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Day: May 24, 2009

Cinque, come le dita per fare ciao

Caterina superstar

Sono abbastanza preparato alle vostre rimostranze e prese per i fondelli, perché effettivamente nemmeno io ci credevo. Ho accarezzato l’idea di fare un filmino e metterlo su Youtube, ma per ora no. Il fatto è che Caterina fa ciao con la mano, a cinque mesi e un po’. All’inizio era ovvio fosse un caso, d’altronde i neonati mica si mettono a unire gli indici delle mani e cose complicate, sanno girarle pochissimo e giusto aprirle o chiuderle. Poi col passare del tempo, e la perseveranza di mia mamma, è passata al farlo quasi sempre “a comando”, e adesso alza anche la manina. Ti fa proprio “ciao ciao” 😀

Per il resto è sempre buonissima, tranne quando ha fame o mal di pancia. Ha iniziato a ingurgitare (e rigurgitare, ovvio) minestrine con qualsiasi cosa dentro e ora ha un ritmo colazione-pranzo-merenda-cena quasi umano. Ovunque andiamo lei è contenta, sorride a tutti, sta volentieri con tutti. Se ha sonno lo fa capire, la portiamo nel lettino e dopo un po’ si addormenta col suo doudou (probabilmente imbottito di cloroformio) spiaccicato sulla faccia. Ogni tanto si sveglia di notte, ma quasi sempre basta ridarle il ciuccio e ridorme (ed effettivamente più che insegnarle a fare CIAO era forse meglio insegnarle a mettersi il ciuccio da sola 😀 ), e la fatica di alzarsi – soprattutto della mamma – viene ripagata quando vieni svegliato dai versetti provenienti dalla sua cameretta alla mattina. Può anche essere presto, ma mette di buonumore. Ecco, direi che la cosa che ho imparato questo mese è che i bambini portano davvero una gioia incredibile, nella famiglia e in chi ti ruota intorno. Mica sono solo loro che ogni mese imparano qualcosa, sapete? 🙂

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Abbiamo perso

A me questa cosa di spedire un hard disk per farselo mettere online sembra una sconfitta piuttosto pesante; voglio dire, hey!, se dobbiamo riaffidarci alle poste e ai corrieri per avere i nostri dati online, significa che le esigenze di banda non sono al passo con le infrastrutture. Per chi sognava che un giorno il cosiddetto digital divide sparisse è dura da mandare giù…

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