Skip to content

W760i: la prova della fotocamera

In realtà non è una prova molto approfondita, ma il tempo è quel che è, perdonatemi. Premesse fondamentali: il sensore del cellulare è chiaramente più piccolo di quello di qualsiasi fotocamera, per non sbilanciare troppo la prova non ho usato la mia 400D, ma la Ixus400 della signora, una Canon compatta da 4 megapixel. Purtroppo le modalità di ripresa inferiori ai 4 megapixel vanno da 1600×1200 in giù, per cui ho scattato dalla Ixus a 2272×1704 e dal cellulare a 2048×1536; poi ho ridimensionato l’immagine più grossa. Entrambe le foto sono scattare a 2.8 di focale e ho cercato di fare del mio meglio per avere lo stesso punto di ripresa.
Ecco l’immagine della Canon:

immagine dalla Ixus400

ed ecco quella dal SonyEricsson W760i:

immagine dal SE W760i

Come potete vedere non c’è tantissima differenza, a una visione superficiale. Il risultato è soddisfacente ad una visione normale, da monitor. Guardandole a ingrandimento maggiore ovviamente emerge la superiorità di un oggetto dedicato come può essere una fotocamera, ancorché compatta. La differenza si nota, ma non è così eclatante: l’immagine Canon è più “morbida” e ha dei toni di azzurro che la rendono più gradevole, l’immagine Sony è più dura, più “cruda”. A vantaggio del cellulare possiamo notare che il giornale è quasi interamente leggibile, a fuoco, di contro il rumore sulla destra sopra il calorifero è assolutamente inaccettabile. Questa, come dicevo, è una conseguenza della miniaturizzazione dei processori, ed è un difetto risaputo dei cellulari e delle webcam.

Ho stampato anche gli istogrammi delle due immagini, che non sono molto diversi:
istogrammi

Il cellulare include una funzione di zoom, ma solo se si adotta una risoluzione minore di 3 megapixel, per cui è uno zoom interamente elettronico: lasciate decisamente perdere. Inoltre premendo il pulsante laterale destro (quello del volume durante una conversazione, per capirci) si accede alla funzione di compensazione dell’esposizione, a step di 1/3 di diaframma e fino a + o – 2 stop, e questo può essere un vantaggio in certe occasioni.
Tra le funzioni predefinite presenti ci sono quattro modalità di ripresa (normale, panorama (max 3 foto), 16 cornici per far ridere i bambini e la modalità scatto a raffica), una modalità notte, l’autoscatto, il bilanciamento del bianco (automatico, luce diurna, nuvoloso, fluorescente, luce a incandescenza), gli effetti (bianco e nero, negativo e seppia).

In conclusione non è come portarsi appresso una compattina, ma in mancanza di quella non ci penserei due volte a fare uno scatto col W760i, cosa che invece non mi sono mai azzardato a fare con il T630. E il paragone l’ho fatto ovviamente scattando dal cellulare nuovo in VGA (640×480): non c’è paragone!

2 Comments

  1. E` un’idea mia o il cell. ha una profondita` di campo maggiore? Visualizzando a dimensione massima su flickr mi pare di poter leggere quasi perfettamente tanto il giornale quanto lo scontrino sulla finestra… quantomeno molto piu` facilmente che con la Canon.

    Non contraddice nulla di quanto dicevi… Solo mi pare che la profondita` non l’avessi citata…

    E comunque io ho ancora una urfida Coolpix SQ, per cui il W760i sarebbe ben piu` che competitivo.. 😀

    Devo aggiornarmi…

  2. Guzzo Guzzo

    Guardando le due immagini dal mio monitor la prima grossa differenza che risalta all’occhio è il bilanciamento del bianco. Ma qui entriamo in un campo da cui potremmo non uscire più… nella foto scattata con il telefono il bianco delle pareti è più caldo indubbiamente.
    Ma nelle condizioni di luce in cui hai scattato, il colore delle pareti di casa tua, lo conosci solo tu 😉

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *