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Month: January 2011

Ditemelo voi se può peggiorare

Ciao, sono Tambu, vi ricordate di me? sono quello pessimista, quello depresso dopo essere tornato dal viaggio di nozze, quello che si lamenta sempre e vede tutto nero. Sono quello che scriveva quella serie di post “non può che peggiorare“, vi ricordate? che gli davate addosso, del menagramo, quasi come se fossi io che scrivevo la sceneggiatura di come doveva andare il mondo…

Ecco, adesso che non vi ho ammorbato per un po’ di mesi, ditemelo voi se le cose sono meglio o peggio, ditemi un po’ voi come siamo messi. Come vanno le cose nel mondo? tutto a posto? i grandi problemi sono stati risolti? affari interni, politica? sempre fieri di questo paese? tasse? servizi? mobilità? felici? ce l’avete ancora un posto di lavoro, almeno? difendete coi denti i vostri diritti sindacali dai cinesi o avete nel frattempo aperto un’attività economica? (ah, occhio al redditometro, e se volete fare affari con l’estero avete tempo fino a dopodomani per iscrivervi all’apposito registro VIES).
PECCATO che non potrete più andare in vacanza in Sardegna (+50%/66%/100% il traghetto), mi dicono fosse un posto carino… magari potrete ripiegare sulla Calabria, visto che adesso che la Salerno-Reggio Calabria si pagherà significa che l’hanno sistemata.

Immagine internazionale, tutto sotto controllo!

Caterina? grazie, sta bene. L’abbiamo iscritta all’asilo: da quest’anno il rapporto insegnanti-bambini per classe è salito a 28:1, con una tolleranza sino a 30. Così nelle aule c’è più caldo e si risparmia sul costo dell’energia. Ha senso, no?

Su, dite dite, che son curioso!!

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Matematico 2!

Matematico, che se per una volta, una sola volta, sgarri dalla routine il gorgo ti travolgerà.
Matematico che se per una volta impersoni il non-preciso e lo sbadato, sarai punito.

Stamattina mentre tornavo dall’asilo dove ho depositato la richiesta di iscrizione di Pupazzo mi squilla il cellulare, era mia moglie. Rispondo e non lo ripongo nel primo posto sensato, ma nel secondo. Invece di parcheggiare la macchina la lascio accesa per cambio guidatore – io prelevo lo scooter dove lo avevamo lasciato la sera prima – e quindi non compio la routine di gesti tipici del parcheggio: girare la chiave, prendere il portafogli, prendere il cellulare. Quindi dimentico il cellulare in auto e me ne accorgo sotto l’ufficio. “Poco male – mi dico – per un giorno cosa vuoi che succeda?”

E invece no, chiama in ufficio mia madre perché il gatto è scappato. E’ cieco, ve lo ricordo, ma se lasci il cancello sganciato, nemmeno spalancato ma solo con la serratura aperta, il botolo si apre ugualmente la strada e fugge. Mia moglie è irreperibile per impegni lavorativi, quindi prendo lo scooter e mentre piove abbondantemente raggiungo casa zuppo solo per scoprire che appena messo piede fuori dall’ufficio il bastardo è tornato e mia madre ha provato ad avvisarmi: sul cellulare che squilla chiuso in macchina!

Allora ne approfitto e prendo le chiavi di riserva, per scoprire con gioia che aprono sì la serratura, ma non tolgono l’allarme. E quindi rientro in ufficio coi pantaloni bagnati, un panino da mangiare sulla tastiera e un’ora e mezza in meno di permesso.
Per aver riposto il cellulare nel posto sbagliato. Il prossimo che mi dice che così la mia vita è noiosoa e sembro un robot, gli tiro un pugno che quando torna sulla Terra ci vivranno davvero solo i robot!

