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Day: November 27, 2007

Il desktop mi cambia l’umore?

Il desktop ti cambia l’umore?” era la domanda che si poneva Sgr33n in uno dei suoi primi post su Appunti Digitali. Io non mi ero mai posto il problema ma penso che la risposta sia “SI”.

A casa ho uno sfondo dei 30 seconds to Mars da non so quanto ormai, sempre lo stesso. Penso che ormai il defrag consideri quei bit inamovibili 🙂
In ufficio invece ho un doppio monitor 1280×1024 e ho una fissazione per i wallpaper, ne ho svariati centinaia di megabyte e li cambio abbastanza spesso; meglio ancora se nascono espressamente per il doppio schermo. Ieri mi sono imbattuto in questo post sui wonderful wallpaper del buon Carlitos, ne ho messi due della serie “Aqua dreams” e sono molto soddisfatto.

Se non fosse che preferisco passare il tempo col PC bloccato per poterli ammirare, direi quasi che ho più voglia di lavorare 🙂

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Kurai, think again

Sono un po’ combattuto, dopo aver letto il post di Kurai “Sarko, think again”. Fondamentalmente ha ragione, ma qualcosa non mi torna ugualmente:

Le major devono venire a patti con cose che succedono, sacrosanto. Il problema è che le cose che accadono sono in larga parte illegali, e se qualcuno deve “venire a patti” con qualcosa di solito è perché questo qualcosa ha ragione. Quindi la pirateria ha ragione? no, e non lo pensa nemmeno Federico, è bene metterlo in chiaro.
Il problema è che la gente non ha percezioni su questo o quello o quell’altro, la gente ha la percezione (e la tangibilità) che può avere tutto gratis, subito, facendo un peccatuccio veniale, o al massimo cancellando subito dopo la fruizione. Musica, film, serie tv, libri, fumetti. Quale è il business sulle attività collaterali? i concerti, parlando di musica? davvero i concerti?

Da quando esiste il file sharing e l’mp3, vi dirò, i grossi nomi che escono sono sempre meno. Escono una marea di gente inutile, tante meteore, e molti gruppi che si sfasciano al secondo disco. Nessuno diventa più “venerabile” vendendo milioni di copie dei suoi dischi, e quelli che lo diventano per “acclamazione” della nicchia non vendono abbastanza per potersi permettere di fare un altro cd. Per riassumere il concetto, i Pink Floyd se nascessero oggi, sarebbero morti tra un mese.
E questo si riflette sui concerti, ovvio: le major devono vendere, quindi confezionano gli artisti in un certo modo – “usa e getta” – per incamerare introiti veloci e sicuri. Nessuna ottica di lungo periodo. Quindi nessun talento da coltivare, quindi concerti schifosi.

Per le serie TV e i DVD che escono insieme ai film nei cinema, secondo me vale il discorso iniziale. Tutti sanno che basta che qualcuno ne compri UNA copia e dopo qualche ora TUTTI la possono scaricare gratis. Io subisco il fascino del grande schermo del cinema, faccio casino con gli amici, ma mi piace anche guardare i film nel lettone. Mi pare inevitabile la stessa fine della musica, non vedo packaging plus et similia. Al massimo il cinema potrebbe diventare un prodotto stagionale: caldo -> vendite, freddo – pirateria.

Per il resto son d’accordo con Fede, a parte che i remix mi fan quasi sempre inorridire 🙂

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