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Month: December 2007

Intercallo

Quali intercalari uso? migliaia, ma principalmente:

We! wella! Oi! (per salutare)
l’onnipresente e mai sopito Belin! e il meridionale minchia (per via della mia mozzosicilianità)
Aecco (attaccatomi dalla signora) e aaaaahbeh! (ironico)
porco mondo
superca**o, straca**o (perché sono più di ca**o)

Non lo passo a nessuno, però penso che dovreste farlo tutti. Fare mente locale è il primo passo verso la guarigione 🙂

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Pacchi di Natale

Un meme! E pure divertente! lo manda Axell e devo elencare 5 pacchi-pacco che ho rifilato in vita mia. Il problema è che me ne viene in mente solo uno, grande e vivido che offusca gli altri nonostante ci pensi da ieri sera.

Un biliardino ultraportatile (tipo 25×10 cm) frutto di un regalo doppio. Assolutamente ingiocabile e pure troppo kitch per essere usato come soprammobile. Col mio ci devo aver fatto due partite, da solo, l’altro non mi ricordo nemmeno a chi l’ho rifilato, da quanto me ne vergogno 🙂

Mi piacerebbe sentire la mia signora, Silentman e 2D e imbarcoimmediato

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Novità di Google Analytics di dicembre

Sorpresa sorpresina oggi collegandomi ai miei profili:

GA1

sotto al range di date compare una scritta “sito”, e significa che possiamo decidere di fare comparazioni con un range di date o con la media del sito. Niente di particolarmente nuovo, ma messo così è più chiaro.

Si capisce ancora meglio col secondo screenshot

GA2

Notate invece la legenda per le due righe in fondo: quella arancione per le visite e quella blu per le visite. Visto così non serve quasi a niente, ma guardate un po’ espandendo il menu cosa succede 🙂

GA3

Ora ci smanetto un pochino, vediamo cosa se ne può cavare di utile…

update: il sempre ottimo Justin Cutroni (amo quell’uomo!) arriva dopo di me nell’annuncio, però ha accesso a fonti che io me le sogno 🙂 in questo caso linka un pdf di 22 pagine con la guida alla migrazione al nuovo codice di tracking

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Il post più costoso della storia

C’è chi blandamente si fa pagare per fare dei post, e di conseguenza c’è qualcuno che paga per farseli fare. Ci sono i nanopublishing. Poi c’è tutta la schiera di chi fa i contest, che all’inizio mettevano in palio poca roba, poi aumentando l’interesse (e il ritorno) son cresciuti anche i premi: le crocs, l’ipod shuffle, l’ipod nano, l’N95 e l’Iphone. Dietro a questi concorsi c’è uno studiato piano di marketing a tavolino volto ad aumentare il brand del blog o dell’autore, i link in ingresso, la visibilità nelle classifiche e il PageRank di Google. Possiamo direi che si spende tot e per ricevere tot.

Quel famoso post invece mi è costato un po’ più di un N95 nuovo, non m’ha dato link né popolarità. Il post più costoso della storia di questo blog non è nemmeno più visibile…

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4 cose che forse non sai di Google Analytics

Come promesso, eccovi le slide del mio intervento al convegnoGT 2007. Appena entrerò in possesso del filmato raw proverò a montarlo insieme, per avere il quadro completo, per ora dovrete accontentarvi di queste slide un po’ inespressive. Vi aiuto riassumendo per punti:

1) la licenza non la legge quasi nessuno e tutti pensano che i famosi 5 milioni di pagine viste siano per sito. invece sono per account (e in ogni account ci possono essere vari profili). Geekissimo fa 1,2milioni di PV “con un blogghetto” come direbbe qualcuno, con 4 blog sarebbe fuori (ok, a lui fare un po’ di adword non costerebbe niente, anzi, ma ci sono anche realtà che adword non lo fanno/possono fare). Inoltre da ogni account principale se ne possono controllare solo altri 25, rendendo difficoltosa la gestione integrata Adword+Analytics

2) è possibile ottenere un backup dei dati di GA aggiungendo una riga allo script, ma poi è necessario acquistare Urchin. Questo ha un suo costo ma consente di risolvere anche altre limitazioni tipiche di Google Analytics

3) bisogna assolutamente imparare a segmentare, perché i dati più interessanti non sono le somme e le medie. ad esempio chi si fa prendere dal panico per il bounce rate ma non si preoccupa di capire CHI davvero fa il bounce.

