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Month: August 2008

Non può che peggiorare

C’è chi dice che il viaggio in Scandinavia mi sia stato fatale, e che il rigetto che ora ho nei confronti di questo paese sia passeggero, o soltanto acutizzato dalla recente esperienza. Certo, sicuramente. Ed è anche il motivo per cui non assaggio carne umana: potrebbe piacermi e non smetterei più. Poi parlo con le persone, provo a dimostrare che un altro mondo è possibile, esiste, ma non vengo capito. Peggio, mi si risponde che è così e che è difficile cambiare.
Se restasse così potrei anche farci un pensierino, tutto sommato. Il problema è che le cose peggiorano a vista d’occhio, non c’è niente da fare. Ogni volta che discuto con qualcuno del degrado dell’Italia e del resto, gioco a “dimmi una cosa che va meglio ora di 5 anni fa”, e se devo essere sincero non ho ancora ascoltato una risposta soddisfacente. E’ buffo perché ho ben di che esser felice, e nel mio microcosmo lo sono: mi sono appena sposato, presto sarò padre, abbiamo una casa col giardinetto, due lavori stabili, tante persone che ci vogliono bene. Però è già complicato difendere il fortino, appena si mette piede fuori è finita, è una guerra: la maleducazione della gente è a livelli mai visti, inimmaginabili; ognun per sé, possibilmente azzoppando gli altri per essere sicuri di arrivare sino in fondo. La signora ad esempio non trova posto a sedere sul bus nonostante sia ormai ben più che evidente il suo stato avanzato di gravidanza (e vi risparmio il discorso sui bus, ascrivibile alla più generale situazione dei trasporti italiani). Il vicino si fa i cazzi suoi con l’intonaco e la facciata, l’altro fa pisciare il cane sulle scale, e tu che fai? metti le mani addosso a qualcuno oppure subisci? Subisci, ovvio, perché poi non si sa come va a finire, con ‘ste leggi strane e gli avvocati bravi.

Lo Stato legifera tutto, e il contrario di tutto. In questo modo in qualsiasi situazione ti trovi, stai certo che hai torto. Hai preso una multa inesistente? dimostralo – se ci riesci – oppure paga e rassegnati (questa è capitata a un conoscente). Qualcuno ti cita in giudizio perché eri alla guida di una macchina che a quel tempo ancora non possedevi (errata visura al PRA)? devi sbatterti tu a sapere se va in giudizio o no, e se ci va devi prendere ferie e far notare che c’è un errore (e sperare che siano d’accordo), altrimenti passi dalla parte del torto. PER UNA COSA CHE NON HAI FATTO! (questa è capitata e capita a me). I sindaci hanno pieni poteri di vietare tutto? e allora vieteranno tutto, così nessuno sarà più nel giusto.

“conosci le piaghe del sistema, puoi difenderti” mi ha detto un amico. Non sono d’accordo, i modi per farti del male sono tanti e subdoli (basta una bolletta sbagliata, eh, mica male fisico: “eh, il sistema non ha registrato l’ultima lettura”), e il mondo è sin troppo pieno di persone che si vantano di aver gabbato il sistema. Io stesso l’ho fatto, mica nego, ma ora è diverso: ora voglio solo stare in un sistema che non mi COSTRINGA a doverlo gabbare per vivere quieto, e dove chi fa il furbo non venga ammirato, ma deriso. Cosa devo insegnare a mia figlia? a essere civile e buona e quindi a subire o a trovare il modo più veloce per saltare la classica fila-che-non-è-una-fila italiana? Ma mia figlia andrà alla scuola privata o a quella pubblica? mi dicono (nel senso di certezza oggettiva riferita, non di diceria) che ci sono intere scuole pubbliche dove i programmi sono enormemente rallentati dai bambini figli di stranieri, che hanno oggettive difficoltà. E per carità, se facciamo le classi separate siamo razzisti, se li mettiamo insieme si va tutti a passo di lumaca, giacché da qualche anno a questa parte NON SI BOCCIA PIÙ NESSUNO! Allora scuola privata? pago due volte per la stessa cosa? le tasse per la scuola pubblica e la retta per la privata? Ho un problema, fondamentalmente: io non voglio diventare quel che ho sempre biasimato.
Io non voglio che questo paese mi costringa a diventare quel che non voglio! Non voglio dover fare il furbo perché all’asilo c’è una graduatoria basata su parametri sballati per cui risulta che sei ricco quando non lo sei (e basta poco, tipo che ti sono transitati 5000 euro per due giorni sul conto. I dettagli non li so, capitato a un amico), non voglio stringere gli occhi ogni volta che dalla cassetta delle lettere esce una lettera di qualche ente statale, non voglio digitare l’URL di thepiratebay e dover sapere PRIMA che Fastweb mi redireziona su un sito-trappola dove mi ciullano la password (una volta lo chiamavano phishing), e il solo fatto di aver visitato un sito sia considerato reato. (e ci sarebbe da parlare della copertura mediatica della questione, dei diritti dei cittadini, le associazioni dei consumatori… ma tanto nessuno ormai si sdegna più).