Note positive:
– con un mezzo a due ruote sul bagnato mi merito ancora l’appellativo di Tambernau
– ho recuperato il cellulare
– mi sono ricordato che devo leggere il libretto di istruzioni della macchina per capire come evitare di far suonare l’allarme con le chiavi di riserva

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pesche e ananas – 2

Questo è un po’ il corollario del precedente:

Ti hanno messo a coltivare queste pesche, abbiamo detto, ma tu testardo hai fatto l’orticello privato: dicevi “adesso dimostrerò quanto amo gli ananas, lo dimostrerò a tutti”. L’hai fatto vedere al padrone del terreno, che voleva continuassi a coltivare le pesche: “se ami tanto gli ananas puoi sempre coltivarteli a casa!”. L’hai fatto vedere all’uomo del monte, che però ha detto che gli ananas non contano, giacché formalmente tu coltivi pesche. L’hai fatto vedere in giro ed è piaciuto, qualcuno ha pure comprato i tuoi ananas.
Sei tornato a farlo vedere al padrone del terreno, che finalmente ha cambiato versione: “non c’è bisogno che ti faccia coltivare gli ananas qui. Lo stai già facendo a casa!”

Quindi visto che per piantare i semi si scavano buche, vorrà dire che ne farai una un po’ più grande per seppellirtici…

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La pasta lunga

Oggi ennesimo stupore, anzi una combo micidiale, durante il pranzo con la Caterina: poiché c’erano dei tagliolini abbiamo optato, per lei, per una ciotola dal bordo alto, tagliolini a pezzetti piccoli e cucchiaio; ma niente, lei insisteva per avere una forchetta, la voleva, la pretendeva. Dopo avergli dato la forchetta ha infilzato la pasta e ha iniziato a girarla, piuttosto bene devo dire, proprio come se dovesse arrotolare degli spaghetti.

Mentre guardava noi che la guardavamo con due occhi così ha aggiunto “come il nonno!” 🙂

Però ormai glieli avevo tagliatati, quindi non poteva arrotorarli, quindi si è convinta ad usare entrambe le posate: con una si aiutava a mettere la pasta sull’altra per portarla alla bocca. Ad un certo punto però c’erano dei fili troppo lunghi, allora ha cercato di tagliarli tenendoli con la forchetta nella mano sinistra e usando il cucchiaio con la destra. Quando le abbiamo detto “ma no, non c’è bisogno, cosa fai?” lei ha annunciato (testuale, giuro): “lo uso come se fosse un coltello!”

26 mesi ancora da compiere! O_o

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Caterina e gli agrumi

Una delle grandi fortune capitateci con nostra figlia è che adora la frutta e ne mangia a pacchi. In questo periodo va matta per gli agrumi. Ecco due siparietti capitati in questi giorni:

l’altra sera si era a cena dai miei e alla fatidica domanda “che frutta vuoi” il pupazzo ha risposto “il mandaLaaaancio”, ed è stata naturalmente accontentata. Nemmeno il tempo di ingoiare il primo spicchio che aggiunge: “il mandaLiiiiino”, e via, mia mamma glielo sbuccia mentre lei trangugia il primo. Nel frattempo io stavo scorticando un arancio, e ovviamente la cosa non è sfuggita al piccolo divoratore: “il mandaLino di papà”; al che gliene ho dato uno spicchio diviso in due.

Mia mamma si mangia mezzo mandarino e l’altro mezzo lo mette vicino al piatto di mia padre, che intanto stava parlando con me delle assemblee condominiali. Pupazzo finisce i suoi frutti, guarda a destra, a sinistra, controlla un po’ la situazione e siccome il pregiato pezzo era ancora lì allunga una mano, si frega il mezzo frutto di mio padre e inizia a mangiarselo. Noi ovviamente ci sbellichiamo dalle risate, più che altro per il modo placido, e quando lei se ne accorge riguarda i due spicchi rimanenti e li porge a mio padre: “teeeni – come per dire hai visto, non me li sono mangiati tutti e te ne lascio un po – ce ne sono UNI” 😀

Stasera invece, sempre mentre trangugiava agrumi, ne schiacciava alcuni spicchi per fare uscire il succo; le piace il succo, ma siccome era un mezzo pasticcio io e la Ale la richiamavamo. A un certo punto, dopo uno zampillo a tradimento, se ne esce con “maaaammmaaaaaa… mi sono fatta un splussino nell’occhio! fa male!!”. Avreste dovuto esserci 😛

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Uno che la sa lunga

Croce, più che delizia, di quasi tutti i condomini sono le mistiche assemblee, e chi mi segue su Twitter ha già capito che da un anno a questa parte sono nel vortice. L’uomo più furbo del mondo però ce lo abbiamo noi, e adesso vi racconto un po’ di cose:

