio che lascia alquanto a desiderare!

Come tutte le pizzerie del genere si serve di ragazzini motomuniti per le consegne, che tipicamente così arrotondano la paghetta. Come tutte le pizzerie del genere presumo paghi a numero di consegne e qui iniziano i problemi; per consegnare più pizze e quindi incassare di più esiste un solo modo alternativo a quello di inventare il teletrasporto: correre! i motorini che consegnano le pizze di Pizza Ste sfrecciano a velocità da ritiro patente, incuranti delle regole e delle più elementari norme di sicurezza. Nonostante questo le pizze riescono ad arrivare tiepide. Soprattutto a causa di questo le pizze arrivano in uno stato pietoso.


(mezza pizza è sul coperchio del cartone, l’altra metà sparsa sul fondo)

Ieri sera, poi, il trasporto è avvenuto con un contenitore innovativo, un sacchettone di plastica, che ha impedito al vapore di evaporare e ha fatto sì che la condensa impregnasse il cartone, già provato dai liquidi strabordati dal bordo della pizza. Complimenti al genio!


(il comodo sacchettone ove creare un microclima in grado di decomporre il cartone)

Sorvolerò infine sui tempi di consegna, perché tanto quello è un problema che hanno quasi tutte le pizzerie da asporto. Caro Ste, ci siamo serviti da voi quattro volte, con soddisfazione sempre calante. Ieri sera non hai solo distrutto le nostre pizze, hai distrutto per sempre il rapporto con un cliente. E forse, chissà, anche qualcosa di più. Magari te ne accorgerai quando abbraccerai le nuove tecnologie (chessò, Google Maps, Foursquare, 2spaghi, quelle robe lì…)

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L’impiccagione è poco

A me non me ne frega niente del perdono divino, se sei cattolico, protestante, induista o ateo. Non mi frega un cazzo se mi dici “erano disturbati, hanno evidenti problemi mentali, poveri drogati”. Non mi venire a parlare di attenuanti, di buona condotta o qualsiasi altra cosa che non sia una sofferenza fisica continua e perpetua fino al resto dei loro giorni.

La droga, l’assenza di sonno, ma anche la frustrazione di Gian Antonio Rasero per un mancato rapporto sessuale con Katerina Mathas. E poi il continuo pianto del piccolo Alessandro, che non mangiava da ore. E’ in questo contesto, secondo la ricostruzione che emerge dagli interrogatori, che si è consumato il delitto del bimbo di 8 mesi, figlio di Katerina, avvenuto a inizio settimana nell’appartamento di Rasero in un residence di Genova Nervi. La coppia si sarebbe dimostrata insofferente al pianto e alle richieste del piccolo, al punto tale da seviziarlo in momenti diversi con violenza crescente, fino a sbattergli la nuca più volte contro una superficie dura per zittire il suo pianto. Un pianto probabilmente molto insistente dato che sembra che il piccolo non avesse mangiato fin da lunedì pomeriggio. Al bimbo, oltre allo sfondamento della parte posteriore del cranio, alle bruciature da sigaretta alle orecchie e alla cresta iliaca sinistra, alle ecchimosi sul collo per i pizzicotti ricevuti, sono stati trovati anche lividi sull’addome e su una coscia compatibili con lesioni da afferramento, e poi ancora ecchimosi su un piede dovute ad uno o più morsi. La testa del piccino è stata sbattuta almeno due volte, con grande violenza. L’agonia del piccolo Alessandro, che probabilmente ha perso immediatamente coscienza, sarebbe durata non più di una trentina di minuti.

[fonte: primocanale]

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Direttiva PSD in banca

Magari non lo sai, magari non ti importa, ma dal primo marzo è entrata in vigore una direttiva europea, PSD, che impone una serie di regole cui le banche devono attenersi. Ovviamente per tutelarsi esse impongono limiti ancora più restrittivi, per cui:

– devo fare un bonifico alle 20, tramite il sito. Il sistema non mi permette di impostare la data odierna come data di addebito sul mio conto, perché gli sportelli sono chiusi (e visto che hanno un giorno di tempo per eseguire l’operazione, preferiscono far partire il conteggio da domattina).
– allora devo mettere data di domani.
– la data di accredito non può essere lo stesso giorno, ovviamente, per cui la data di accredito sarebbe dopodomani, sabato.
– Sabato è un festivo, idem domenica, per cui si va a lunedì.

Il risultato è che un bonifico fatto di giovedì dopo le 16 viene accreditato non prima di del lunedì. Figo eh?

Ah, altra cosa: se come me hai due conti correnti, e sei solito giocare con le valute retrodatate per fare giroconti compensativi per non andare in rosso, sappi che d’ora in poi t’attacchi. Ci devi pensare per tempo!

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la roccaforte

Mentre leggevo questo post di Giglioli, nel pezzo in cui dice “fortissima ‘sta sinista, e io che pensavo fossero in minoranza” mi è tornato in mente che l’Italia è piena di questi cosiddetti “giudici comunisti” o “toghe rosse” che ce l’hanno a morte con B.

Ma in questi anni di Governo davvero non sei stato capace di mettere qualche giudice “giusto” nei piani alti? voglio dire, saran mica tutti rossi nel DNA? mica sono posti di lavoro che si ereditano!

