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14 search results for "peggiorare"

Ditemelo voi se può peggiorare

Ciao, sono Tambu, vi ricordate di me? sono quello pessimista, quello depresso dopo essere tornato dal viaggio di nozze, quello che si lamenta sempre e vede tutto nero. Sono quello che scriveva quella serie di post “non può che peggiorare“, vi ricordate? che gli davate addosso, del menagramo, quasi come se fossi io che scrivevo la sceneggiatura di come doveva andare il mondo…

Ecco, adesso che non vi ho ammorbato per un po’ di mesi, ditemelo voi se le cose sono meglio o peggio, ditemi un po’ voi come siamo messi. Come vanno le cose nel mondo? tutto a posto? i grandi problemi sono stati risolti? affari interni, politica? sempre fieri di questo paese? tasse? servizi? mobilità? felici? ce l’avete ancora un posto di lavoro, almeno? difendete coi denti i vostri diritti sindacali dai cinesi o avete nel frattempo aperto un’attività economica? (ah, occhio al redditometro, e se volete fare affari con l’estero avete tempo fino a dopodomani per iscrivervi all’apposito registro VIES).
PECCATO che non potrete più andare in vacanza in Sardegna (+50%/66%/100% il traghetto), mi dicono fosse un posto carino… magari potrete ripiegare sulla Calabria, visto che adesso che la Salerno-Reggio Calabria si pagherà significa che l’hanno sistemata.

Immagine internazionale, tutto sotto controllo!

Caterina? grazie, sta bene. L’abbiamo iscritta all’asilo: da quest’anno il rapporto insegnanti-bambini per classe è salito a 28:1, con una tolleranza sino a 30. Così nelle aule c’è più caldo e si risparmia sul costo dell’energia. Ha senso, no?

Su, dite dite, che son curioso!!

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Non può che peggiorare – 8

Da così:

logo italia.it

A così:

logo Magic italy

porco mondo che orrore. Non so se sperare che anche questo vada nel dimenticatoio ed essere felice perché qualcuno ha preso soldi facili (a meno che non l’abbia davvero disegnato Noemi con CorelDraw) o sperare che vada online prima possibile e tutti se ne dimentichino…

immagini di italianwebdesign.it e webnews.it

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Non può che peggiorare – 7

Questo capitolo della saga non lo scrivo io, ma si legge su Phastidio.net

Siamo (ancora) lontani da situazioni di default, ma sarà uno stress-test senza precedenti che infliggerà al paese danni rilevanti, ed auspicabilmente lo farà risvegliare alla realtà: quella di un paese politicamente irrilevante ed in profonda crisi fiscale, con buona pace di chi afferma quotidianamente il contrario. Decenni di dissipatezza fiscale e di una politica inetta e ottusamente parolaia si accingono a presentare il conto.

Ecco perché c’è più di un motivo per credere che, per il nostro paese, andrà peggio (forse molto peggio) prima di andare meglio.

In effetti anche una puntata ogni tanto in cui riassumo qualche altro post “nero” può essere un’idea. Vi fa bene 🙂

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Non può che peggiorare – 6

Ieri sono andato a discutere con un professionista per un progetto che non si farà. Dice che è uscito di testa perché passa quindici ore al giorno in negozio e che vuole mollare tutto e andare via (cioè “all’estero”). E se passa quindici ore in negozio ci sono due ragioni: o è avido oppure non può permettersi di diminuire i suoi introiti a scapito del tenore di vita, che non conosco.

L’altra settimana io e mia moglie eravamo nello studio di un medico, in un quartiere della Genova-bene. Medico con due studi, abbastanza noto nel campo (molto bravo, ci mancherebbe), nessun problema economico e partner che fa il manager di $megaditta. Parlando del più e del meno si scopre che se fosse per lei emigrerebbe subito.

E poi c’è un terzo esempio che ora non ricordo, perché è più lontano nel tempo; la sostanza è che qui non sono più i topi che abbandonano la nave, la vorrebbero abbandonare anche gli ermellini e le specie protette!

