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E che ci vuole?

Mi sono appassionato a “The Walking Dead“, serie TV trasposizione di un noto fumetto, di cui lunedì è andata in onda la sesta e ultima puntata della prima serie. Ve la consiglio, è interessante, e non starò a esaminare le differenze col fumetto che peraltro non ho mai letto.

Quello di cui non mi capacito è come un intero pianeta possa soccombere ad uno stuolo di zombie goffi, lenti e (per definizione) decerebrati: voglio dire, non stiamo mica parlando di 28 giorni/settimane dopo! lì correvano come dei dannati, spaccavano le porte a pugni, insomma prima o poi ti trovavano e ti facevano un mazzo così. No, questi sono lenti, impacciati. Se corri abbastanza forte li semini, se non sono troppi te la cavi anche con una spada o una mazza, come diamine fa un ESERCITO ad essere sopraffatto da creature che restano chiuse fuori da un centro commerciale che ha un ingresso con due vetrate?

Ne ho parlato anche con uno dei massimi esperti italiani di zombie, e lui tira in ballo la questione psicologica e un capitolo di un libro che prima o poi mi toccherà leggere, ma non mi convince: un esercito dotato di armi e mezzi sarebbe in grado di difendere a oltranza una postazione militare. Anzi, se io fossi un generale predisporrei un piano del tipo:
– radunare tutti i mezzi, i carburanti e le armi possibili, eventualmente saccheggiando altre basi
– individuare un’isola grande abbastanza da contenere tutti i soldati e i civili superstiti
– invaderla e ripulirla
– trasferirci le risorse
– viverci

e che ci vuole? 🙂

13 Comments

  1. Non hai tutti i torti, ma non mi farei troppe domande visto che il risultato merita comunque 🙂

  2. Analisi estremamente superficiale!
    Provaci tu a combattere contro gli zombi poi vediamo cosa riesci a fare.

    Scherzi a parte, credo che il problema sia legato alla quantità. Ipotizzando una percentuale del 1% di popolazione che sopravvive, vorrebbe dire combattere contro circa 5.940.000.000 zombi totali (sempre che non si considerino quelli morti precedentemente e tornati in vita).
    Non basta la vita di una persona per farli fuori tutti ovviamente e il numero è talmente soverchiante che il rischio di restarci è altissimo.

    Prendiamo in considerazione i soli Stati Uniti: 310.578.000 abitanti, sopravvissuti 1% (stima personale): 3.105.780 contro :307.472.220, direi che la sopravvivenza sia al limite. Aggiungi che devi trovare cibo, acqua, mezzi per scaldarti (quindi la necessità di muoverti sul territorio) e la frittata è fatta.

    Per quel che riguarda l’esercito, puoi avere tutti i mezzi che vuoi, ma prima di tutto centrare il nemico SEMPRE in testa non è così facile, se poi da l’altra parte hai un numero alto di nemici sfangarla è davvero difficile.

  3. caino caino

    eccomi, sono il massimo esperto! mi avete invocato! 😀

    Keper dice uno dei tanti motivi per cui un esercito moderno può ben poco contro i morti viventi, ovvero la quantità.
    il capitolo citato è tratto da War World Z di Max Brooks [esatto, il figlio di Mel l’attore comico] e parla di una specie di Waterloo di questa catastrofe.
    snocciolo un po’ di motivi, ma non li ricordo tutti.
    1 i morti sono davvero TANTI [vedi i conti di keper]
    2 i morti non si stancano
    3 i morti non sentono dolore e non li puoi arrestare se non sparando con colpi precisi
    4 le armi moderne non sono studiate per i morti viventi e sono semplicemente distruttive: fanno un cratere di 10 km e dopo 2 ore ti ritrovi 6.000.000 di morti che ti chiedono un pallettone in testa.
    5 la questione psicologica inoltre è un fattore che nelle guerre moderne viene molto sfruttata. i morti non hanno psicologia su cui far leva.
    6 i proiettili, semplicemente, non bastano.
    7 le armi nucleari? ahahaha, a che servono?
    8 la bomba h: funziona che crea un fusione nucleare e “risucchia” l’aria. i soldati colpiti da una bomba di questo tipo muoiono con i polmoni rivoltati all’esterno. nel caso dei morti viventi “muoiono” solo quelli colpiti dall’esplosione, ma il vero danno di questo tipo di armi non viene “piazzato”.

    poi nel libro vengono citate altre tecnologie supermoderne ma “reali” [tipo la condivisione di immagini e voce tra tutti i memrbi di ogni plotone] che creano più scompiglio e sconforto che altro di fronte ad un nemico infinito, senza paura e senza dolore.

    in un altro capitolo poi viene descritto in che modo far fuori un esercito di zombie. tutt’altra metodologia, davvero. 🙂

  4. Bella la disamina sulle varie armi, però io ho sempre un dubbio: ma il ancia fiamme stile vietnam? Non funzionerebbero? Perché ok che devi sparagli in testa, ma se li carbonizzi in modo che la testa non esista più dovrebbero andare, no? Sennò non funziona nemmeno la decapitazione, cosa che invece vediamo fare durante l’ultima puntata.
    E un lanciafiamme non mi pare sia tecnologia difficile da implementare, anche se al momento attuale l’esercito ne fosse sprovvisto non penso dia difficile adattare bombole di gas e tubi d’acciaio.