Inoltre: la TV la guardo poco, ma ieri sera mi è caduto l’occhio giuto sui titoli del TG1 e sui primi minuti. Può B. rilasciare una intervista a un telegiornale, durante la par condicio, avendo dietro alle spalle un simbolo di partito? (uno a caso, ovviamente). Può farlo mentre viene prensentato come “presidente del consiglio”?
Ma il TG1 ha detto o no che Minzolini è indagato? e ha detto “Minzolini” o “il direttore di questo telegiornale”?

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Migliora il controllo sui tuoi dati presso Google

Paura per la privacy? complottista? sindrome del Google-fratello? va bene, fai come ti pare. Ma non dire che fan tutto di nascosto, a tua insaputa. Eccoti tre link che ti aiuteranno a capire cosa (e perché) Google sa di te, ed eventualmente a cancellare quel che ritieni non debba (o non debba più) sapere.

Google ads preferences: da qui puoi vedere le categorie nelle quali sei “etichettato” per Google, ovvero le categorie che il motore usa in modo preferenziale per mostrarti annunci pubblicitari pertinenti ai tuoi interessi. Le mie sono quasi tutte tecnologiche, a un cuoco probabilmente mostrerà categorie riguardanti il cibo. Puoi aggiungerne o modificarle, se vuoi vedere altre pubblicità, o cancellarle tutte e sorbirti le pubblicità generiche.

Google dashboard: da qui puoi vedere il riepilogo dei servizi di Google ai quali sei iscritto, o che hai usato almeno una volta nella vita, vedere quali e quanti dati Google ha, capire se alcuni di questi di dati sono condivisi con altre persone. In più ci sono tutti i link ai servizi e ad articoli di supporto

Google Social Circle e Google Social Content: Social circle è l’elenco dei tuoi amici diretti come hai specificato nelle impostazioni di Gmail – ad esempio – di Google contacts o Gtalk. Poi c’è un elenco “allargato”, cioè persone che sono collegate tramite altri servizi (ad esempio Google sa che il profilo twitter.com/tambu è mio, quindi le persone che seguo su twitter – che lì sono elencate – vengono importate nell’elenco del social circle). Infine un elenco “allargatissimo” basato sullo stesso principio ma a maglie allargate, ovvero anche attraverso servizi che non avete specificato ma che Google è stato in grado di riconoscere. Per ognuna di queste persone è comunque presente la motivazione per cui è nel vostro circolo sociale. Allo stesso modo, Social Content è l’elenco di siti “produttori di contenuti” che sono associati a voi, direttamente perché li avete aggiunti in Google Profiles, o indirettamente perché linkati da quei siti (ma ovviamente con un criterio, altrimenti sarebbe il caos).

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15 mesi e non sentirli

Caterina cartonata

Quando i bimbi nascono, nei primi mesi di vita, sono una gioia, ve l’ho già detto. Un amore incontrollabile e indescrivibile, ma in fondo è un po’ come amare visceralmente una cipolla: la metti sul lavandino e sta sul lavandino, la sposti in un cesto e sta in un cesto 🙂

Quando arriva l’età dei passi, delle parole e della comunicazione le cose cambiano radicalmente; ad esempio io mi stupisco sempre un po’ quando mi balza in testa il pensiero “hey, questo è un altro essere vivente, non c’era l’anno scorso! Respira, si muove, comunica. Ha una vita sociale, fatta di relazioni che a volte nemmeno io conosco” 🙂

Le cose che adoro in questo periodo sono:

  • camminare insieme al pupazzo, che mi arriva poco oltre al ginocchio e mi costringe ad avanzare guardandomi praticamente i piedi
  • vederla camminare barcollando quando porta qualcosa più grosso di lei (cioè praticamente qualsiasi cosa 🙂 )
  • sentirla fare “WOOOHO!” quando si stupisce per qualcosa o vede qualcosa che le piace particolarmente. Ad esempio le collane e i braccialetti 😀
  • capire cosa cerca di dirci, spesso con monoparole
  • prenderla quando tende le braccia e prova ad arrampicarsi sulle gambe, e quando arriva in braccio punta il dito verso una direzione e fa “MH!” decisa
  • vederla fare confusione con le cose. “caterina, pettinati” e lei prende il pettine di stoffa e procede. “pettina il gatto” e lei prende il gatto di pezza e se lo strofina in testa 😀
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E ora il decreto salva-espatrio

Oggi al posto di Polizia dovevamo fare il foglio per l’espatrio della Caterina. A fianco a noi una signora nella stessa situazione litigava con il funzionario. “ma ci serve entro martedì prossimo”. “signora ci vuole dieci giorni”. “ma mi serve!”, “poteva venire prima”.

Avrei voluto dirgli che il Governo aveva pronto un decreto per prorogare i termini per l’accettazione della sua domanda, ma magari non aveva ancora letto i giornali di stamattina.

Niente, a fine mese andiamo a Stoccolma (ma purtroppo torniamo) e quindi alle regionali non voto. Alle politiche ho smesso, ve l’ho detto, ma alle regionali ci tenevo ancora. Ma direi che adesso mi han dato un buon motivo per non sentirmi in colpa. Se volete, per me potete anche abolire le elezioni e decidere con un decreto i prossimi governatori. Facciamo tre volte voi e una volta l’opposizione? o quattro e una?

Davvero, non fa nulla, va bene così. Posso invocare la circostanza se arrivo tardi a iscrivere la Caterina al nido? posso invocare la circostanza se dimentico di pagare il canone RAI?

[il prossimo passo – dato che “non si può non avere un avversario” – immagino che sia rigiocare Marsiglia-Milan del 1991 e abolire la vittorie a tavolino in serie A]

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