E intanto è passata la riforma Gelmini, proprio mentre il 2008 segna un record di nascite. E non lo dico perché frequento reparti maternità, mi guardo in giro, guardo i miei amici e sento parlare le ostetriche, costrette a dividere ogni corso pre-parto in due tronconi perché sovraffollati. E quando Caterina andrà a scuola ci saranno meno insegnanti di ora e più bambini, mi pare sensato. E intanto tornano le nubi su Alitalia, che mica era tutto finito, e non solo su quello.

Voglio inserire anche una cosa buona in questo post, sennò mi deprimo troppo e così non direte che vedo solo nero: l’organizzazione dell’Ospedale Galliera mi ha stupito: le cose fatte in orario, le molte spiegazioni, le code ordinate, le indicazioni e un iter pressoché perfetto. Se non fosse per quei dannati cartelli di carta onnipresenti sembrerebbe quasi di essere… beh lo sapete dai! 🙂

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Non può che peggiorare – 5

Qualcuno che ancora prova a vivere questo paese con normalità – e umanità – c’è. E’ che proprio fanno di tutto per non farceli riuscire…

A proposito: AlitaGlia è salva, pare. Non c’erano dubbi: di mezzo ci sono un sacco di debiti da far pagare alla collettività (me, te, i nostri figli, a meno che tu non sia parente di uno dei magnifici sedici della cordata d’oro) e un’occasione per far arricchire i soliti Paperon de Paperoni. Sarebbero andati avanti a spostare la dealine alla “settimana prossima” all’infinito, pur di riuscire in questo furto di caramelle ai bambini. Hey, voglio dire, soldi gratis!!

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Non può che peggiorare – 4

Magari potresti avere a che fare con uffici più inefficienti di quelli che ti costringono a prendere il treno e andare in un’altra città per pagare una multa, se non hai internet…

potresti avere a che fare con una sanità meno efficiente di quella italiana, che scopre il tuo tumore per tempo (e per caso) e “meno male che l’abbiamo scoperto adesso” e però quando vai a fare la chemio “non hai i valori abbastanza alti, non servirebbe”. E certo, e allora che cazzo ti vanti di averlo scoperto presto? (edit: scritta così sembro io. ovviamente si tratta di conoscente e di un fatto vero.)

potresti non notare i segni della decadenza che avanza, magari sotto forma di ascensore rotto da più di una settimana in un palazzo di uffici nel centro-centrissimo di Genova, magari sotto forma di oggetti elettronici comprato in $grandecatena che è la terza volta che devi portarli indietro perché i magazzinieri ci giocano a pallone, coi pacchi. O magari semplicemente sotto forma di saracinesca di un complesso di box spaccata da 10 giorni. Si inizia così e si finisce come nel “condominio” di Ballard, che mai come in questi tempi è stato così vivido e reale. All’inizio è una lampadina bruciata, poi è l’aria condizionata, e si finisce a uccidere il vicino per il controllo della piscina, a non andare al lavoro per fare scorribande al ventunesimo piano e a non avere l’acqua per lavarsi. Se vi capita, leggetelo quel libro, potrebbe servirvi in futuro…

Poi magari dici semplicemente, durante un pranzo, “pare che il grano stia per finire, la vedo male” e intorno a te è un fiorire di battute. E allora ok, dai, va tutto bene così, avete ragione voi…

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Non può che peggiorare – 3

Ad esempio la prossima volta potreste mettere un bel jersey di cemento di traverso in mezzo alla strada, deviando tutto il traffico forzatamente sulla corsia gialla, così sareste sicuri che son tutte multe.

Oppure potrebbero esserci 12mila esuberi in Alitalia, la prossima volta che fallirà (perché è chiaro che fallirà di nuovo…)

Alternativamente la vicenda dei diritti del calcio potrebbe risolversi molto meno facilmente che con una telefonata che ordina di dare il malloppo al proprio compare. Ad esempio potrebbero fare un decreto legge per trasferire direttamente i soldi…

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Ha ragione Scano (Non può che peggiorare – 2)

Ero partito con tutt’altra intenzione per questo post, ma comunque “Non può che peggiorare” sarà una serie…

