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Month: February 2006

forum di z-italia.com

30 seconds to Tambu sa anche essere un blog di servizio 🙂

ho notato che alcuni visitatori iniziano ad arrivare cercando “forum z-italia inaccessibile” “z-italia non visibile” e così via.
TRANQUILLI! vi spiego (quasi) tutto io:

“quasi” tutto perchè anche se ho letto la vicenda ( notizia sul corriere della sera ) non ho capito del tutto la questione.

Comunque è semplice: il server di z-italia è in quel datacenter “prigioniero” e fino a quando non lo riattaccano al mondo virtuale non torna online. E ovviamente non si può nemmeno spostare :-\

Update: ho preparato una pagina per tenere la rete informata circa lo stato del forum, tutte le volte che ce ne sarà bisogno. la trovate cliccando l’indirizzo blog.tambuweb.it/z-italia-forum/

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ora basta! :)

il test del MENSA 2.0 del tao lo conoscete tutti, no?

il grande vantaggio dei feed rss è che le cose le sai dopo massimo un’ora che sono pubblicate, se segui il feed che le pubblica.
il test l’ho fatto il giorno stesso della sua messa online. Grande Hyle! 🙂

dopodichè è stato un susseguirsi continuo di inviti a completarlo. Apro la mail e “giochino carino”. mhhh… apro messenger e “Tambu Tambu, ecco una cosa che ti piacerà sicuramente, sono due ore che ci provo”. no aspetta, ti prego… apro il mio forum di motociclisti e c’è un topic di 30 pagine con la gente che si scorna a chi lo finisce prima… 🙂

Ora però basta!!
Il mio capo che manda una mail a tutto il settore perchè non sa la 5 e la 33 è troppo!!! 😀
(anche perchè la 33 è veramente banale!! 😛 )

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finalmente siti rotondi!!!

Vi ricordate del post “siti rotondi“?

Beh, fa piacere che qualcuno mi ascolti, ogni tanto… sebbene non sia propriamente la soluzione a quanto mi tormenta in ufficio, potrei tentare di installare di nascosto uBrowser sui PC dei grafici, almeno loro li vedrebbero davvero rotondi!!! 🙂

ubrowser

[via DownloadBlog]

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A perfect square

abbiamo una cantante nel gruppo. E’ venuta perchè il chitarrista/cantante ha deciso di fare un passo indietro e dedicarsi meglio allo strumento. Non sappiamo ancora se la terremo e se fa al caso nostro, però la scorsa volta abbiamo eseguito per intero “The Outsider” degli A Perfect Circle.

Stasera una buona metà di “Judith”, sempre loro…
e mi ci sballo da morire, a sentirmi un pochino Josh Freese, lasciatemelo dire… suonare gli APC pestando come un dannato è parecchio godurioso.

…e avrei già il nome nel caso volessimo fare una cover-band 😛

Lying to my face again
Suicidal imbecile
Think about it put it on the fautline
What’ll it take to get it through to you precious
I’m over this. Why do you wanna throw it away like this
Such a mess, I’m over this, over this!

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mea culpa sullo zoom di Google Analytics

vi ricordate che mi lamentavo che la funzione zoom era menzionata e non funzionante, in Google Analytics?

beh, mi sono accorto che così non è: il fatto è che, almeno sul mio PC, Firefox NON visualizza nessun menu usando il tasto destro su un oggetto Macromedia Flash, su nessun sito.
Invece con Internet Exploder la voce “ingrandisci” c’è ed è bella funzionante!

Ma nel caso non fosse solo un mio problema, ho qua per voi un workaround: usando Firefox andate sull’overlay della carta geografica, cliccate col sinistro sulla zona da ingrandire, e senza mollare premete anche il destro. Ecco comparire il famigerato menù, così che possiamo capire qualcosa anche quando la selva di puntini è fittissima 🙂

Nel caso in cui sia un problema del mio solo PC (ma non credo perchè nemmeno in ufficio mi funzionava) prendetelo come un post di mea culpa per aver dubitato di cotale grandioso mezzo di analisi 😛

