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Youtube e la faccia sporca della medaglia

Un motore di ricerca come Google, che praticamente può tutto, basa molta della sua attività sul monitoraggio di cosa viene cercato (e come viene eventualmente trovato). Ammesso che a monitorare un box di ricerca non ci vuole una grande scienza, mi è venuta in mente una cosa pensando a Cloverfield.

Come forse saprete Cloverfiled è un film ad alto buzz, la cui campagna pubblicitaria virale e tradizionale era completamente basata sul NON mostrare il mostro (e scusate il gioco di parole). Praticamente nessuno sapeva che fattezze aveva, e JJ Abrams (che è una delle menti dietro a Lost, quindi sa come si gioca con queste cose) è stato molto bravo a gestire le possibili brecce nel sistema che avrebbero potuto vanificare l’investimento nel suo film. Per forza di cose Cloverfield è un film che si brucia in un paio di giorni tutto quel che ha da giocarsi: svelato il mostro, il film perde senso Dimostrazione ne è la splendida performance al botteghino la prima settimana e la pessima continuazione a distanza di 7 giorni. E poiché non usciva in contemporanea mondiale – cosa che invece avrebbe avuto certamente un suo senso – il web ha avuto un ruolo predominante nel diffondere le immagini del mostro (spoiler, non cliccare se intendi andare a vederlo al cinema).

Mi è giunto all’orecchio che Google è stato molto celere nel rimuovere da Youtube qualsiasi materiale avesse attinenza col film in oggetto nelle ore immediatamente successive alla prima, molto più del solito diciamo. Non è nemmeno difficile da credere. Ci sono però una pletora di altri siti di videosharing che invece quasi bramavano di avere quei filmati, in grado di portare molto traffico se il passaparola avesse avuto il suo effetto benefico. Questi siti sono monitorati tramite il metamotore Google Video.

In questo modo Google gioca su due sponde: la sponda “pulita” e patinata in cui salvaguardia gli accordi commerciali e la credibilità e la sponda “sporca” in cui riesce lo stesso a monitorare con precisione cosa cerca la gente, se e come la trova e quali sono i trend di ricerca specifici del settore.

Decisamente molto comodo, anche se mi risulta che il dualismo Youtube-Google Video (sito specifico-metamotore) non è riproposto con altri tipi di servizio…

4 Comments

  1. Giusto oggi mi hanno sospeso l’account.
    Spero di trovare il tempo per scrivere 2 righe entro stasera… assurdo!
    Ciao,
    Emanuele

  2. analisi sottile e stimolante. il caso dimostra che sta diventando impossibile per un servizio come google predisporre in maniera coerente e comoleta la selezione (promozione o occultamento che sia) di un contenuto. in prospettiva mi sembra una buona notizia 🙂

  3. […] parte del buzz di questo film, ve l’ho già detto, era incentrato sul non sapere che mostro fosse a distruggere New York. Diciamo che però la grande […]

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