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30 seconds to Tambu Posts

perché mia moglie è troppo buona

Caterina: “giochiamo al gioco del si e del no?”
Io e la Ale: “va bene”
Caterina: “pronti, ai posti… VIA!”
[passa mezzo secondo, io urlo]
Io: “ASPE’ ASPE’ ma abbiamo già iniziato?
Ale: “si”

MBEEEEPPPPPP

;-P

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Les Revenants

Les Revenants è una serie televisiva francese andata in onda su Canal+ nel 2012 e mai tradotta in italiano. La si può trovare sottotitolata tramite i soliti canali non ufficiali. L’idea è basata su un film, sempre francese, del 2004, ma la cosa che conta, e il motivo di questo post, è che ne sono rimasto molto piacevolmente colpito.

La sinossi è semplice, addirittura banale se raccontata in una frase: in un paese di montagna i morti tornano in vita. Ma il fulcro della faccenda è esattamente questo, anzi è l’ordine delle parole. Les Revenants non è un film di morti viventi, ma di viventi che una volta sono morti. E’ una differenza sostanziale nell’economia della serie, per alcuni aspetti caratteristici e nemmeno troppo secondari:

  • Gli zombie classici non pensano, non hanno emozioni, sono tipicamente decomposti. I ritornati francesi invece sono esattamente le stesse persone scomparse, con un buco nella memoria.
  • A causa di ciò le reazioni delle persone sono differenti da quelle di un film apocalittico: sebbene sia una via tentata anche altre volte (la figlia del governatore in The Walking Dead, la storia d’amore in Warm Bodies, addirittura Goerge Romero in Survival of the dead), ritrovarsi a convivere faccia a faccia con la persona mancata e amata, “viva”, pensante e parlante ha effetti diversissimi sulle persone.
  • Molto interessante lo sviluppo di un tema parallelo, anch’esso un grande classico della letteratura di genere: gli esseri umani sono il nemico principale di loro stessi, a causa di vicissitudini molto diverse tra di loro ma ugualmente “pericolose”. A questo riguardo sono sintomatiche due scene: in una due ritornati parlano tra di loro e convengono che “[i vivi] non hanno certo bisogno di noi per farsi del male”; nella seconda le persone asserragliate in una struttura chiusa domandano all’uomo di fede di turno “non avevi detto che non ci avrebbero fatto nulla”?

Non si tratta ovviamente di una produzione hollywoodiana, per cui va presa con tutti i limiti del caso: alcuni attori sono decisamente legnosi, alcune scene girate al risparmio, la recitazione non è sempre all’altezza data l’omogeneità (anche nell’età) degli attori. Si tratta però di otto puntate che vi consiglio di guardare assolutamente, nonostante le tante domande senza risposta, oppure se vogliamo nonostante le tante domande alle quali ognuno di noi può dare la risposta che più gli piace. In ogni caso la seconda stagione è in fase di ripresa, quindi niente paura.

Infine una menzione speciale per la colonna sonora, realizzata dal gruppo scozzese Mogwai: si tratta senza ombra di dubbio di un assoluto capolavoro, una delle musiche più d’atmosfera che abbia mai sentito: è entrata in heavy rotation nella mia playlist anche se non so definire esattamente che cosa più mi piaccia. Credo semplicemente che sia il giusto pezzo di musica nella giusta serie, che si sposi perfettamente con il mood della serie e delle location, che sia suonata benissimo e che si adatti a molte situazioni in cui può essere ascoltata. Vi consiglio senza remore anche il disco, indubbiamente!

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My personal fight club

Il mio fight club personale è la mountain bike. Ieri ho preso una straccionata paurosa nel fango freddo, la bici mi è passata sopra agganciata ad una gamba, ma poco dopo ero in piedi, dolorante ma come nulla fosse.

Mi fa sorridere il pensiero di riprendere a lavorare il lunedì, e a volte di andare a trovare clienti e sotto la camicia o i pantaloni avere ogni tanto lividi ed escoriazioni, proprio come Edward Norton nel famoso film.

Se non l’hai mai provato ti sembra ridicolo, ma è un toccasana per lo spirito, non certo per il corpo 🙂

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I numeri, prima di tutto

Ieri sera, mentre ceno, rumore di trambusto di gatti.

Io: “Brin! basta! PAge cosa hai in bocca? un topo? vieni qua!”
Ale: “è il secondo, stasera”
Io: “Ah si? presto presto!”
Ale: “cosa? farla uscire?”
Io: “no! aggiornare il google docs delle prede!”

🙂

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Ho cambiato tema!

