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Google Analytics 2.0 e l’anno del fare

GA 2.0Ho finalmente terminato la lettura di “Google Analytics 2.0” di Jerri Ledford e Mary Tyler, acquistato qualche tempo fa.

Non è che avessi bisogno di conferme per sapere che ormai la formazione si fa sul web o dal vivo e che, come direbbe Egon Spengler, “la stampa è morta“. Qualsiasi cosa venga stampata su carta, in special modo gli argomenti tecnici e il web, diventa obsoleta in pochi giorni. Ho però voluto provare per una volta con un testo americano, perché se loro sono avanti forse avrei potuto leggere qualcosa al passo coi tempi. Google Analytics 2.0 invece è stata una grande delusione. Non ci troverete niente di più di quel che potrete sapere leggendo la guida ufficiale e qualche post in rete, compreso questo. Le cose che so di solito le scrivo qui, e spesso condivido con voi tutti le risposte alle mail private che mi arrivano.

Il libro della Ledford e della Tyler è un’ottima guida di base, gli esempi sono abbastanza chiari e vengono spiegate tutte le schermate che si possono incontrare usando GA. Ma niente di più. Un accenno sui filtri e uno sulle schermate dell’e-commerce e poco altro. Per dire, le parti che ho trovato più interessanti erano le note in neretto in mezzo ai paragrafi. Insomma, vedrò di rifarmi presto col libro di Avinash, anche se per ora sono in pausa digestiva 🙂

Il 2008 vorrei che fosse per me l’ “anno del fare”. Alla cena snowball 2007 c’era Zarrelli che faceva una testa così al Tao (il che è già di per sé notevole 😀 ) su una roba di database, front-line, costraint, non lo so… non ci arrivo, ma arrivo a intuire che mi fa piacere ascoltare perché prima o poi tutto può venire utile. Così come i feed supertecnici: magari non li leggo tutti, ma cerco di intuire di cosa si parla e come potrebbe venire bene, e se in futuro torna utile ho già una fonte cui attingere.

A me fa sicuramente piacere se alcune persone mi considerano influente o molto erudito in certe cose, ma so che il mio livello non è altissimo. Però magari io le cose le scrivo e quindi appaio mentre un altro che ne sa più di me non scrive niente e quindi è come se non esistesse. Ecco, nel 2008 voglio fare, oltre che scrivere.

One Comment

  1. “Però magari io le cose le scrivo e quindi appaio mentre un altro che ne sa più di me non scrive niente e quindi è come se non esistesse.” Ecco questa frase mi piace tantissimo, ho in mente da tempo un post sulla differenza tra saper fare e saper divulgare. Secondo me tu cmq sai anche fare, solo che invece di essere uno sborone qualunque, sei modesto 😉
    In bocca al lupo con tutto il cuore per l’anno del fare!

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