  5. si ma stiamo parlando di creature che se ti recinti con un muro altro tre metri non vedrai più in vita tua, che non riescono ad entrare in un edificio. bambini insomma… prendi il carro armato ad Atlanta, ad esempio. come possono degli zombie sopraffare un carro armato, posto ovviamente che non devi restare senza benzina…

  6. @keper: ci combatte ogni mattina 😉

  7. Allora.
    @effemmeffe: no la decapitazione sembra non funzionare, è vero che li blocca in qualche modo, ma non muoiono. Si vede nella puntata dove lo zombi mangia il daino. Gli tagliano la testa e lui continua a vivere (si vede la testa che cerca di mordere).
    @tambu: e se riuscissero a tirare giù il muro solo grazie al numero?
    E’ ovvio che se ci metti la logica tutto il costrutto della trama va a farsi benedire, capiamoci, un minimo di sospensione della realtà comunque ci vuole. Un po’ come la religione, non è che devi spiegarla, ci devi credere (o per lo meno credere a chi l’ha inventata, peccato che non influenzi la tua vita solo per 2 ore come un film).
    @estrellita: si mi sembrava di averlo capito, tra l’altro uno degli zombi è il gatto, giusto?

  8. ma se non riescono ad aprire le vetrate del centro commerciale!

  9. marcogiallo marcogiallo

    Ciao, anch’io mi ero appassionato alla serie, almeno fino alla quinta puntata. La sesta mi è sembrata inutile, non aggiunge niente, serve solo ad introdurre la seconda serie, e ciò mi ha un filo deluso.
    Ma nonostante ciò avrei alcune precisazioni da fare:
    :: “no la decapitazione sembra non funzionare”, beh, tecnicamente forse non riuccide lo zombi, ma sicuramente ne immobilizza il corpo, forse la testa continua a mordere, (forse anche in eterno) ma rimane comunque appoggiata al suolo, il tempo la coprirà di detriti, l’acqua la sposterà in un angolo, insomma, direi che la minaccia diminuisce di molto.
    :: “…creature che restano chiuse fuori da un centro commerciale che ha un ingresso con due vetrate?” Dopo un po’ riescono ad entrare, addirittura utilizzando pietre per rompere i vetri. Impiegano diverso tempo, ma non lo considerano un problema.

    Insomma, per ricapitolare direi che i punti di forza degli zombi sono:
    il numero, che cresce in modo esponenziale;
    l’assenza di emozioni, prospettive, bisogni, dolore;
    e soprattutto il tempo.

    Diciamo che sono come le formiche: abbiamo mille modi per ucciderle e sterminarle, ma loro sono tante, e tornano anche mentre dormiamo.

  10. ma esattamente come le formiche, nemmeno gli zombie nuotano 😀

  11. Fr_Samjack Fr_Samjack

    c’è sempre l’evoluzione della specie

  12. arrivo un po’ in ritardo a commentare ed anche io sono assolutamente a favore s per l’adozione di armi da “fuoco” stile lancia fiamme e/o bombe incendiarie

    inoltre, se non si vuole rischiare in prima persona, si potrebbero utilizzare droni telecomandati dotati di sirena (per fare rumore) e lanciafiamme.

    e poi un sistema di mine “antiuomo/antizombi” potrebbe renderebbe ulteriormente più lenti questi cosi frantumando le gambe, spargendo sostanze facilmente incendiabili ed infine innescando un bel falò..

    concordo con l’idea che armi come pistole e/o fucili siano di difficile gestione su numeri così elevati….

  13. @keeper: vero, mi ero scordato della testa che mordeva. Però è anche vero che una testa che morde lì per terra oltre ad essere creepy non è che sia poi questo enorme pericolo. Certo, probabilmente diecimila teste che mordono potrebbero diventare un problema, ma l’altro giorno ho visto Michael Western farsi del napalm in cucina e vuoi mettere che lì non ci sia nessuno che sia in grado di replicarlo? E quando diecimila teste che mordono incontrano una betoniera di napalm le teste che mordono son teste morte.
    Per dire, avevo dieci anni quando io e il mio vicino di casa versammo una latta di benzina sul formicaio per rappresaglia contro quella formica rossa che gli morse il culo mentre giocavamo nel prato, ma ricordo ancora la fiammata.

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