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Quel permaloso di Martin Periard (aka VersatileStudio2008)

Di Martin Periard vi ho parlato almeno due volte in questo blog: la prima quando ho detto quanto fosse difficile spiegare a voce la batteria, e la seconda nel post precedente. Tra l’altro l’ho definito senza mezze misure “il mio nuovo mito”, ed era vero. Capita però che mentre cercavo il video di Sunday Morning da incollarvi nel post, mi sia accorto che VersatileStudio2008 – il suo nickname su Youtube – non fosse più tra le mie subscription, cioè tra le persone che tengo d’occhio sul tubo e di cui ho piacere di essere informato dei nuovi inserimenti.

“accidenti – mi sono detto – un errore del sistema che mi avrà disiscritto, rimedio subito pigiando il pulsante giallo!”

screenshot

Mi ha bloccato! ci penso due minuti e intuisco anche perché: nell’ultima mail di youtube che mi è arrivata con i suoi nuovi inserimenti ho trovato la sua versione di “basket case” dei Green Day, e dopo averla vista e ascoltata ho commentato due appunti alla sua esecuzione:

E’ abbastanza noto che io sia un precisino rompicazzo, ma mi pregio di esserlo solo quando ho effettivamente qualcosa da dire. Se si parlasse di fisica nucleare starei indubbiamente zitto, se si parlasse di una canzone qualsiasi potrei fare solo vaghi commenti. Se invece si parla di una canzone che conosco benissimo, che ho sentito centinaia di volte e suonato decine, e poiché SONO un batterista, ho titolo di parlare e quindi lo faccio. Invece di un generico commento “ci sono degli errori” ho scritto ESATTAMENTE cosa e dove ha sbagliato (per la cronaca a 1:03 un lancio inesistente sul rullante, a 2:00 lancio inesistente, a 2:04 variazione molto bella ma inesistente e a 2:09 manca un fondamentale splash insieme al rullante, prima che riprenda a cantare), ma lui non ha gradito e l’ha cancellato, e poi mi ha bloccato.

La cosa mi ha incuriosito, e ho notato che effettivamente i suoi video sono solo pieni di fan sbavosi che urlano “bravo bravo”, e i commenti negativi sono molto generici. Nessuno si sogna di fare le pulci a uno più bravo, e mi sta bene. Non accetto però questa presunzione di essere bravo in TUTTE le canzoni. Martin Periard fa cose che io mi sogno di notte e non farei nemmeno se vivessi tre mesi di file in saletta, ma questo non esclude che possa suonare Basket Case meglio di lui. Gli ho scritto un messaggio per chiedere spiegazioni e gli ho promesso che avrei questo post se non mi avesse risposto, e così faccio.

E non è mafiosità o ripicca, come mi dice qualcuno cui ho accennato a voce la faccenda. E’ che è inutile che ci si racconti la favola della condivisione, del web partecipativo e tutto il resto, quando a ogni piè sospinto si ha a che fare con bambocci permalosi che curano il loro salotto nascondendo la polvere sotto al tappeto. E non mi interessa nemmeno se lo fa per professione: che professionista sei se metti a tacere chi ti fa un appunto invece di ripetere l’esecuzione in modo perfetto?
Sia chiaro, questo non toglie nulla al fatto che continuo ad ammirare le sue cover di tutte le altre canzoni. Ma se leggete questo dovete sapere due cose: Martin Periard è un permalosone, e Basket Case la suono meglio io 😀

13 Comments

  1. Metila su youtube e fagliela vedere… con tutto che da chitarrista scarso quale sono gli errori del Martino citato non li vedo così evidenti… mi sa che devo ancora imparare molto: torno a guardare il video!

  2. Anche il tuo commento e` sparito…

    A proposito… Temo (mea culpa) di non averti mai sentito suonare… Come posso rimediare? (lo so che ci sono dei pezzi qua e la` per il blog), ma io parlavo di live…)

  3. non ho la strumentazione adeguata per una registrazione di qualità. Comunque per avere qualche chances di essere “ascoltato” dovrei pubblciare un video in risposta, ma ho idea che cancellerebbe il riferimento.

    Mi basta comparire subito dopo il suo sito ufficiale, come succede oggi 😛

  4. a tambu piacciono le querele, che volete farci 😉

  5. Sfondagli i bonghi, per vendicare l’Africa 🙂

  6. Wis Wis

    Ti do assolutamente ragione sul “precisino rompicazzo”. ^____^
    No, vabbè, lui è evidentamente un orgoglione (quelli che l’orgoglio…) ma tu che piffero di critiche vai a fare? Per tua stessa ammissione le variazioni sono solitamente ficcanti (a parte il “fondamentale splash insieme al rullante”), quindi che senso ha criticarle? Non c’è mica scritto nella costituzione che una cover debba essere una copia carbone.
    Da un lato hai fatto benissimo, almeno ora sappiamo tutti il tipo di personaggio che è: avrebbe potuto benissimo rispondere in modo sereno ed educato, invece di tapparsi le orecchie e sbattere i piedoni.

  7. beh, se uno si vanta di fare le cover identiche, deve farle identiche… in alcuni suoi pezzi dice “little miskates” e poi quasi non si notano, qua invece uno scempio…

  8. Wis Wis

    Ah, non avevo afferrato la conditio “cover identiche”.
    Allora hai tutto il mio appoggio. ^____^

  9. Se lo ha fatto veramente per avergli mosso due appunti é davvero un pagliaccio………………………………………………………..ovviamente ciò non toglie che tu sia veramente uno scassaminchia 😀

  10. Tambu non sapevo che tu fossi un batterista!

    Anch’io da qualche annetto (sette, precisamente) mi “attrigo” tra pedali, tom, rullanti e compagnia bella!

    Il tipo nel video… non male ma effettivamente (anch’io ho suonato questo pezzo con una certa meticolosità) pecca in qualche colpetto e, a mio parere, la dinamica e l’intensità dei colpi può essere migliorata.

    Anch’io sono un pignoletto…. 😀

  11. sballo, un altro batterista 😀

  12. A night with Kahuna at silentman A night with Kahuna at silentman

    […] dico solo che per i primi tre o quattro pezzi, i crash nemmeno si sentivano… altro che “manca uno splash fondamentale“…» 😀 ] Technorati Tags: foto, kahuna, musica, studio, […]

  13. ehilà ciao…da ex batterista ti posso dire il mio pensiero…hai assolutamente ragione…credo che Periard usi il tubo non tanto x condivisione con il mondo ma come “catalogo” per far vedere quanto bravo è, visto che alla fine è un turnista. Controlla la cover di sultans of swing dei dire straits, quella si che l’ho suonata mille volte, e anche li ci sono delle mancanze. E’ anche vero che se avessi dovuto suonarla sempre come fotocopia delle versione originale di Pick Whiters sai che due palle…la mia versione mi piaceva perchè c’era qualcosa di mio, non perchè era identica all’originale. A me piace Periard, tu hai sicuramente ragione, lui è stato permalosetto, ma non te la prendere…la prossima volta che sarai su un palco pensa al fatto che la gente è venuta a sentire te…e godi!!! un abbraccio a tutti, Piazman

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