Ecco un fulgido esempio dei segni che niente cambia, e quindi tutto peggiora: Un bel ponte nuovo di zecca, fresco fresco, ma completamente inviso ai disabili motori. Nel 2008 inoltrato, quasi 2009. Ci vorrebbe una bella legge che obbligasse tutti i nuovi progetti ad essere accessibili, come per i siti web, come minimo tollerabile. Poi l’architetto e il progettista dovrebbero restituire i soldi, se li hanno già presi, o accettare senza fiatare di non prenderli se il pagamento avviene coi soliti tempi dell’amministrazione pubblica. Poi dovremmo risalire la catena, e punire un po’ anche il “controllore” interno della pubblica amministrazione, e magari chi ha scritto il bando senza inserire esplicitamente la clausola del ponte accessibile. Oppure chi ha approvato il progetto in presenza della suddetta clausola, di fatto sbagliando.

Invece, come dire, il ponte che costa X alla comunità costerà X+Y modifiche, che saranno pagate in varie forme dalla comunità che non ha colpa alcuna. La transazione economica subirà qualche aggiustamento e a qualche dipendente daranno un buffetto sulla guancia dicendo “eh, che marachella hai fatto, eh? la prossima volta stai più attento, mi raccomando!”.

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Non può che peggiorare

C’è chi dice che il viaggio in Scandinavia mi sia stato fatale, e che il rigetto che ora ho nei confronti di questo paese sia passeggero, o soltanto acutizzato dalla recente esperienza. Certo, sicuramente. Ed è anche il motivo per cui non assaggio carne umana: potrebbe piacermi e non smetterei più. Poi parlo con le persone, provo a dimostrare che un altro mondo è possibile, esiste, ma non vengo capito. Peggio, mi si risponde che è così e che è difficile cambiare.
Se restasse così potrei anche farci un pensierino, tutto sommato. Il problema è che le cose peggiorano a vista d’occhio, non c’è niente da fare. Ogni volta che discuto con qualcuno del degrado dell’Italia e del resto, gioco a “dimmi una cosa che va meglio ora di 5 anni fa”, e se devo essere sincero non ho ancora ascoltato una risposta soddisfacente. E’ buffo perché ho ben di che esser felice, e nel mio microcosmo lo sono: mi sono appena sposato, presto sarò padre, abbiamo una casa col giardinetto, due lavori stabili, tante persone che ci vogliono bene. Però è già complicato difendere il fortino, appena si mette piede fuori è finita, è una guerra: la maleducazione della gente è a livelli mai visti, inimmaginabili; ognun per sé, possibilmente azzoppando gli altri per essere sicuri di arrivare sino in fondo. La signora ad esempio non trova posto a sedere sul bus nonostante sia ormai ben più che evidente il suo stato avanzato di gravidanza (e vi risparmio il discorso sui bus, ascrivibile alla più generale situazione dei trasporti italiani). Il vicino si fa i cazzi suoi con l’intonaco e la facciata, l’altro fa pisciare il cane sulle scale, e tu che fai? metti le mani addosso a qualcuno oppure subisci? Subisci, ovvio, perché poi non si sa come va a finire, con ‘ste leggi strane e gli avvocati bravi.

Lo Stato legifera tutto, e il contrario di tutto. In questo modo in qualsiasi situazione ti trovi, stai certo che hai torto. Hai preso una multa inesistente? dimostralo – se ci riesci – oppure paga e rassegnati (questa è capitata a un conoscente). Qualcuno ti cita in giudizio perché eri alla guida di una macchina che a quel tempo ancora non possedevi (errata visura al PRA)? devi sbatterti tu a sapere se va in giudizio o no, e se ci va devi prendere ferie e far notare che c’è un errore (e sperare che siano d’accordo), altrimenti passi dalla parte del torto. PER UNA COSA CHE NON HAI FATTO! (questa è capitata e capita a me). I sindaci hanno pieni poteri di vietare tutto? e allora vieteranno tutto, così nessuno sarà più nel giusto.

