Nel mondo ingiusto di oggi, non è quasi tollerabile che qualcuno abbia lo smartphone pieno zeppo di energia e qualcun altro no. C’è disparità e classismo, e si fomenta il razzismo energetico! 🙂
Scherzi a parte, mi vengono in mente almeno un paio di occasioni in cui poter ricaricare il cellulare avrebbe fatto la differenza per qualcuno, ma in cui per motivi vari la cosa non era possibile. Ebbene, quando comprai il mio Nexus 5X e iniziai a bestemmiare dietro al cavo USB – Type C mi documentai sulle capacità di questo standard ancora sconosciuto. Una di esse racconta
Monitor, stampanti e altre periferiche potranno essere alimentate direttamente dal notebook o dal PC, così come smartphone e tablet potranno essere ricaricati da qualsivoglia dispositivo compatibile. Il funzionamento è bidirezionale…
Non avevo mai avuto però un altro dispositivo USB-C a portata di mano per verificare, fino a quando lo smartphone di mia moglie è impazzito due settimane fa. Detto fatto, ci dotiamo di un altro Nexus 5X e ovviamente appena possibile li unisco nell’estasi suprema che è propria dell’idillio dell’amore attraverso un cavo USB-C <-> USB-C. Pronti via, uno ricarica l’altro. Ma non solo, tramite il comodo pannello delle opzioni USB (compare sempre quando il cavo è collegato) posso scegliere la DIREZIONE della corrente, ovvero quale dispositivo cede e quale invece guadagna energia. Se non è aMMMore questo… 😀