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La carta… la carta…

Agli inizi di Maggio ho fatto una visita in ospedale. Tutto bene, mi da una cura e mi dice di prenotare la visita di controllo. La sanità ligure allo sfascio mi da appuntamento a oggi, dopo 5 mesi. Poco male, non è niente di grave per fortuna.
Nel frattempo perdo la richiesta della visita, ma la Ale si era appuntata i numeri identificativi, per cui riesco a pagare il ticket senza problemi.

Mi presento stamattina e questi iniziano una filippica sul foglietto. E l’hai perso, e come facciamo, e devi tornare, e ti rimborsiamo questo ma ci vuole un’altra richiesta e telefona a destra, e ti facciamo un favore…

Ora dico io, maledetti i vostri cervelli bacati, va bene che NON PUOI FARMI UNA NUOVA RICHIESTA, che sono numerate, ma se nella ricevuta del pagamento c’è un identificativo, e a voi risulta pagato, è evidente che si può risalire al numero.
Ma no, il loro più grande problema è che SE NON C’E’ IL PEZZO DI CARTA VA TUTTO A MONTE. Hai voglia a dirgli “e ristampala!” “e controlla nel computer che numero era” “è tutto nei computer”.

Niente, ho dovuto fare quello che ringrazia di cuore per il favore che mi hanno fatto. Che sicuramente m’han fatto il favore di visitarmi lo stesso, ma mi sembra un po’ assurdo…

One Comment

  1. Keper Keper

    Commento per due ragioni:
    1) [OT] i blog non sono morti, sono solo per pochi eletti che ancora li leggono e che non si limitano a FB.
    2) Hai ragione su tutta la linea, ma il pezzo delle scuse degli operatori, con tutti quegli “e ..” iniziali, mi ha fatto piegare, grazie per avermi rallegrato la giornata.

    P.s.: Rispetto a 7 anni fa in occasione dello zena camp, oggi mi piacerebbe reincontrarti, che penso che il nostro saluto sia stato quello più imbarazzante del barcamp (allora ero ancora timiderrimo)

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