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Month: March 2009

Mai più senza (anche voi dovreste)

A prescindere dai motori di ricerca, l’esperienza utente è importante su un sito. Più cresce il numero dei blog, più è facile capitare su di essi cercando informazioni. Quando trovo dei link rotti tendo a irritarmi, penso sia uno spreco di tempo e fatica. Per questo motivo ho installato con piacere (e sono settimane che correggo a manetta) Broken Link Checker per WordPress, un plugin che in background, discretamente, fa un controllo su tutti i link del database (e dopo quasi sei anni di post sono veramente tanti, garantito!) e presenta un comodo report dal quale si può editare direttamente il link oppure accedere alla modifica del post.

Vi consiglio di variare la configurazione di default dopo il primo giro, perché tanto non ha senso controllare tutto il db ogni tre giorni. Ditegli di girare una volta alla settimana, o ogni 14 giorni, tanto lui aggiunge un pannellino in bacheca e vi avvisa se ne trova di nuovi. Se tutti i blog che usano WordPress correggessero i loro link rotti, tutti gli utenti ne guadagnarebbero.

E inoltre, visto che ci sono un sacco di aggregatori e blog fasulli che usano gli rss di tutti per “farsi i contenuti”, e che gli RSS non sono retroattivi, succederà che chi vi ha rubato i contenuti avrà dei link rotti e voi invece no, e acquisterete un po’ più di prestigio agli occhi dei motori di ricerca 🙂

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sticks




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Inserito originariamente da Tambu

quanta soddisfazione ti da andare a mangiare sushi con le bacchette componibili di metallo che ti ha portato un amico da Taiwan, suscitando i commenti e l’ammirazione di avventori e camerieri? 🙂

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La filosofia dei piccoli passi

Io ho fondato grande parte della mia vita sulla filosofia dei piccoli passi. Se non sai garantire un minimo X, non devi nemmeno pensare a X+10, e figuriamoci x^3. O meglio, puoi pensarci in astratto, a “come sarebbe bello se…” e devi lavorare per tendere ad arrivarci, passando però per i gradini intermedi.

Altrimenti facciamo tutti i pensatori sui massimi sistemi, va bene, però poi non pretendiamo…

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Potere al bit?

Nel triste supermercato vicino all’ufficio, il classico buco lercio ricavato ovunque purché vicino agli uffici (il posto che punta sulla rosticceria per lo stakanovista che fa tardi, diciamo), hanno installato 8 casse automatiche: massimo 15 pezzi, li passi al lettore ottico e li imbusti solo quando lo dice lui, infili i soldi o la tessera o il bancomat o la carta di credito e via!

Appena le ho viste – lo ammetto – ha avuto anche io timore reverenziale, poi mi sono piegato al ragionamento dell’informatico “l’avrà creato qualcuno come me, posso capirlo” e sono stato contento di questo balzo in avanti. Il problema è che non sono affatto sicuro che sia un balzo avanti, perché la maggior parte delle persone non sa bene come utilizzarlo, non legge lo schermo, non ha dimestichezza con le macchine. Va bene un periodo di adattamento, ci sta e mi riservo di verificare se col tempo la situazione migliora, ma siamo davvero sicuro che il bit sia sempre meglio?

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