Eccoci al punto: non c’è più fede, non c’è speranza. Tutti denunciano, tutti gridano. Oh, per carità, denunciare serve a informare, ma denunciare non serve a risolvere le cose. Chi deve risolvere le cose? quale legge infrango ogni giorno? QUANTE ne infrango? ho davvero modo di fare qualcosa? ora mi direte di si, ne sono certo, ma uso troppo tempo per difendermi dal sistema, dalla non-meritocrazia, dalla burocrazia. Beh, certo, potrei sempre imbottirmi di tritolo 🙂
C’è rassegnazione, purtroppo. Scommetto che si potesse fare una legge che garantisce che TUTTI i treni arrivino in ritardo di 8 minuti spaccati la firmereste tutti, almeno quelli di voi che prendono regolarmente il treno. Io invece sto imparando a memoria questo, mi dà sollievo…

Non ho nemmeno più voglia di scrivere, e sarà si e no un decimo di quel che penso. Il discorso è molto molto più ampio di così. La situazione non è buona e ve lo dimostrerò. In mezzo a voi che leggete e in altri blog che frequento ci sono ottime menti e persone che stimo. Io voglio delle risposte, o almeno una discussione sensata. Se non state pensando seriamente di lasciare questa fogna, voglio sapere perché, cosa vi trattiene, cosa c’è da salvare.

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…e finalmente le foto della scandinavia

E’ stata dura, lo ammetto. da 704 siamo scesi a 168, per flickr. Qualcosa di più per gli amici. Il resto saranno ricordi nostri, oppure le metteremo in visione solo e soltanto se qualcuno ci pregherà con forza e prometterà solennemente di non pentirsi 🙂
D’altronde è complicato condensare un viaggio così, ho già fatto fatica scrivendo quel post abnorme, figuriamoci con le foto. Quasi ogni foto ha una storia (specialmente ora che siamo ancora freschi e ce le ricordiamo), e non è facile essere arbitri di quella che sarà la vostra impressione del viaggio attraverso le nostre immagini: scegliere di inserire uno scatto piuttosto che un altro può variare di un po’ la vostra percezione, del posto o di quel che cercavamo di trasmettere con gli scatti.

Comunque basta scrivere, che ne avete sin troppo da vedere 🙂

http://www.flickr.com/photos/tambu/sets/72157606750623102/

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Webtrends 8.5




wtrs

Inserito originariamente da Tambu

per fare le cose bene ci vuole tempo e impegno. Il processo di Webtrends reporting Service direi che ce la mette proprio tutta 😀

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Non fatevi timculare

pavimento

Questa foto l’ho mandata dal cellulare a flickr, per fare una prova, l’8 agosto. Sapevo che non era traffico compreso nella promozione Alice MaXXi Week, però guardate un po’:

Nazionale n.d. n.d. 08/08/2008 – 16:33:32 500 KB 3.00
Nazionale n.d. n.d. 08/08/2008 – 16:33:50 500KB 3.00
Nazionale n.d. n.d. 08/08/2008 – 16:34:01 500KB 3.00

Nazionale n.d. n.d. 08/08/2008 – 16:34:13 78KB 0.47
Nazionale n.d. n.d. 08/08/2008 – 16:37:11 0KB 0.00 Traffico Promozionale
WAP *** ALTRO 08/08/2008 – 16:37:13 1KB 0.00 Traffico Promozionale

in grassetto il costo addebitato per 1,5 Mb. I miei più sinceri complimenti alla TIM, novella Alì Babà dei giorni nostri, alle sue tariffe criminali, alle note in corpo 7 in fondo a tutte le pagine, alla mentalità da “spremi il cliente prima che cambi operatore”. Come dicevo, ero cosciente che stavo pagando, ma non avevo idea che mi stessero taglieggiando.
Le conseguenze? facili: primo, niente lifeblogging, mai, niente foto in diretta. Secondo, mi sento in diritto di mandare a fanculo gratis qualsiasi operatore TIM con cui parlerò al telefono per il resto della vita. Terzo, se mi gira tolgo anche l’unica promozione sensata che ho fatto (MaXXi Alice Week, appunto), così, tanto per gradire…

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Le foto arriveranno, non disperate

Probabilmente andrà a finire che le pubblicherò mentre tutti sono in vacanza, ma vabbeh… E’ che le sto passando tutte sotto a Lightroom, e sto scoprendo cose inimmaginabili. Ho definitivamente capito che la parte di elaborazione al computer è fondamentale e non accessoria, e che parte della mia demoralizzazione era motivata dai risultati non elaborati.
Per contro non bisogna farsi prendere la mano, perché si può anche trasformare una foto mediocre in una bella – più bella di come era il soggetto originale – e quindi barare.