“conosci le piaghe del sistema, puoi difenderti” mi ha detto un amico. Non sono d’accordo, i modi per farti del male sono tanti e subdoli (basta una bolletta sbagliata, eh, mica male fisico: “eh, il sistema non ha registrato l’ultima lettura”), e il mondo è sin troppo pieno di persone che si vantano di aver gabbato il sistema. Io stesso l’ho fatto, mica nego, ma ora è diverso: ora voglio solo stare in un sistema che non mi COSTRINGA a doverlo gabbare per vivere quieto, e dove chi fa il furbo non venga ammirato, ma deriso. Cosa devo insegnare a mia figlia? a essere civile e buona e quindi a subire o a trovare il modo più veloce per saltare la classica fila-che-non-è-una-fila italiana? Ma mia figlia andrà alla scuola privata o a quella pubblica? mi dicono (nel senso di certezza oggettiva riferita, non di diceria) che ci sono intere scuole pubbliche dove i programmi sono enormemente rallentati dai bambini figli di stranieri, che hanno oggettive difficoltà. E per carità, se facciamo le classi separate siamo razzisti, se li mettiamo insieme si va tutti a passo di lumaca, giacché da qualche anno a questa parte NON SI BOCCIA PIÙ NESSUNO! Allora scuola privata? pago due volte per la stessa cosa? le tasse per la scuola pubblica e la retta per la privata? Ho un problema, fondamentalmente: io non voglio diventare quel che ho sempre biasimato.
Io non voglio che questo paese mi costringa a diventare quel che non voglio! Non voglio dover fare il furbo perché all’asilo c’è una graduatoria basata su parametri sballati per cui risulta che sei ricco quando non lo sei (e basta poco, tipo che ti sono transitati 5000 euro per due giorni sul conto. I dettagli non li so, capitato a un amico), non voglio stringere gli occhi ogni volta che dalla cassetta delle lettere esce una lettera di qualche ente statale, non voglio digitare l’URL di thepiratebay e dover sapere PRIMA che Fastweb mi redireziona su un sito-trappola dove mi ciullano la password (una volta lo chiamavano phishing), e il solo fatto di aver visitato un sito sia considerato reato. (e ci sarebbe da parlare della copertura mediatica della questione, dei diritti dei cittadini, le associazioni dei consumatori… ma tanto nessuno ormai si sdegna più).

Eccoci al punto: non c’è più fede, non c’è speranza. Tutti denunciano, tutti gridano. Oh, per carità, denunciare serve a informare, ma denunciare non serve a risolvere le cose. Chi deve risolvere le cose? quale legge infrango ogni giorno? QUANTE ne infrango? ho davvero modo di fare qualcosa? ora mi direte di si, ne sono certo, ma uso troppo tempo per difendermi dal sistema, dalla non-meritocrazia, dalla burocrazia. Beh, certo, potrei sempre imbottirmi di tritolo 🙂
C’è rassegnazione, purtroppo. Scommetto che si potesse fare una legge che garantisce che TUTTI i treni arrivino in ritardo di 8 minuti spaccati la firmereste tutti, almeno quelli di voi che prendono regolarmente il treno. Io invece sto imparando a memoria questo, mi dà sollievo…

Non ho nemmeno più voglia di scrivere, e sarà si e no un decimo di quel che penso. Il discorso è molto molto più ampio di così. La situazione non è buona e ve lo dimostrerò. In mezzo a voi che leggete e in altri blog che frequento ci sono ottime menti e persone che stimo. Io voglio delle risposte, o almeno una discussione sensata. Se non state pensando seriamente di lasciare questa fogna, voglio sapere perché, cosa vi trattiene, cosa c’è da salvare.

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Dove eravamo rimasti?

ah si, fa tutto schifo, può solo peggiorare, eccetera… dunque vediamo dove siamo adesso: alle soglie di un “casino” di governo, tanto per cambiare, con Napoli completamente ricoperta di spazzatura, un paio di alluvioni devastanti causate dal divino arbitrio, nemmeno un soldo per sistemare i danni, ministri che chiedono le dimissioni del Presidente di una azienda privata. Tagli ai servizi, crisi economica, enti locali senza un quattrino.

Io? io sono sempre il solito, mi dicono: non lavoro abbastanza, sono scorbutico e intrattabile, saccente e maleducato. A tratti un po’ bastardo, per nulla generoso.

Se sommiamo due più due, direi che il male peggiore dell’Italia sono io. Quindi oltre a pagarmi lo stipendio, quando vorrete liberarmi di me, ricordatevi che ci terrei tanto a vivere all’estero 🙂

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