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Ah la carta, ah i tempi di attesa…

Le pratiche per il matrimonio hanno un non so che di buffo: da un lato vedi e parli con impiegati pubblici che sono stranamente cordiali, probabilmente perché hanno quasi sempre a che fare con persone che stanno lì per un motivo felice, dall’altro non puoi fare a meno di porti le fatidiche domande che ti ronzano in testa ogni volta che hai a che fare con l’apparato pubblico: “perché?” e “possibile?”.

Nel caso di matrimonio in altro comune per ottenere il nulla-osta devi presentarti fisicamente 4 volte: 3 nel comune di residenza e 1 in quello dove si svolge la cerimonia. La prima volta fai la preparazione: la signorina batte dei tasti sul PC e domanda: “lei è Marco Cilia, nato a… il giorno… residente in…?”, cioè sa tutto di entrambe le persone. Ma invece di premere un pulsante, stampare e farla finita, annuncia che ci vogliono 10 giorni affinché i documenti arrivino dagli altri uffici.
Ti dà appuntamento dopo 10 giorni, quando finalmente si compilerà la “richiesta di pubblicazioni”. A parte l’anacronismo delle pubblicazioni (la legge è legge, anche se forse si potrebbe anche cambiare: c’è qualcuno che si è mai opposto o a qualcuno è capitato di sentirsi opporre?), trascorsi i termini ti dà un terzo appuntamento per ritirare un foglio che poi dovrai portare fisicamente nel comune della cerimonia. è passato quasi un mese per una cosa che forse si poteva risolvere in 15 minuti, premendo qualche pulsante e inviando qualche bit in rete.

Comunque sia, se qualcuno vuole opporsi, questo è il momento. O come si dice in questi casi “taccia per sempre” 😉

6 Comments

  1. Mi oppongo: non ho ricevuto neanche una bustarella, un regalo in denaro. come si fa a dare il nulla osta in queste condizioni? :p

  2. Mi oppongo!
    Anzi no.
    Vi auguro ogni bene 🙂

  3. Io!!! IO!!!

    Pensavo scherzassi… Non mi puoi lasciare cosi`… PER UNA DONNA, POI!!!

    E il bambino??

    Ok, la pianto…

  4. Se non c’è più l’obbligo che si presentino i 4 genitori a dichiarare che non siete fratello e sorella illegittimi è già un passo avanti.

    Però le pubblicazione è bene che rimangano, sono un segno tangibile che il matrimonio non è qualcosa di privato ma ha un valore innanzi all’intera comunità.

  5. searcher searcher

    Taccio per sempre. Auguri (e figli maschi)!

  6. il valore pubblico si concretizza con una bella festa. Nessuno passa dal comune a guardare “chi si sposa oggi?”. Se dovessi farlo in gran segreto le pubblicazioni non mi smaschererebbero, se invece do una festa lo annuncio alla mia parte di mondo 🙂

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