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intervento a Inedita

niente podcast, come spiegato nell’articolo precedente, ma il riassunto si. E’ tratto dalla traccia scritta – a mano e su carta, incredibile – che ho usato per non perdermi in preda all’emozione 🙂

blog e statistiche: come orientarsi, cosa guardare

La quasi totalità dei blogger dispone di un sistema di statistiche nel proprio spazio in rete, anche se magari poi non le guarda spesso.
I dati principali che interessano, secondo una personale indagine, sono il numero degli accessi, la provenienza geografica e il referrer.
La curiosità riguardo la quantità di accessi si spiega facilmente: c’è una leggerissima componente egocentrica, intrinseca nei blogger, e la curiosità di sapere se e quante persone leggono quel che viene pubblicato. La necessità di sapere se questi accessi salgono, scendono o sono costanti nel tempo e infine una funzione di diagnostica del blog: se ad esempio ci si accorge che il numero di accessi si dimezza può essere che il sito sia offline per periodi di tempo abbastanza lunghi di cui non ci accorgeremmo altrimenti.
Il referrer è utile per sapere chi ha messo un link al blog e con quali parole chiave esso viene trovato sui motori di ricerca. Riguardo quest’ultima casistica esiste addirittura un’intera “sottocultura” fatta di post ironici e meno ironici, con la quale quasi tutti i blogger hanno fatto i conti prima o poi nella loro vita on line, da spettatori o da protagonisti.

I sistemi di statistica, come ogni cosa informatica a questo mondo, si dividono in due grandi categorie: sistemi a pagamento e sistemi gratuiti. All’interno di ciascuna delle due categorie esistono poi sistemi basati sui logfiles (file di testo che vengono generati dal webserver e memorizzati sul computer che ospita il blog), sistemi da installare sul server o sul blog (tipicamente basati su database e linguaggi evoluti di scripting lato server) e infine sistemi basati su un codice javascript che viene eseguito dal browser del visitatore ogni volta che richiede una pagina del blog e che invia le informazioni al sistema di statistica.

Il mio consiglio è di basarsi su questi ultimi due, perché sono esenti dal problema del “referrer spam” e perché sono abbastanza facili da installare, soprattutto quelli basati su javascript. Indipendentemente dal sistema che si sceglie, è buona norma avere un sistema di statistiche con parecchi grafici. Il colpo d’occhio di un grafico, specie i primi tempi, permette una comprensione facile e immediata del dato rappresentato, e ci permette di capire quali sono le curiosità che eventualmente vorremo approfondire.

Un caso esemplare di sistema di statistiche javascript è Google Analytics, lanciato da poco dal noto motore di ricerca e vittima del suo stesso successo nei primi mesi di vita fin qui affrontati.
I motivi per cui scegliere Google Analytics sono molteplici:

  • perché è un sistema che produce dati di base, ma anche dati avanzati. Quindi se un giorno ci si accorgesse che si vuole sapere un dato che prima non veniva guardato, si potrebbe anche analizzarlo nel passato, cosa non vera se si approdasse al sistema di Google in un secondo tempo.
  • perché sino a qualche mese fa il sistema era noto come Urchin 6, e costava 400$. Google l’ha acquisito e lo offre gratis, ma ha le stesse funzionalità del prodotto da 400$
  • perché è in italiano, e ha un help abbastanza esaustivo. Ogni pannello è corredato da una spiegazione del significato delle varie colonne, e l’assistenza online risponde sempre, nel giro di qualche giorno.
  • perché permette stratificazioni di analisi anche molto dettagliate. Si può interrogare e sapere quanti visitatori sono arrivati dalla sola Norvegia, in un anno, soltanto tra le 4 e le 5 del pomeriggio e provenendo da una ricerca con Yahoo con la chiave “blog tambu”.
  • perché è integrato con ADSENSE e ADWORDS, i due strumenti che Google mette a disposizione per guadagnare col blog. Tramite Google Analytics si può capire quante visite hanno portato soldi, con quali click e per quali parole chiave, quali sono i link più cliccati e quanto ognuno fa guadagnare, e così via…
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Google Analitycs schiantato

come riportato ormai da parecchi blog del settore e non, molto più veloci di me nell’aggiornamento, Google Analytics ha giustamente aspettato che ne tessessi le lodi a IneditaBlog per schiantarsi inesorabilmente.
Da ormai 48 ore infatti non vengono analizzati nuovi dati.