Il preambolo sono dei lavori che bisogna fare per risolvere delle infiltrazioni che devastano, da un decennio, alcuni box; l’acqua proviene dai giardini soprastanti, di cui ovviamente l’UPFB (uomo più furbo del mondo, d’ora in poi abbreviato) è uno dei proprietari. Com’è e come non è le decisioni si protraggono fino ai giorni nostri. Lui punta tutto sulla violenza verbale, insultando a spron battuto chiunque si frapponga al suo obiettivo: non tirare fuori un solo quattrino.
Quando la situazione si sta facendo critica, cioè più o meno quando inizio a seguire le assemblee e gli eventi stanno prendendo una piega positiva per il condominio, l’UPFB tenta la carta azzardata: la sfiducia all’amministratore.
“Chi è contrario alla riconferma dell’amministratore?” e lui alza la mano.
“Chi non approva il bilancio dell’anno scorso?” (ovviamente redatto dal medesimo amministratore). E lui approva.
Genio.

Nel giorno dell’apertura delle buste dei preventivi prova a porre una questione di merito: non è indicata nessuna data di termine per la presentazione delle buste. Ma poiché potevano essere recapitate via posta all’amministratore o consegnate a mano, evidentemente il termine ultimo è l’inizio dell’assemblea. Ci vuole più di mezz’ora per spiegarglielo. La sua soluzione, a prescindere da tutto, sarebbe “chiamo un amico che lavora bene, gli do una mano, i lavori li facciamo noi e dividiamo tra giardini e box sottostanti”. Assicurazioni? Garanzie per lavori fatti male? Progetti? Responsabile della sicurezza? non pervenuti. Ci mettiamo mezz’ora a convincerlo che non si può fare.

Dopo aver aperto le buste e letto i preventivi c’è bisogno di una commissione che decida quale preventivo scegliere, sulla base di tanti parametri: l’UPFB è il primo ad offrirsi volontario. Testuale “io voglio esserci, voglio sapere come scegliamo”. Ma ben venga, quale onore.
Il nostro però dopo una settimana si tira indietro, con lettera ai condomini, perché “manca armonia”. MA VA? non siamo nel partito dell’aMMore, caro…
La commissione comunque decide e i lavori devono partire a Gennaio, ma ecco il colpo di genio finale: con lettera (firmata anche da un paio di amici suoi) chiede una nuova assemblea perché “ho trovato una ditta che ci fa meno”. Magnifico! GENIO! in barba a qualsiasi regola sulle aste al ribasso, ai termini di gara, al buonsenso.

E indovinate un po? siccome siamo in Italia, lunedì prossimo c’è assemblea…

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Personal Zeitgeist 2010

(puntate precedenti: 2006 2007 2008 2009)

le dieci keyword principali:
non ve le starò ad elencare. Hanno sempre a che fare con fastweb e la costruzione di armi. Cambio interessante sul versante marchi, infatti sparisce photocity e subentra “mamacita genova”, la mitica taqueria di sui sono affezionato cliente che rencensii tempo fa. Sono contento che il post sia letto da chi cerca informazioni su Google

i cinque post più letti:
oltre a tre post sulla costruzione di armi o le linee fastweb, appunto, c’è proprio “Taqueria Mamacita’s a Genova” in quarta posizione e “Tatoo” in quinta. Le visite a quel post arrivano pressoché tutte da Google Images, e pensare che è pure un mispelling…

sorgenti di traffico:

google / organic
(direct) / (none)
google.it / referral
rss / rss
tambuwebit / redirect
search / organic
images.google.it / referral
yahoo / organic
stellinorama.it / referral
bing / organic

entra di prepotenza tambuwebit / redirect, che altro non è che un redirezionamento di chi va su www.tambuweb.it invece che sul sottodominio blog. Sale di molto il referral di google.it (igoogle, google reader e google ricerca immagini), scendono parecchio le visite veicolate da mia moglie, complice il suo calo di numero di post

varie:
In termini puramente percentuali, le visite 2010 a questo blog scendono di un buon 20 percento, le pageview del 25 e il rapporto pagine/visite passa da un 1,4 a un 1,34. La linea di tendenza delle visite è costantemente al ribasso, comunque la si guardi. Nonostante l’esplosione del mobile le visite dal cellulare sono costanti, una ventina alla settimana. Se vi può interessare, Chrome, Firefox e Safari insieme fanno più visitatori di Internet Explorer, per fortuna 😀

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