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A la mierda

Torno in ufficio dopo due giorni di ferie, e già non è il massimo della vita, ho 120 mail da leggere e più di 1000 post e si preannuncia una giornata intensa, apro twitter e per prima cosa becco Fullo che annuncia che ROCKFM CHIUDE!

Macchecaz! 🙁

(cmq si il corso è andato benone, sono contento…)

soundtrack: A la mierda – Ska-P

10 Comments

  1. ho saputo di Rock FM nei giorni scorsi. In questi anni non ho più avuto molto tempo per ascoltarla ma non posso che dolermi della notizia (rock FM E’ i miei anni del liceo e tutto ciò che ne comporta) e sottolineare tristemente come in questo mondo di m….da tirare avanti senza essere costretti a mirare al profitto é diventato praticamente impossibile.
    Grazie ai ragazzi di rock FM per tutto ciò che hanno fatto in questi anni per noi pochi che la musica invece di sentirla la Ascoltiamo (e la viviamo).

  2. Tom Tom

    Cavolo, come prima notizia ricevuta dopo essermi iscritto al tuo feed non c’è male..

    Mi dispiace davvero, è l’unica stazione che ascolto quando accendo la radio.

  3. io penso che mi trasferirò su Virgin Radio, che cmq già è in sintonia quando non prende RockFM. Le pillole di storia di Paola Maugeri sono splendide e la programmazione non è malaccio…

  4. Si ma non é la stessa cosa 🙁

  5. karrantza karrantza

    virgin radio sta a rock fm come i tortellini industriali (senza far pubblicità) stanno a quelli fatti in casa………………….non c’è paragone
    Long live rock ‘n roll

  6. e vabeh, ma quello passerà il convento. Altrimenti CD e basta 🙂

  7. Fabio (lillo) Fabio (lillo)

    SONO UN ASCOLTATORE DA ANNI, IN QUESTA RADIO HO TROVATO NON SOLO CULTURA E QUALITA’, MA ANCHE AMICIZIA E COMPAGNIA, CREDETEMI ANCHE SE NON HO PIU’ FORZA E VOGLIA DI SCRIVERE E RACCONTARE. RIPORTO UN INTERVENTO DI JOHNNY DAL FORUM DI RADIO 1O1, CHE SINTETICAMENTE ESPRIME AL MEGLIO CIO’ CHE E’ ROCK FM!

    Rock Fm è una radio unica nel suo genere. La proposta musica spazia dal rock dei Beatles al metal dei Motorhead, con tutte le mille varianti al suo interno: country, hard rock, progressive, crossover.
    Tutta questa roba che non si troverà mai su altre radio, nemmeno su una qualunque Virgin Radio, spacciata come “radio rock” ma in realtà legata anch’essa ad un pubblico di poche pretese. Su Rock Fm non esiste il limite dei tre minuti: ogni brano viene trasmesso senza tagli, sia esso Bohemian Rhapsody piuttosto che una suite dei Genesis.
    A tal proposito, cito la trasmissoine Easy Rider, in onda quotidianamente dalle 12 alle 14, che ripercorre un viaggio attraverso la storia del rock, quella che qualunque radio avrebbe paura di trasmettere e che i giovani dovrebbero conoscere: se io fossi un professore di musica, avrei registrato tutte le puntate e le avrei fatte sentire ai miei allievi, perchè qui, signori, si parla di CULTURA. Tramite Rock Fm, il fan dei Beatles impara ad apprezzare l’hard rock, mentre il giovane fan dei System Of A Down può venire a conoscenza del progressive degli Yes e della Pfm. Tutto questo non accade nelle altre radio, dove si possono sentire 10 volte al giorno le stesse canzoni e in cui si considerano gli ascoltatori dei semplici “consumatori” di musica, a cui un brano viene dato in pasto un fino alla nausea, prosciugato e poi accantonato per sempre, quando anche il pubblico meno pretenzioso inizia a non sopportarlo più.
    Per non parlare dei dj, persone che, oltre ad essere seri
    professionisti del mestiere, sono diventati dei veri e propri amici, capaci di raggiungere il cuore degli ascoltatori, con i quali, durante le dirette, si creava rapporto simbiotico. Tra di loro compaiono nomi importanti come Fabio Treves e Robert Freak Antony, mentre i microfoni della radio sono stati il trampolino di lancio per personaggi affermati come Elena Di Cioccio e Ringo.
    Queste persone, 4 anni fa, quando la radio visse un altro momento critico, non hanno esitato a lavorare gratis pur di mantenere vivo il progetto in cui credevano. E’ giusto che professionisti del genere perdano il loro lavoro? E’ giusto che 18 anni di lavoro e passione vengano buttati all’aria in pochi giorni?

    La chiusura di Rock Fm sarebbe un ulteriore danno al già disastrato panorama radiofonico italiano, dove le radio non fanno altro che uniformarsi tra di loro. Ma, se proprio vogliamo metterla in meri termini economici, sarebbe un danno anche per il gruppo Monradio, dato che gli ascoltatori di Rock Fm sicuramente non passeranno mai a 101, anzi è molto probabile che si rifugeranno in qualche web radio o
    nell’ascolto dei loro cd, ormai gli unici posti in cui gli amanti del rock e della buona musica possono trovare quello che vogliono.

    NON LASCIAMO MORIRE ROCK FM
    PER GLI AMANTI DELLA BUONA MUSICA:
    SAVE ROCK FM, NOW!!!

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