devo una doverosa precisazione a proposito di QUESTO post: dicevo che la scala Mercalli è inutile e genera confusione, perchè empirica. Mi sono documentato meglio: usando la scala Richter la magnitudo è assoluta e riferita all’ipocentro del sisma, cioè al punto sotterraneo in cui si è generato. A, diciamo, 80km di distanza, la magnitudo di quel sisma sarà sempre uguale… a 150 idem *PROPRIO* perchè è un valore assoluto. Quindi, siccome sarebbe insensato dire che c’è stato un sisma del X,Y grado della scala Ricther ovunque venisse avvertito si sono inventati una scala basata sui danni prodotti, che naturalmente variano in proporzione alla distanza dall’epi/ipocentro. Questa la precisazione
Il mio parere però è immutato: non va bene la scala empirica. Semmai bisognerebbe che ognuno, parlando di un sisma, aggiunga al mero dato della scala quello della distanza.
Per cui le chiacchere dell’altro giorno si trasformano da "HEY, a Genova un terremoto del 5,2 Richter non s’era mai visto" a "HEY, si è ballato parecchio, nonostante fosse un 5,2 con epicentro sul Garda eh" 😉
posso aggiungere una cosa? la scala mercalli è “inutile” a fini scienticifici o cmq chiarificatori perchè si basa, come appunto hai detto sui danni, ma questi hanno un entità diversa per esempio tra Giappone e Italia.. In Giappone con una magnitudo magari più alta si distrugge meno roba per via delle costruzioni anti-sismiche e via dicendo e quindi il valore della Mercalli, calcolato sui danni, scende.. Ma magari l’intensità era ben peggiore.. Insomma, quando va in pensione la Mercalli? ;))
quando i TG smettono di fornire il dato… un po’ come per le lire 🙁
…ho già scritto come la penso sulla scala Mercalli, vero? 🙂