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L’amore a Londra

A inizio mese mi hanno inviato una copia omaggio del libro “L’amore a Londra e in altri luoghi” di Flavio Soriga, edito da Bompiani, per darci una letta e sapere cosa ne pensassi. Come ho avuto modo di dire prima di accettare, in questo periodo come è facile immaginare non ho molto tempo per leggere, ma ho comunque finito il primo racconto e vado subito al dunque: non è decisamente un libro per me.

Non è uno di quei libri che inizi e non finisci, ma è un libro che non mi comprerei, e non solo perché non è il mio genere. Lo stile di Soriga, unito all’ambientazione della prima storia (che anche se non viene esplicitato, mi ricorda il sud o la Sicilia) mi ha fatto balenare in testa l’amato/odiato Verga, e la sensazione non mi ha abbandonato nel proseguo della lettura. Inoltre non apprezzo molto – non in un libro almeno – le strutture narrative dove si insiste molto su un concetto (qualcuno direbbe “alla eìo“): aprile aprile aprile, Claudio Claudio Claudio, sono cresciuto sono cresciuto sono cresciuto, e combinazioni e reprise, tempestato di virgole e incisi.

Per togliermi il dubbio ho sbirciato alcune pagine a caso delle storie successive, ma ho avuto l’impressione che il refrain non cambiasse molto. La Ale l’ha visto sul comodino e l’ha iniziato a leggere a mia insaputa, ma una sera mi ha detto “come mai ti sei comprato quel libro? ho iniziato a leggerlo ma non mi prendeva”, e nemmeno lei l’ha terminato.

Nonostante questo, non è detto che una volta completata la minacciosa pila che mi guarda dal comò (quindi si parla di anni, di questo passo) non mi venga voglia di portare a termine la lettura…

2 Comments

  1. Ho idea che non riceverai altri libri dalla Bompiani!! 😉

  2. pazienza, la sincerità prima di tutto. Se mi mandano roba di fantascienza forse miglioro! 🙂

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