Comunque sono a metà circa, non disperate. E’ che dopo la selezione erano rimaste 700 foto 🙂

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Riflessioni sul disastro

I gb di dati erano ben più di 3. Ho ancora 3 o 4 programmi da tentare, ma ho già capito che è un’impresa improba. Si accettano suggerimenti su cosa usare. Il problema maggiore è ricordarsi cosa c’era in quella cartella: quando hai a disposizione tutto finisce che poi non senti mai niente, e la cosa è indubbiamente vera. Più che altro mi scoccia perdere alcune chicche faticosamente reperite, ore e ore di code sui network più strani (soulseek, GNutella, Grokster e chissà quali altri) per avere magari un pezzo singolo dei Malfunk.

Ecco, prendiamo i Malfunk, che poi la gente dice “la pirateria”: lo sapete quante diavolo di volte ho provato a comprarmi l’omonimo “malfunk 2000” nei negozi? ti guardano come se avessi la lebbra, perché ordinare i CD è un’usanza desueta. C’ho provato online, su IBS, e dal vivo ai concerti. Credo di aver fatto parecchi più sforzi del normale per averlo (di certo non faccio un ordine da Nannucci per un solo CD, ammesso che sia REALMENTE disponibile), e alla fine è abbastanza normale che me lo scarichi.
Per non parlare della mia gloriosa directory “cover”, con centinaia di canzoni e loro cover più o meno famose, tutte rigorosamente rinominare amano e taggate di conseguenza per riflettere se fossero la versione originale o la cover. Ore e ore di lavoro buttato.

Negli anni 2000 non è proprio vero che puoi avere tutto, perché un po’ di quel materiale probabilmente non lo riavrò indietro. Quel che è certo è che le cose vanno e vengono alla stessa velocità 🙁

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phew!

La presente come ringraziamento per l’egregio lavoro svolto nel riportarmi i miei 3Gb di dati cancellati erroneamente premendo DEL dopo che il caldo mi ha incollato il tasto SHIFT al dito.

Grazie, Undelete-plus! 🙂

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W760i: la prova della fotocamera

In realtà non è una prova molto approfondita, ma il tempo è quel che è, perdonatemi. Premesse fondamentali: il sensore del cellulare è chiaramente più piccolo di quello di qualsiasi fotocamera, per non sbilanciare troppo la prova non ho usato la mia 400D, ma la Ixus400 della signora, una Canon compatta da 4 megapixel. Purtroppo le modalità di ripresa inferiori ai 4 megapixel vanno da 1600×1200 in giù, per cui ho scattato dalla Ixus a 2272×1704 e dal cellulare a 2048×1536; poi ho ridimensionato l’immagine più grossa. Entrambe le foto sono scattare a 2.8 di focale e ho cercato di fare del mio meglio per avere lo stesso punto di ripresa.
Ecco l’immagine della Canon:

immagine dalla Ixus400

ed ecco quella dal SonyEricsson W760i:

immagine dal SE W760i

Come potete vedere non c’è tantissima differenza, a una visione superficiale. Il risultato è soddisfacente ad una visione normale, da monitor. Guardandole a ingrandimento maggiore ovviamente emerge la superiorità di un oggetto dedicato come può essere una fotocamera, ancorché compatta. La differenza si nota, ma non è così eclatante: l’immagine Canon è più “morbida” e ha dei toni di azzurro che la rendono più gradevole, l’immagine Sony è più dura, più “cruda”. A vantaggio del cellulare possiamo notare che il giornale è quasi interamente leggibile, a fuoco, di contro il rumore sulla destra sopra il calorifero è assolutamente inaccettabile. Questa, come dicevo, è una conseguenza della miniaturizzazione dei processori, ed è un difetto risaputo dei cellulari e delle webcam.

Ho stampato anche gli istogrammi delle due immagini, che non sono molto diversi:
istogrammi

Il cellulare include una funzione di zoom, ma solo se si adotta una risoluzione minore di 3 megapixel, per cui è uno zoom interamente elettronico: lasciate decisamente perdere. Inoltre premendo il pulsante laterale destro (quello del volume durante una conversazione, per capirci) si accede alla funzione di compensazione dell’esposizione, a step di 1/3 di diaframma e fino a + o – 2 stop, e questo può essere un vantaggio in certe occasioni.
Tra le funzioni predefinite presenti ci sono quattro modalità di ripresa (normale, panorama (max 3 foto), 16 cornici per far ridere i bambini e la modalità scatto a raffica), una modalità notte, l’autoscatto, il bilanciamento del bianco (automatico, luce diurna, nuvoloso, fluorescente, luce a incandescenza), gli effetti (bianco e nero, negativo e seppia).

In conclusione non è come portarsi appresso una compattina, ma in mancanza di quella non ci penserei due volte a fare uno scatto col W760i, cosa che invece non mi sono mai azzardato a fare con il T630. E il paragone l’ho fatto ovviamente scattando dal cellulare nuovo in VGA (640×480): non c’è paragone!

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