non sarò un giurista, ma di querele ho una certa esperienza 🙂
Nel finale di “parco sempione“, primo singolo dell’album “studentessi” di Elio e le storie tese, c’è un tratto di denuncia sociale relativo alla questione del bosco di gioia:
Vorrei suonare i bonghi / come se fossi in Africa / sotto la quercia nana / in zona Porta Genova
sedicimila firme/ niente cibo per Rocco Tanica / ma quel bosco l’hanno rasato / mentre la gente era via per il ponteSe ne sono sbattuti il cazzo / ora tirano su un palazzo / han distrutto il bosco di Gioia / questi grandissimi figli di troia!
Il Bosco di Gioia era un pezzo di verde milanese che è stato raso al suolo per far posto a strutture della regione. Con la frase finale Elio può anche cercare di essere vago, ma il contesto è invece abbastanza chiaro e circostanziato: il bosco di gioia esisteva realmente, e non esiste più, per mano dell’oggetto della diffamazione: può essere la persona o le persone che hanno firmato il mandato di esecuzione dei lavori (politici) o colui o coloro che fisicamente l’hanno compiuto (impresa esecutrice), o entrambi. Il primo dei due che si riconosce in quel testo può, secondo me, procedere a querela per diffamazione.
16 Comments