Attenzione, questo non vuol dire che i dati sono persi, ma semplicemente che non sono stati analizzati.
Possibili cause, in base alla mia esperienza con il software che usiamo in ufficio:
– upgrade della piattaforma.
– rianalisi dei vecchi dati (storico) in seguito ad una correzione dei parametri.
– pesante sostituzione dell’hardware di analisi per fare fronte a quello che forse è il maggior rimprovero che finora è stato mosso a G.A.: l’analisi non tempestiva dei dati rispetto ai concorrenti.

O magari, finalmente, introdurranno la funzione “ZOOM” sulla carta geografica, funzione che è menzionata nelle schede di help ma che non ha mai funzionato 🙂

P.S. avevo intenzione di registrare l’audio del mio intervento di ieri per riproporlo come podcast, mi sembrava una cosa carina e in linea con quanto è stato detto sulla velocità nell’era di internet, sulle cose che sono online “al volo” eccetera, ma una presentazione concomitante (e il volume assurdamente criminale del LORO impianto audio) mi ha fatto desistere.
Tuttavia, siccome devo scriverne un riassunto per gli atti del convegno, se possibile vi proporrò quello quanto prima.

update 7 febbraio: tutto è tornato alla normalità e con i dati pregressi, come volevasi dimostrare… 😉 niente zoom sulla carta, per quel che posso vedere

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situazione?

ritorno a casa – e online – dopo quasi tre giorni, che definisco “intensi”. IneditaBlog è stata proprio una bella esperienza.

Situazione: ricollego il pc alla rete, che in mia assenza s’è preso una vacanza

Ho dato un volto e una voce a svariati blogger, li ho sentiti parlare di cose serie e di cose frivole, li ho visti ascoltare altri blogger famosi, ma anche perfetti sconosciuti. Forse ho capito cosa non potrò mai essere, sicuramente ho capito che a eventi così io voglio esserci, è importante esserci; o almeno, lo è per chi la rete la vive in una certa maniera, per chi la vive come me.

Situazione: scarico le foto sull’hard disk, ne butto via 4 o 5 sfocate, ridimensiono tutto. “ricordati di taggare tutto con INEDITA su flickr” mi gracchia in testa una voce che somiglia molto, troppo, a quella di Samuele Silva

Spesso sento dire che una blogstar è qualcuno che si sente arrivato, un’antipatico che dispensa pillole di saggezza dall’alto della sua mole di accessi e dei grafici rampanti. Beh, alcuni sono così, altri anche peggio, ci mancherebbe. Per fortuna io non ne ho ancora incontrati. Certo, di alcuni ho una considerazione maggiore e di altri minore, con molti non ci ho nemmeno parlato approfonditamente, ma per fortuna so ascoltare quieto e per ora questo mi è sempre bastato a capire…

Situazione: carico ‘ste foto su flickr (eccole) col tag corretto. inserisco la chiavetta nella presa USB, lancio GreatNews che sarà sicuramente affamato. 98 canali in aggiornamento…

Ho parlato ad un pubblico eterogeneo, per 10 minuti, di statistiche e Google Analytics; mi hanno detto che è andata bene, che sono rimasti attenti, che non ho farfugliato e sono stato capito. Un signore mi ha anche ringraziato 🙂 Se permettete, queste sono piccole soddisfazioni…

