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giorno 10 – Trondheim

in realtà siamo a Stjordal, poco distanti dall’aeroporto da dove voleremo su al Nord, ma importa poco. Oggi giornata di trasferimento, visto che prima o poi i chilometri vanno fatti e non esiste un “piano B” se perdi un volo 🙂
Trondheim è caruccia, anzi: la parte vecchia è caruccia, simile a Bergen, con le casette in legno e le palaffitte sul canale. La parte nuova è abbastanza noiosa e sporca. Comunque il fatto è che qua s’è messo freddo, e vento! ieri sera siamo usciti per una passeggiata ma faceva 16 gradi e siamo tornati a berci un caffè caldo in hotel, oggi a Trondheim non era molto meglio. Se c’è il Sole si sta bene, se è nuvolo si soffre un pochino. Ma tanto non potremmo mica tornare senza aver comprato ALMENO un maglione con la bandiera norvegese no? 🙂

La cena di questa sera poi è stata mitica. Davanti all’hotel dove alloggiamo c’era un ristorante italiano: mia moglie non credeva alle leggende sui ristoranti italiani all’estero, a me una pizza non dispiaceva (anche se l’avessero fatta “alla norvegese”, che l’ho già assaggiata e non è malaccio!). Di italiano non c’era nulla, tranne il menu scritto malissimo (insalata digamberetti, cozze gratinate e maccheroni gratinatE, fettuccino…), e i piatti spaziavano dalla pizza Vesuvio (ovviamente con l’ananas) al kebab gigante fino al pollo indiano col riso basmati.
La cosa più sorprendente, però, non siamo noi che ci siamo arrischiati a tentare, quanto i normali avventori del luogo; gente che ordina lasagne al forno, che vengono servite in un piatto da zuppa, che le mangia accompagnate da una specie di cracker gigante imburrato e annaffia tutto con la Fanta! allucinante!!!

La pizza alla norvegese è sostanzialmente all’americana, ci mettono sopra qualsiasi cosa e la servono adagiata in un vassoio di vimini già tagliata. La puoi ordinare media o grande. Con una media una sera ci abbiamo mangiato in due, la grande avrà un diametro di almeno 60 centimetri. Imperdibile! da queste parti c’è Peppe’s Pizza, una istituzione locale, un impero esteso su tutta la Norvegia. Il problema è che qualsiasi cosa costa uno sporposito. Ma per le considerazioni finali mi tengo un post alla fine, per ora andiamo di diario di viaggio.

Ci risentiamo da Bodo, tanto “excuse me, is there internet connection in the room?” “sure, use this card” 😉

9 Comments

  1. Barbara Barbara

    Devo dire che spesso la pizza salva anche me all’estero quando non ne posso più di pietanze locali … anche se spesso una fetta è sufficiente per l’intero pasto !! Al di la che quasi sempre sono alte ci mettono veramente di tutto anche chiedendo la cosa più semplice (io che fatico a digerire quella italiana poi…)

  2. paola paola

    Per la pupazza! Hai scritto “mia moglie” e non ” la mia signora”.
    Non ti fa effetto?
    Buon viaggio ragazzi 🙂

  3. Guzzo Guzzo

    A N.Y. ho assaggiato con scetticismo una “pizza con il pollo”… beh… peccato che ciò è accaduto solo durante gli ultimi giorni di vacanza, altrimenti l’avrei mangiata pure a colazione ogni giorno: buonissima!
    Per l’orrore di qualsiasi pizzaiolo italiano… che mai azzarderebbe una ricetta del genere!

  4. lullaby lullaby

    ragazzi, seguirvi è una meraviglia.. E questi posti poi, mi fate venire una voglia di vederli!
    E pure di comprarmi un maglione con bandiera norvegese! 🙂

  5. Nanix Nanix

    quoto lullaby! anche io ho voglia di venire a vedere questi posti!!!!!!!!!!!!!! e quoto anche il maglione con la bandieraaaaaaa 😀

  6. Guzzo Guzzo

    Ma come? Non vai a Capo Nord e poi torni giù con il ricordo più inflazionato della vacanza in quei posti lì? Il maglione con la bandiera norvegese (e magari anche gli adesivi con le renne da attaccare all’automobile) 🙂

  7. niente maglione, tranquilli 😉

  8. diciamo la verità: tambu il maglione lo voleva e ha sperato fino all’ultimo che gli avanzassero le spropositate corone necessarie [cosa prontamente sventata dalla signora, che, prima di salire sull’aereo per stoccolma, ha fatto un paio di piccoli acquisti alla profumeria del duty free]…

  9. Guzzo Guzzo

    Un classico… per la Nana l’acquisto al duty free, fosse anche un Toblerone, è un must di ogni vacanza 🙁
    Non si può concludere una vacanza e definirla tale se non si buttano via… emh.. se non si spendono gli ultimi “avanzi” al duty free 😉

    ps: Speriamo non abbia nascosto in qualche tasca dello zaino l’adesivo con la renna 😉 o peggio ancora che non l’abbia attaccato alla videocamera 😉

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