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Month: June 2009

It’s a kind of Magic

htc-magic
Faccio subito la premessa, così inquadrate bene la cosa: sono uno che potrebbe essere definito un Google-fan. Nonostante mi siano bene chiare le implicazioni che l’uso dei prodotti Google ha, li trovo irresistibilmente utili e indovinati, facili, potentissimi e semplicemente immensi. Ho già detto in passato come la penso, e aspettavo un telefonino con Android da un po’. Nonostante questo cercherò di scrivere la stessa recensione che avrei voluto leggere io, per vostro uso e consumo. La seconda cosa da tenere a mente è che vengo da un SonyEricsson W760i e prima ancora da un SonyEricsson T630; quindi niente Iphone, Blackberry o Nokia ultramoderni.

Mi sono comprato un HTC Magic, bianco e della TIM e dopo averlo usato un po’ devo dire che è un signor telefono, ne sono molto contento. Innanzitutto è bello, lucido e stiloso. Scocca bianca, tasti bianchi e disegni dei tasti neri (tranne i classici verde e rosso per le chiamate), intorno ha una banda argentata così come sul dorso dove c’è l’obiettivo della fotocamera integrata. E’ un cellulare touchscreen con schermo capacitativo, come l’Iphone, il che significa che non funziona con il pennino ma solo con le dita; tuttavia ha anche una trackball/pulsante al pari dei Blackberry, anche se ancora non mi è capitata una sola situazione in cui l’ho usata. Il “famoso” design con gli estremi incurvati, se lo guardate di lato capite, è più funzionale del previsto. Avendo le due estremità più alte dello schermo, si impedisce che la custodia sfreghi su di esso. Stesso discorso per la trackball. E’ quasi impossibile che venga schiacciata mentre il cellulare è in tasca.
Il design è molto compatto, dà una sensazione di solidità accentuata dal fatto che non ci sono aperture o tasti, se non i due tastini laterali del volume – molto sottili invero – e una unica presa mini-USB per caricabatteria, cuffie, vivavoce, tutto.

La scatola standard comprende il telefonino, la batteria da 1340 mhA, una scheda microSD da 2 Gb e l’adattatore per lettore SD, il caricabatterie da muro, un cavetto USB <-> mini USB e le cuffie/auricolari stereo. Il manuale di istruzioni completo è in formato PDF dentro alla microSD, mentre in forma cartacea è presente solo la Quick Start Guide. Mi sembra una scelta sensata, tanto è talmente intuitivo che il manuale serve veramente poco.

nato per comunicare
Detto di un telefonino fa un po’ ridere, ma ora ve lo spiego. Per la prima volta da quando cambio cellulare non me la sono dovuta menare con la rubrica. O meglio: sapendo già come funziona Android ho giocato d’anticipo. Ho esportato la mia rubrica del W760i e l’ho importata in Google Contact Manager, da cui potete accedere anche attraverso Gmail; lì ho effettivamente passato un paio di giorni a sistemare le cose, perché Contact Manager è potente ma non può fare miracoli. Se il nome sul cellulare coincide con quello che già c’è su Contact allora lo aggiorna – e fonde il numero di cellulare con la mail esistente – altrimenti crea una nuova voce. Inoltre non avete idea di quante mail differenti avete *già* lì dentro (vi invito a darci un’occhiata): io avevo le stesse persone sotto cinque o sei mail e nomi differenti, per cui mi sono preso il mio tempo e ho sistemato tutto, anche perché è una cosa che prima o poi tutti dobbiamo fare.

Alla prima accensione il Magic mi ha chiesto username e password del mio account Google, glieli ho forniti e lui ha sincronizzato Mail, Contatti e Calendario, in pochissimo tempo. Da adesso in poi le due cose (telefono e online) saranno per sempre legati. Se aggiungo un contatto al telefono, ce l’avrò anche in Gmail e viceversa, se aggiungo un evento online a Google Calendar lo ritroverò nel telefono e viceversa.
Se mi arriva una mail, spesso, me ne accorgo prima dal “TING” del cellulare che guardando Firefox. Rispetto a questo punto c’è la prima grande differenza con i cellulari che ho avuto finora: il fatto che sia sempre online (a proposito, Maxxi Dream 10, per 10 euro al mese 50Mb al giorno, ma non li raggiungo mai) non mi costringe a “pensare” alla mail, a dover accedere alla mail in mobilità. Semplicemente ce l’ho sempre a portata di mano. Ma non solo: il cellulare non prevede nessuna distinzione tra la notifica di un SMS e di una mail. Se fa “TING” significa che qualcuno si sta mettendo in contatto con te, a prescindere dal mezzo che sta usando. (Questo peraltro rende inutile la notifica degli eventi di Google Calendar per mezzo di SMS E mail, come ho fatto finora, fedele al motto “uno dei due lo sento arrivare anche se sono in giro”. Col Magic mi arrivano SEMPRE entrambi 😀 )
In uscita, ad esempio, puoi selezionare numeri di cellulare e email nello stesso messaggio, e lui si occuperò di trasformarlo di volta in volta in email o SMS (o MMS se hai aggiunto elementi multimediali).
Esiste anche un’applicazione (SMS backup) che sincronizza i vostri SMS in un folder apposito di Gmail, così non li perderete mai più e potrete anche fare ricerche al loro interno. E pensa a cosa potrà fare quando GoogleVoice (ex GrandCentral) sarà aperto a tutti!!!
Infine, tra le opzioni dei contatti, oltre ai classici “chiamalo a casa”, “chiamalo in ufficio”, “mandagli un messaggio sul cellulare” c’è anche “chatta con lui tramite Google Talk”. Fichissimo 😀

