Il mio primo BarCamp in carne e ossa è stato un BarCamp strano, mi dicono. Il precedente l’ho solo letto nelle parole di chi c’era, era il primo, si era timidi e c’era la voglia di buttarsi in qualcosa di nuovo. La parola che ho sentito ripetere più spesso è stata “dispersivo”, ma con questo non voglio nulla togliere all’organizzazione, che ha fatto veramente tanto per contenere e prevenire i possibili problemi. Problemi che, peraltro, io non ho notato: segno che – se c’erano – erano davvero infinitesimali (ok, i 2k/s di banda non li conto. Pare ci fosse un guasto alla rete geografica)
Essendo uno ma non trino sono sicuro di essermi perso qualche speech degno di nota, ma conto che presto o tardi qualcuno avrà la gentilezza di aggregarli da qualche parte. Ho visto quello del mio mito personale Antonio Sofi sul delurking della blogosfera, chiaro ed efficace come sempre, ho visto “il blogroll, croce e delizia del blogger moderno” proposto da Gaspar (la cui “estrema cordialità severa” – definizione istantanea e collettiva partorita durante la cena – ha colpito molti presenti) e ho a mia volta partecipato alla seconda parte del brainstorming sulla web analytics di Alberto Mucignat.
Le facce note sono sempre belle da rivedere, e non si finisce mai di dare un volto ai blog: Salvatore Aranzulla, ve lo confesso, lo facevo più nerd. sarà per via di quella orrenda foto che si ostina a tenere sul suo blog, che volete farci?, invece è un ragazzo in gamba 🙂
Anche Fullo se lo leggi pensi sia un geek assurdo, ne hai la conferma quando parla dei manga o posta le foto di casa sua, invece lo vedi con la sua signora a spasso e pare appena uscito da un ufficio della City londinese.
Altre nuove conoscenze: Alessandro Fulciniti, Marco Camisari Calzolari, Mafe e Vanz.
L’intervento più seguito penso sia stato quello di Ludo e degli editor della top100, le cui sconvolgenti rivelazioni in anteprima hanno destabilizzato le menti di molti. Presto capirete perché, ma sappiate che la discussione è stata molto interessante e stimolante; anche se Samuele Silva dovrebbe finirla di ripetere a voce alta le battute che gli faccio all’orecchio, che poi le spaccia per sue ma mica mi paga come autore 😉
Pollice assolutamente verso per la pizzeria “I fratelli Cozza“. Noi genovesi saremo anche avidi e taccagni, ma ci vergogneremmo di stipare la gente in quel modo in qualsiasi locale delle nostre parti. Rinuncia a 10 coperti ma fai vivere bene chi ti dà da vivere!!
Penso che in due BarCamp si sia già raggiunta la soglia massima di partecipanti: l’interrogativo, ora come prima, è quale sia la formula migliore per evitare la dispersione dei flussi informativi. Non puoi limitare le iscrizioni, non puoi limitare gli interventi, non puoi espandere (troppo) l’arco temporale dell’evento. Chi lo risolve è bravo 🙂
Ah già! le foto son qua, ovviamente!
ecco chi mi ha fotografato con fullo 😀
è la prima volta che sento una descrizione del genere sulla mia persona 🙂
mmh.. forse se sembro un geek uscito da un ufficio della city londinese… 😉
[…] Ho ascoltato un paio di talk, di cui uno fatto da Ludo (con il mio portatile) sugli utilizzi della sidebar di un blog, ho partecipato al famoso talk nato dallo skypecast di ottobre sulle statistiche con Tambu (che pensava a me come un geek e ora come un colletto bianco della city…, mah), Maurizio e Alberto. Vuoi la scarsit di interesse del pubblico col quale volevamo interagire o una mancanza nostra di carisma (ma gli altri converranno con me sulla prima ipotesi ;P ) non mi ritengo particolarmente soddisfatto del risultato, pensavo che si riuscisse ad instaurare un dialogo pi ad ampio spettro ma evidentemente mi sbagliavo. […]
Una sala nascosta di cui non fare parola prima del giorno stesso del BarCamp= non limitare iscrizioni, non limitare interventi…ma avere da parte una sala in più da riempire con persone e interventi il giorno stesso…tanto i camper (molti) si organizzano all’ultimo minuto…ma poi ci riescono bene!! 🙂
I fratelli La Cozza? E’ il locale di Chiambretti, qui a Torino è famoso per quello…la prossima volta che passi dalle mie parti 1) magari cerco di esistere (c’era la mia festa di compleanno sabato!) e 2) ti porto a mangiare la pizza da Gennaro Esposito 🙂
Sinceramente non mi ricordo la battuta… a cosa ti riferisci?
ah, allora ce l’hai di vizio e manco te ne accorgi più!! 😛 😛
Deve essere stato bello! La foto di aranzulla è °_°… ke tipo che sembra da quella foto.. peccato mi sia sempre stato antipatico.. sarà che è un accanito sostenitore di windows e microsoft in genere..
Mi sa che NON è lo stesso fullo che conosco io 😀
“estrema cordialità severa”? Se la capisco, m’incazzo!
😉
penso che tutti siamo concordi che la roba che usa tambu è veramente ottima…
gaspar, è andata così: qualcuno ha detto – all’incirca – " mi colpisce sempre molto l’estrema cordialità di Gaspar&qupt;, qualcun altro ha aggiunto "si, ma SEVERA, come quella di un buon padre" e tutti si sono trovati unanimi 😛