4) se si usa GA come strumento di Web Analytics e non come contatore degli accessi prima o poi si avrà sicuramente a che fare con i filtri. Ci sono un po’ di filtri base, ma più si diventa power user e più ci sarà bisogno di filtri avanzati, quindi di regular expression. E’ necessario padroneggiarle o prepararsi a chiedere aiuto a qualcuno che lo sappia fare.

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Al convegno GT

meIl mio talk è andato così così: i miei amici qui dicono bene, ma loro non fanno testo 😀
A chi ho chiesto sincerità estrema mi ha risposto con alcuni appunti di cui dovrò necessariamente tenere conto se ci fosse una seconda volta. Secondo me sono stato impacciato e tremolante all’inizio, con alcuni spunti brillanti di comicità ricercata e un tono di voce deciso solo in alcuni punti che avevo considerato fermi (leggi: imparati a memoria).
Considerando che mi vergogno anche a ripeterla da solo a voce alta, dovreste inquadrare bene la storia…

Comunque ho avuto anche feedback positivi da estranei. Se non altro ho detto VERAMENTE cose che ai più erano sconosciute o chiarito confusioni (per non parlare della consulenza lampo in pausa pranzo 😀 ).

A breve le slide. Se poi entro in possesso in tempi ragionevoli anche del filmato provo quel servizio di sincronizzazione

(la foto è di Tiziano Fogliata)

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n+2, cinese, a testa in giù

Concordo con Matteo sull’atteggiamento di certi smanettoni dei telefilm ( 🙂 ). L’altra scusa tipica è “come fai ad aspettare? io non ci riesco e lo guardo in inglese”.

Ora la quarta stagione di Desperate Housewives viene trasmessa in contemporanea USA-Italia, perché finalmente si sono resi conto che è l’unico modo per arginare (ma non fermare) il download delle serie televisive, viene meno la scusa principale. Però io so che c’è una componente insita nello smanettone che lo porterà a cercare qualche altra scusa per essere avanti. “mi piacciono le voci originali?” ma quando mai? “imparo l’inglese” e perché no il cinese, che è la lingua del futuro?

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La VERA arte del procrastinare 2

E venne finalmente Dicembre 2007. E l’offerta SUPER ADSL 20 Mbit scomparve dalle pagine della myfastpage (per sempre?). Beh, meglio così che un ulteriore rinvio…

Però sul portale pubblico Fastweb continua a proporre navigazione fino a 20Mbit/sec in download, salvo poi non menzionarla nelle pagine accessibili ai clienti. Segno inequivocabile che questa 20Mbit non s’ha da fare. Pazienza, vediamo se vincono almeno una licenza WiMax

fastweb

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Il blog per me

La cosa che ho messo a fuoco parlando con Michiko, cui accennavo due post fa, è una cosa che mi passa per la testa da un bel pezzo ma che non avevo tradotto in parole, una specie di fuoco che cova sotto la cenere. E’ uno dei motivi per cui sono tanto affezionato ai blog e al mio blog in particolare.

Dovete sapere che sono una persona a cui dà noia ripetere sempre le stesse cose, anche quando sono cose belle. Mi piace rendere partecipi le persone che mi stanno intorno dei miei fatti, ma come il mio concittadino Paganini mi scoccio a ripetere. So benissimo che c’è un pizzico di egocentricità in questo, come se tutti dovessero farsi il passaparola delle cose che dico ed essere sempre aggiornati, ma che volete farci? è così ed è noto che io sono uno di poche parole.

Ecco, il blog è un ottima estensione di questo concetto: io scrivo qui i miei fatti e tutti possono leggerli: anzi, io mi aspetto che chiunque abbia un accesso a internet e mi conosce ogni tanto venga ad aggiornarsi (qua rasentiamo il delirio di onnipotenza, ma se ci pensate non è vero: è facile e veloce, e io faccio così coi miei amici…).

Poi quando ci vedremo saprete di cosa potremo parlare, di cosa non potremo parlare e cosa io avrà già detto e dato per acquisito 🙂

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