l’androide, il protagonista
Ma questo Android, com’è? è fatto da Google ed è Google-centrico. Youtube, Maps (con Street View) e Google Talk sono preinstallati. L’Android market è pieno zeppo di applicazioni utili e inutili, e ogni giorno ne esce qualcuna. Non ho ancora avuto il bisogno di comprarne una, ho trovato tutto quel che mi serviva nella categoria free. Il sistema è stabile e parecchio veloce, non ha mai crashato in una settimana; la risposta dello schermo è molto buona, anche in scrittura. Personalmente preferisco la modalità landscape quando devo digitare, perché ovviamente i tasti sono un po’ più grossi, ma con un po’ di allenamento si può fare anche in modalità normale. Una volta imparati i tre gesti di base (tocca, tocca e trascina, tieni premuto) tutto è molto facile. Meno facile invece è stato capire che le opzioni proprie di ogni applicazione si trovano premendo il pulsante fisico “MENU” 🙂

Android, lo saprete, è un sistema open source; la versione dell’HTC Magic della TIM, per dire, monta un firmware modificato da HTC e differisce in alcune cose da quello Vodafone, che invece monta la versione standard di Google. Mentre peregrinavo in cerca di informazioni ho letto 162 pagine di un thread-monster su telefonino.net: sulle prime esisteva solo il firmware Vodafone, e tutti a comprare i sistemi Vodafone, poi qualcuno ha detto che si poteva avere solo il tastierino numerico con T9, che su Voda manca, e tutti a patchare, poi qualcuno ha detto che l’audio del Voda era migliore e allora tutti a mettere il firmware TIM sui sistemi Voda. In tutto questo ci sono tonnellate di ragazzi che sfornano modifiche e firmware fatti in casa costantemente. Insomma, il Magic va già bene così com’è, ma se siete smanettoni c’è parecchio campo su cui lavorare.

che applicazioni hai installato?
AndWeather2 – un widget per il desktop con le previsioni del tempo
twidroid – un client per twitter
SnapPhoto – aggiunge alcuni controlli alla fotocamera
ASTRO – un file manager evoluto
Useful Switchers – una unica interfaccia per variare molte cose (WiFi, luminosità, suoneria, GPS, eccetera) [ora me lo da a pagamento, ma io ce l’ho e non ho tirato fuori un cent…]
Atrackdog – per aggiornare le applicazioni installate
NetCounter – per tenere traccia del traffico effettuato
Battery Status – controlla lo stato della batteria
Barcode Scanner – questa è grandiosa: legge un codice a barre e cerca il prodotto sul web o su product search. Se scannerizza un QR code va direttamente al link relativo
GPS Status – per controllare il GPS
WeFi Connect – per gestire le connessioni WiFi
Picture Viewer – per visualizzare le immagini
Places Directory – fenomenale: determina la vostra location e vi offre una lista delle attività nei dintorni, divisa per categoria e in ordine di distanza. E siccome il Magic ha una bussola interna, c’è una freccetta che indica la direzione! e cambia se giriamo sul posto!! (cosa che col GPS invece non si può fare)
Google Sky Map – il planetario di Google
Advanced Task Manager Lite – un task manager.

a proposito delle applicazioni bisogna aprire una parentesi: per un motivo ancora non del tutto chiaro, i terminali Vodafone e TIM hanno accesso ad Android Market differenti, per cui alcune applicazioni sono disponibili in uno e non nell’altro. In alcuni casi si risolve con la “via dello smanettone” (ricerca e download del file .apk e installazione sulla scheda SD), in altri non si può. Questa politica mi sembra miope e potenzialmente dannosa per entrambi gli operatori, e spero sia solo una svista che possa essere sanata con un update del firmware.

quindi lo consigli?
se nella vita usi sempre e solo gmail e google calendar, se quando pensi ad una mappa pensi a Google Maps, se hai spesso la necessità di navigare su internet o fare ricerche rapide, SI, è assolutamente il tuo telefono. Magari lo sarebbe anche l’Iphone, ma questo è open source, ricordatelo 🙂
Se hai bisogno di sincronizzarti ANCHE con un Outlook, beh, si può (sicuramente col firmware TIM, almeno). La nota dolente, se vogliamo, è la fotocamera che è abbastanza scarsa come in tutti gli HTC che ho avuto modo di vedere. Non lo comprare se fai spesso uso della fotocamera per fare la foto della vita. Per il resto è un gran bel pezzo di hardware e monta un software che non sembra affatto avere così pochi mesi come ha. Ho idea che in futuro ne vedremo delle bellissime! 🙂

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