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Se è wired, è legato

Capisco che non si possa cambiare nome a una testata storica, ma se si chiama Wired un motivo ci sarà, no? 🙂

Mi sto riferendo a qualche thread apparso su Friendfeed riguardo alla non brillante diffusione del primo numero cartaceo della rivista edita da Condé Nast: molte persone si sono lamentate perché il numero non è stato recapitato in contemporanea con l’uscita in edicola, e spesso nemmeno il giorno dopo. Ora, è evidente che il problema non è certo di Wired, che si affida alle tristi poste italiane (le stesse che ci fanno boicottare dal giappone e da molti venditori internazionali di ebay), ma come risolverlo?

Anticipare le spedizioni? impossibile. Se già adesso il tentativo è di far coincidere l’uscita in edicola con l’arrivo in cassetta, nella migliore delle ipotesi i plichi sono spediti il giorno prima con corriere e consegna max in 24h. Anticipare ancora significa che qualcuno sicuramente la riceverebbe prima che arrivi in edicola. Figuriamoci se poi ne parlasse in rete!

Spedire in edicola? vanifica la comodità del ricevere la rivista in accappatoio e ciabatte. Se devo scendere lo stesso in edicola che vantaggio c’è? che pago meno? forse vale se compro un televisore da CHL e risparmio 200 euro, ma per una rivista?

rassegnarsi. mi pare veramente l’unica cosa da fare. E’ una vita che le poste non funzionano, non si metteranno certo a correre adesso per Wired. Se ti sei abbonato compensi lo sconto col ritardo, e ciò deve bastarti. Altrimenti spetta che diventi Wireless e te la propaghino sub-etere nel tuo lettore di e-book.

10 Comments

  1. Guarda… Wired è uscito in edicola il 19 febbraio, ed io ad oggi devo ancora riceverlo.
    Ora… da Wired NON dipende la mia informazione quotidiana e per questo sono anche disposto ad aspettare un po’, ma… direi che se non mi arriva dopo 10 giorni, ci sia più di qualcosa che non va (e non penso dipenda solo dalle poste italiane).

  2. Intanto grazie per la segnalazione e perchè vuol dire che mi leggi 🙂
    Chissà perchè il termine rassegnarsi in Italia è la soluzione a tutti i mali.
    Ti faccio solo una domanda:
    Quanti degli abbonati sono a casa in accappatoio e pantofole tutto il tempo ad aspettare il postino?
    E vogliamo provare a fare un piccolo sondaggio tra gli abbonati a qualsiasi rivista per vedere se hanno ricevuto sempre tutti i numeri e la propria copia non rovinata perchè infilata a forza in una fessura fatta per le cartoline delle vacanze?
    Al limite, perchè io sono un tipo ragionevole e sempre disposto ad “adattarmi” 😀 dai agli abbonati entrambe le possibilità:
    se la rivista la vuoi subito, integra e sicura scegli di andarla a ritirare in edicola, se invece dei tempi di consegna non ti importa, hai il maggiordomo che ritira la posta o una cuccia del cane al posto della buca delle lettere allora te la mando a casa 🙂
    Certo che il problema non è di Wired, è dei suoi abbonati, ma Wired potrebbe fare qualcosa per risolverlo.

  3. Ancora peggio: se esco regolarmente, allora me lo compro, date le premesse!

  4. Io sono abbonato ad altre riviste (almeno tre) e TUTTE arrivano dopo l’uscita in edicola. Alune MOLTO dopo. Per non parlare di quando non arrivano proprio e devo farmele rispedire.

  5. Wis Wis

    Non mi sembra un problema. Io compro regolarmente all’estero soprattutto videogiochi: talvolta aspetto anche 3 settimane prima che mi arrivi il prodotto. Visto che risparmio 20+ euro mi metto il cuore in pace.
    Pretendere che Wired faccia qualcosa, che oltre tutto coinvolga un’altra struttura (l’edicolante) mi sembra vagamente utopistico (e, appunto, pretenzioso).

  6. Zawa Zawa

    veramente è così per tutte le riviste.
    SuperBike ti arriva quando il resto del mondo ha finito di leggerlo…..

  7. è quello che dico io. E’ che molti, abituati alla velocità del bit, non lo trovano più sopportabile…

  8. Per me non è mai stato sopportabile, tant’è che sono anni che non mi abbono ad una rivista cartacea e, a maggior ragione in questo caso in cui l’abbonamento era vantaggioso, mi dispiace di non poterlo fare.
    Il discorso nasce proprio da quello che dite negli ultimi due commenti:
    “è così per tutte le riviste.”
    “molti, abituati alla velocità del bit”
    Wired, per affermazione del suo direttore Luna, non vuole essere una rivista come le altre e sa che non si rivolge alle masse, ma ha un suo bacino di utenti, particolari ma, a loro dire, in grado di apprezzare una rivista del genere, anche se cartacea.
    Per questo motivo, molti pensavano che si prestasse una certa attenzione agli aspetti “cari” al pubblico a cui si rivolge. Non è così? pazienza.
    Ma affermare che Wired non possa fare niente per migliorare questa cosa non è vero.
    Che non abbia interesse a farlo, possibile.
    Che la cosa, a lungo andare, sarà un danno, probabile.

  9. è vero. il problema nasce dal fatto che lo stesso pubblico cui si rivolge Wired è quello che è assuefatto dalla velocità del bit.

  10. Ha ragione Lukather. E’ per quello che non mi abbono più da anni e anni a nessuna rivista; in compenso faccio una sorta di abbonamento dal giornalaio, che mi tiene tutto, precisissimo. E in realtà risparmio in attese, numeri persi per scioperi o postini distratti (o riviste fregate dalla buca delle lettere).

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