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Il googlefratello? no, la coscienza

Torno ancora una volta, spero l’ultima, sulla questione sollevata nel commento di riffraff al post precedente.

Per farlo vi linko prima di tutto questo articolo di html.it – il vero grande fratello – e vi riporto la frase nocciolo della questione:

Non c’è problema alcuno: l’utente affida qualche informazione e ne trae in cambio spazio illimitato, un buon spam filter, tutta roba di valore.

Questo è anche il mio punto di vista. Usufruendo di un servizio di Google, qualsiasi servizio, si accetta uno scambio. Scambio che deve essere valutato singolarmente. So benissimo che google “legge” la mia posta su Gmail, e lo fa per propormi pubblicità contestualizzate. E vi dirò, qualche volta propone anche link stuzzicanti. So alla perfezione che tramite Analytics Google conosce quante persone arrivano al mio blog tramite i concorrenti Live.com e Yahoo e con quali chiavi, e può capire il comportamento degli utenti, magari se cliccano spesso da pagina 2. Ma non mi importa, Analytics è grandioso – secondo me – e Gmail è fenomenale. Google compra Feedburner e potrà conoscere ANCHE i dati del mio feed? Ma BENVENGA, se me li integra con Analytics e mi permette di studiarli come o meglio di ora.

Fondamentalmente è una questione di essere coscienti del processo. Siccome nessuno è obbligato a usare i servizi di Google, i casi sono due: o non si è coscienti delle implicazioni (quindi ben venga l’opera di informazione, ma che sia informazione vera, in modo che ognuno possa regolarsi di conseguenza) o ci fanno troppo comodo i servizi.
Siamo tutti coscienti che quando chiediamo un finanziamento poi verremo invasi di pubblicità e carte di credito gratuite, a parole supervantaggiose, nonostante tutta l’attenzione che mettiamo nel barrare le caselle. Ma ci servono i soldi, quindi ce ne freghiamo.
E non mi direte che leggete tutte le [[EULA]] quando installate i programmi? NEXT-NEXT NEXT, accetto accetto accetto e via 🙂

Google ha un sacco di dati, ok. Ha interesse a spulciare REALMENTE cosa farà Tambu sabato alle 22.00? gliene viene in tasca qualcosa a sapere che mi scrive tizio parlandomi di backgammon piuttosto che sempronio che chiede aiuto su analytics? intendo “gliene viene in tasca qualcosa oltre che un paio di keyword per piazzare annunci”?
Io sono cosciente di che dati abbia e all’incirca di cosa ne faccia, e mi sta bene. Alternativamente potrei pensare di pagare per avere i servizi senza problemi di privacy, ma al momento non è un’opzione contemplata.

Prendere o lasciare. Io prendo, sono cosciente 🙂

5 Comments

  1. Esco dal mio solito silenzio (colpa dei feed — google reader, of course) per appoggiarti in pieno. Non ho nulla da aggiungere perché concordo al 100% su ciò che hai scritto.

  2. […] Tambu ha pubblicato una personalissima riflessione sulla ingiustificata preoccupazione mostrata da chi vede Google come “vero grande fratello” per la capacità in continua […]

  3. Per quanto, in coscienza, sembri un comportamento accettabile. La mia impressione è che si dia poco valore alle informazioni fornite.
    Esempio da thriller b-movie: domani scopri che l’acqua inquinata del porto di Genova guarisce il raffreddore. Con tutte le informazioni fornite fino ad ora, trovo che sarebbe molto più facile, beccarti e farti tacere. Non sempre si cercano informazioni sugli individui in relazione ai loro crimini.
    L’unica pecca, senza esagerazioni, è che forse diamo poco valore alle informazioni e non ce ne rendiamo conto?

  4. riffraff riffraff

    scusa non volevo irritare col commento voleva essere ironico :/
    Io concordo con te, anche perché sennò non userei gmail e google search.

    Certo, cose come la storia dei pc dell con google danno un po’ fastidio, ma cavolo, google mi ha anche regalato 3000€ l’anno scorso per avere ancora più informazioni su di me 🙂 .

    Ma il punto è quel che dite tu e html.it, avere la coscienza di quel che si fa. Tu ce l’hai e forse ce l’ho anche io, ma se di certe cose non se ne parla mai come fanno ad averla gli altri?

  5. Keper, se scopri una cosa così non è certo Google che devi temere 😀

    Facciamo un passo indietro allora: sareste disposti a pagare per avere Gmail senza pubblicità e problemi di privacy? se si quanto? e rispondete onestamente per favore 🙂

    La mia impressione è che si voglia la botte piena e la moglie ubriaca, cmq sentiamo…

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