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Il post più costoso della storia

C’è chi blandamente si fa pagare per fare dei post, e di conseguenza c’è qualcuno che paga per farseli fare. Ci sono i nanopublishing. Poi c’è tutta la schiera di chi fa i contest, che all’inizio mettevano in palio poca roba, poi aumentando l’interesse (e il ritorno) son cresciuti anche i premi: le crocs, l’ipod shuffle, l’ipod nano, l’N95 e l’Iphone. Dietro a questi concorsi c’è uno studiato piano di marketing a tavolino volto ad aumentare il brand del blog o dell’autore, i link in ingresso, la visibilità nelle classifiche e il PageRank di Google. Possiamo direi che si spende tot e per ricevere tot.

Quel famoso post invece mi è costato un po’ più di un N95 nuovo, non m’ha dato link né popolarità. Il post più costoso della storia di questo blog non è nemmeno più visibile…

11 Comments

  1. posso dirlo? gli andassero in medicine… 🙂

  2. eio eio

    prendila così: quelli che sanno di cosa parli non ci andranno mai, da quella gente lì. quindi anche loro han perso dei soldi. si spera molti più di te.

    oh, comunque, l’n95 non è poi sta gran cosa eh.

  3. Il tuo post non c’è più, ma non è obbligando al silenzio che si guadagna in stima. Forse questo loro l’han dimenticato…
    Ciao,
    Emanuele

  4. Forse ho capito a cosa fai riferimento, ad ogni modo ciò fa riflettere su quanto sia importante avere un blog con relative responsabilità/conseguenze.
    A me successe una cosa simile alla tua ma si concluse bene perchè era solo una “diffida” e quindi ho potuto porre rimedio a tutto.

    Sono esperienze dai 😉

  5. Morganalarossa Morganalarossa

    Che ci vuoi fare?
    E’ la vita: a me il blog e’ costato un marito!

    (per fortuna, oserei dire adesso 😉 )

  6. E’ dura. Io faccio sempre molta attenzione. Buttare via dei soldi senza nemmeno link in entrata sarebbe drammatico. Io però lì non andrò mai, quello è chiaro.

  7. Ti regalo un link ugualmente…
    Ok? 😀

  8. Barbara Barbara

    Io non so di che post parli 🙁

  9. Bastava un “secondo me” e soprattutto che google non indicizzasse tanto bene quel titolo…

    Che ti posso dire… mancia, futti e futtatinni.

  10. secondo me non bastava un “secondo me”

  11. […]soprattutto che google non indicizzasse tanto bene quel titolo…[…]

    Il bene e il male di un’eccellente ottimizzazione… “I dolori del giovane SEO” 😉

    Comunque io sono altrove!!! 😉

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