Situazione: update in progress… siamo già a 100 post, e ancora deve finire…

Alcune “keynote” mentali:
Antonio Sofi è veramente un grande, starei a sentirlo parlare per ore. Gliel’ho detto di persona, ma ho condito il resto del discorso con cose forse non troppo carine (“a volte non riesco a leggere per intero i tuoi post”) 😛 magari ribadisco qui la parte assolutamente positiva del concetto, tanto sono quasi certo che non lo leggerà. Quindi è un complimento-confessione.
– Per alcuni brevi ma intensi momenti, c’erano nella stessa stanza i miei due guru tecnologici: Andrea Beggi e Federico Silentman. Forse era un momento da fotografare.
– Zuck ha fatto un intervento splendido: “Kevin Bacon e l’autoreferenzialità dei blog”. E’ così che si fa, bravo! ha spiegato una cosa simpatica che SEMBRAVA non c’entrare nulla con l’argomento, ma era una cosa che la gente seguiva divertita, condita da ottimi esempi. Poi ha fatto un paragone con la rete, semplicissimo ma di un’efficacia mortale. Impossibile non capirlo. Ha spiegato un concetto abbastanza difficile con un linguaggio semplicissimo. Idolo! 🙂
Paolo Attivissimo di persona non è affatto spocchioso e saccente com invece appare nel blog o nella newsletter. Trattasi di persona gradevolissima e piacevole all’inverosimile. E poi ha ordinato una pizza “bufala“, mica una qualsiasi 😉

Situazione: GreatNews ha finito il suo lavoro, 232 post da leggere, 3 channels failed. Ci vorrà tutta la notte, ho idea…

Non so perchè, ma spesso ho fatto il percorso inverso che tutti normalmente fanno riguardo i blog e la voglia di conoscerne gli autori. Leggi un blog, lo metti nei feed, ti piace, vuoi conoscere l’autore.
Io invece vado a un convegno, conosco l’autore, gli chiedo l’indirizzo e poi lo metto nei feed. Se mi piace ci resta, sennò lo cancello.
Ho combattuto strenuamente per cercare di non superare mai i 100 feed nell’aggregatore. Finora ce l’ho sempre fatta, ancorchè a fatica. Dopo questa 3 giorni è impossibile: vado ad aggiungerne almeno altri 10 o 15, il tempo di fare mente locale sulle persone.

Situazione: Domani è lunedì. Chissenefrega se finisco tardi. Sono un blogger e la blogosfera è importante. Senza i feed non sarei un quinto di quel che sono, informaticamente. Senza i feed non sarei così dannatamente PIU’ avanti dei miei colleghi. Senza i feed, e i blogger che conosco, il mio mondo sarebbe più piccolo.
Vado infrangere la soglia dei 100 canali in GreatNews, fanculo al resto… 😉

Ringraziamenti speciali a chi mi è stato vicino durante questo giorno, a chi mi ha aiutato a stare calmo e a preparare l’intervento, a chi IneditaBlog lo ha organizzato e gestito, a chi l’ha curato sotto il profilo tecnico e fotografico e culinario, a chi è venuto anche da molto lontano e anche per poco tempo, a chi mi ha ascoltato e a chi c’era. A chi ascolta. A chi sorride quando gli parli. Agli ottimisti. Ai blogger.

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sono vivo eh!

o meglio, almeno non sono morto.
E’ che in questi giorni sono stato, e sono tutt’ora, a IneditaBlog. Tempo per internet: ZERO!

se solo riuscissi a far collegare la wireless del mio portatile… :-\

Comunque alle 17.20 dovrei dire due robe sulle statistiche, al convegno dei blogger.
Siete ancora in tempo 😉

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Google Analytics introduce l’overlay del sito?

non posso dire con certezza “introduce” perchè magari è una funzione che c’era anche prima. Però da oggi è in bella mostra nel pannello “dirigente” cioè quello che si apre per default accedendo ai report, quindi se c’era anche prima, ora a Mountain view vogliono che si noti 😉

Cosa fa questo simpatico accrocchio? permette di navigare il sito “in diretta” e su ogni link (in tutte le pagine) appiccica un’etichetta con la popolarità del link e la qualità del link. Non ho ancora cosa intenda per qualità, ma facendo clic sulle barrette blu si hanno informazioni aggiuntive, quali il numero di click, la percentuale di click sul totale o il guadagno per singolo click, se si aderisce a campagne commerciali.

Che dire, niente che non fosse già possibile sapere precedentemente, ma l’effetto visuale è sempre gradito e il colpo d’occhio aiuta molto a capire come si muove la gente sul nostro sito 🙂

P.S. Col mio template su WP i link sono abbastanza accatastati e la cosa non pare molto utile, ma con l’altro sito che monitoro, un normale sito con i link sparsi ordinatamente in tutta la pagina, funziona alla stragrande!!!

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