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Amarcord

Oggi operazione amarcord…
ieri sera il mio chitarrista mi dice “oggi sono andato a mangiare da D.”. “Cazzo dici” lo stoppo subito “ha venduto il bar una vita fa”.
“Si, ma i nuovi stavano fallendo, e lui è tornato per risollevarlo, ma l’ha già venduto. L’aveva già fatto una volta”.

Ora, a parte che qua si comprano e vendono bar ed esercizi commerciali come fossero noccioline, oggi mi trovo da quelle parti ed ovviamente entro 🙂
Come va come non va, fammi un panino dei tuoi, ricetta classica.
Beh, ho avuto quello che nelle opere di Joyce viene definito un flusso di coscienza; al primo morso sono tornato indietro di 10 anni, mentre il formaggio tiepido si scioglieva in bocca. Tutto mi sembrava immobile, ovattato, e l’aspetto totalmente rinnovato del locale non ha intaccato questo stato.

E lui, diciamolo, ci ha messo del suo secondo me. Quando gli ho detto “mi dai una coca?” lui è prima partito di scatto, poi s’è fermato subito. poi ha tentato di dire qualcosa ma s’è bloccato come si blocca un attore che sa di stare per dire la battuta sbagliata, e alla fine mi ha risposto “lattina o bottiglietta?” 🙂

E poi c’era la S. e la L. invece ha avuto un bimbo. Mancavano i miei vecchi colleghi, ma lo spirito era sempre quello. tra 15 giorni subentrano i nuovi nuovi (meglio “novelli” sennò sembra una ripetizione) proprietari.
Peccato 🙂

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