Ho cambiato il tema del blog, cosa che non accadeva ormai da… praticamente sempre! 🙂
Questo mi farà tornare a scrivere? non lo so, ma diciamo che l’idea è anche quella. Nel frattempo vedo che le cose nei temi WordPress sono cambiate tantissimo, dovrò abituarmi un pochino a tutte queste opzioni, e naturalmente sto ancora lavorando al layout.
Ora provo a pigiare tutti i pulsanti di share sociale, voi provate a usare il comment box di Facebook! 🙂

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Customer Care 2013

Ultimamente, per mia sfortuna, ho avuto a che fare con diversi customer care, quegli oggetti mistici che nel 2013 sarebbero anche scontati, se non fosse che in realtà spesso fanno di tutto per farti pentire di essere cliente. Ecco cosa è successo:

1) Apple: mi si guasta lo schermo dell’Imac, tragedia! In realtà non ho avuto a che fare direttamente con Apple, ma l’ho riportato nel negozio dove l’ho comprato. Ho AppleCare, prendono nota del problema, e considerando che di mezzo ci sono le feste risolvono tutto in tempi decenti. Niente da dire.

2) Google: compro un Nexus 5 bianco da 32 Gb, me ne arriva uno nero da 16. Telefono (anzi, mi faccio richiamare premendo un pulsante) al customer care, prendono nota, subito dopo mi mandano una mail per reperire informazioni, alla fine prendono atto dell’errore. Mi propongono di restituirlo e rimborsarmi il 100% o tenerlo e rimborsarmi la differenza; rimandare questo e mandarmi quello giusto pare non essere un’opzione. In ogni caso opto la prima, mi mandano istruzioni dettagliate su come impacchettarlo e spedirlo a costo zero.

3) Amazon: mi si guasta un telecomando universale Logitech, comprato su Amazon. Chiamo Logitech per provare a risolvere, ma siccome non se ne esce mi faccio richiamare dal supporto Amazon: fantastici, gente, casomai aveste dubbi: gentili, veloci, preparati! Mi chiede se ho già sentito il produttore, prende nota dell’ordine che conteneva il telecomando, si accorge di un problema con l’indirizzo di spedizione e lo corregge in autonomia, me ne spedisce uno nuovo a costo zero, con istruzioni dettagliate per rimandare indietro quello guasto. Impagabile!

4) Genialloyd: in realtà non sono cliente e non ne ho avuto bisogno, ma va raccontata perché fa parte del “customer care”. Faccio un preventivo su facile.it qualche anno fa, e da allora all’approssimarsi di ogni scadenza loro mi mandano una mail con i preventivi più vantaggiosi. Per qualche motivo anche Genialloyd lo fa, credo che la mail gliela abbiano passata loro. In ogni caso leggo questo:

Gentile Signor Cilia,
Mi permetto di disturbarLa per chiederLe se ha bisogno di aiuto per il preventivo n. 560543648.

e sin qui tutto ok

Se è interessato alla nostra offerta dovrà, inviarci una copia dei seguenti documenti:

e bla bla bla, mi sembra sensato.

Se invece ha ancora qualche dubbio o se ha bisogno del mio intervento personale non ha che da rispondermi e spiegarmi cosa posso fare per Lei: non faccio mai mancare nella mia giornata il tempo per leggere e rispondere ai Clienti, è la parte che amo di più del mio lavoro.

qua mi si drizzano le orecchie. Se sei un addetto al customer care hai a che fare tutto il giorno con i clienti, chi mai dovrebbe RITAGLIARSI del tempo per leggere le mail dei clienti? scorro subito sino in fondo per vedere la firma

Leonardo Felician
Amministratore Delegato
Genialloyd SpA
felician@genialloyd.it

BOOOOOOOOOOOOMMMM! 🙂

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Biking 2013

Questo è stato l’anno in cui ho scoperto la mountain bike. Partito quasi per gioco a Marzo (“vediamo un po’ se mi piace davvero”) nel giro di pochi mesi ho cambiato bici, ho intortato un amico e lui ha messo su un gruppetto: l’altro ieri eravamo in sei, a scorrazzare per le montagne liguri.

Lo stesso amore a prima vista l’ho avuto solo con la moto, e forse il fatto che entrambe abbiano solo due ruote non è casuale. In ogni caso ecco le mie statistiche sportive del 2013, che voglio assolutamente migliorare il prossimo anno:

Schermata 2014-12-31 alle 11.56.48

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Ricorsività natalizie

1) Ah, non vedo l’ora che siano le feste così sistemo e pubblico la miliardata di foto arretrate che ho sul Mac

2) Ah, finalmente durante le feste posso portare il Mac in assistenza

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dialoghi che continuate a sentire nel 2013

[questo post è la triste continuazione di quest’altro]

“Ciao, hai avuto problemi a trovare questo posto?”
“Mah, no, ho seguito i cartelli… solo alla fine, erano diradati, mi sono un pochino perso ma poi ce l’ho fatta”
“ah, non ce l’avete il navigatore?”
“no, non viaggio spesso. Ora scusa, controllo cosa ha fatto $quadradicalciopreferita”

E tira fuori uno smartphone

***

“ti seguo in macchina, che non so dov’è il posto. E mi raccomando, vai piano, che se non ti vedo più mi perdo, non so dov’è il posto!!”.

quantità di smartphone presenti nella macchina: 3

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