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Month: September 2007

L’ascia nel cervello

avatar di fradefraHo trascorso 3 giorni con fradefra e ho la testa piena di cose che non definirei propriamente “idee”. Ogni tanto, ascoltando una frase, sentivo come un’ascia che mi apriva in due la testa e mi dicevo: “ma certo, è ovvio, non può essere altrimenti!”. E la cosa buffa è che non mi ricordo assolutamente le frasi in questione.
Ma questo è un bene, significa che più che il caso pratico mi ha colpito l’astrazione del concetto. Astrarre i casi reali in casi generici e linee guida è una delle poche cose che reputo di saper fare bene in tempi brevi (un’altra è ad esempio far fuori un piatto di pasta alla carbonara 🙂 ).
L’altra cosa buona è che non sempre queste illuminazioni venivano da discussioni di web analytics o web marketing.

Sono veramente contento!!

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Maledetti Righeira

14 giorni fa ero su una spiaggia bellissima, con un Sole così, rilassato e con addosso la temperatura ideale, e invece stamattina avevo le mani congelate dal freddo dopo aver parcheggiato lo scooter.
E per di più domani e dopo sono a Verona ad un corso di Web Analytics. Io ODIO il freddo! E odio quella dannata canzone dei Righeira 🙂

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Beppe Grillo pre-blog

Non è che uno non possa cambiare idea, ci mancherebbe. E’ che più ti gonfi prima, più boato fai dopo quando scoppi 🙂

[via Dario Salvelli thumb]

colonna sonora: Come si cambia – Fiorella Mannoia

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parte AppuntiDigitali.it

Questa mattina è partito ufficialmente AppuntiDigitali.it, il nuovo blog sulla tecnologia di Hardware Upgrade. Lungi dal voler rincorrere a tutti i costi l’ultima notizia, il blog vuole proporre un’oasi di riflessione e approfondimento sulle tecnologie, certo, e sull’impatto di queste sulla vita quotidiana di tutti noi e nasce in occasione del decennale del giuramento militare di Tambu della nascita del network di Hardware Upgrade 😉

Se date un occhio alla pagina degli autori troverete anche il sottoscritto. Questo sproloquio sulla ricchezza e i GPS, invece, è il mio primo contributo.

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Fai felice un benzinaio

cara benzaadottalo per il pieno! fai anche tu la tua buona azione!

Prima di partire per le ferie ci siamo fermati dal benzinaio, solitamente di poche parole, anzianotto e molto tranquillo, per non dire spento. Abbasso il finestrino e gli dico “il pieno”, regalando un lampo di luce agli occhi dell’uomo. “IL PIENO, SIGNORE?” mi urla stupito, e io ribadisco “si, il pieno!”. Inizia a pompare carburante e dopo poco mi chiede se ho la carta di credito (che si sa, ormai la benzina vale come i gioielli) perché il lettore è rotto, sempre terminando la frase con l’appellativo signore. “no, tranquillo, pago in contanti” sorrido. E lui mi sorride di rimando.

Passano i minuti in compagnia del ronzio della pompa e dopo uno STOCK! lui urla talmente forte che devono averlo sentito anche dal palazzo di fronte “CINQUANTADUE, SIGNORE!”. Glieli allungo e ripartiamo verso le nostre agognate ferie, mentre dal finestrino udiamo una voce che recita il mantra “grazie, signore, grazie. Arrivederci, signore, grazie. Grazie, signore…” 🙂

Se stai partendo per le ferie o è tua abitudine fare sempre il pieno, o semplicemente hai voglia di fare una buona azione, regala anche tu un momento di gioia al benzinaio di Corso Dogali 🙂

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Definitivamente sconsigliato: Masterweb

(sconsigliato per via della mia esperienza personale, che racconto, poi ognuno è ovviamente libero di postare la sua positiva.)
Riassuntino:
29 giugno 2006 fuzzy firewall a Masterweb, in cui discutiamo del servizio di monitoraggio dell’uptime che usavo allora e consiglio Masterweb solo per siti personali.
10 ottobre 2006 Del perché Masterweb/Aruba non è consigliabile, in cui dico perché non lo consiglio più nemmeno per siti personali.
23 ottobre 2006 mi ha chiamato Masterweb, in cui dico che mi hanno chiamato cercando di capire il mio malcontento.

Tanto per fugare subito ogni dubbio: no, dopo non mi hanno mai più chiamato, anzi io ho descritto un altro paio di volte i prosiegui delle vicende, senza riscontro.
Ora, con un po’ di documentazione raccolta, parliamo dei FATTI.

Il 20 Luglio Andrea Beggi mi avverte che il mio blog è irraggiungibile. Lo ringrazio ma ovviamente ne sono a conoscenza, poiché sono un felice utilizzatore di site24x7, da cui sono tratte le schermate che vederemo. Il blog in realtà è raggiungibile, non ritorna un 404, ma mostra una pagina bianca. Dopo due prove con file HTML e immagini, capisco che il problema è il php, quindi apro il ticket

IN DATA: 2007-07-20 14:16:09
TAMBUWEB SCRIVE:
il mio sottodominio pare abbia smesso di interpretare il php. restituisce pagine bianche a qualsiasi richiesta. l’unica pagina che funziona è la pagina di test e il redirect dalla root di tambuweb.it
non può essere un problema del CMS, poiché all’indirizzo http://www.tambuweb.it/drupal/ avevo installato più di un anno fa un altro CMS di prova, diverso, e non funziona nemmeno quello.

siccome il tempo passava e nessuno rispondeva ho anche telefonato. A loro sembrava tutto a posto, ma si riservavano ulteriori controlli. Appena arrivo a casa inizio a smanettare coi plugin, e trovo parziale soluzione disattivando WP-hashcash. Nel mentre mi chiamano al cellulare dicendo che effettivamente c’era un problema di limiti di qualche tipo e che l’hanno risolto. Faccio due googlate e arriviamo a questa situazione

TAMBUWEB SCRIVE:
magari interessa
http://bugs.php.net/bug.php?id=41932

TAMBUWEB SCRIVE:
ho risolto la situazione temporaneamente. se lasciate aperto questo ticket e mi fate fare un po’ di analisi, probabilmente vi dico dove è il bug in php

loro gentilmente mi lasciano aperto il ticket, e io proseguo nelle mie ricerche, senza frutto. Un po’ mi pare di capire, un po’ mi pare di essere fuori strada. Alcune cose che leggo in rete quadrano, altri comportamenti del blog mi sembrano inspiegabili. Intanto però Akismet smette di funzionare, perché non è in grado di verificare l’API key. Non so quanti di voi abbiano mai visto il messaggio

The key below was previously validated but a connection to akismet.com can not be established at this time. Please check your server configuration.

o il più inquietante


The key you entered could not be verified because a connection to akismet.com could not be established. Please check your server configuration.

(by the way la soluzione è scrivere direttamente la key dentro al file akismet.php, precisamente qui
// If you hardcode a WP.com API key here, all key config screens will be hidden
$wpcom_api_key = ”; )

Praticamente il server non era in grado di collegarsi all’esterno, al che scrivo

IN DATA: 2007-07-20 17:52:10
TAMBUWEB SCRIVE:
rilevo l’impossibilità da parte di php a collegarsi all’esterno.

IN DATA: 2007-07-20 18:33:20
TAMBUWEB SCRIVE:
ok, ora si collega.
la mia nota conclusiva è che non ne so abbastanza di php da capire. fsockopen a quanto pare è una pista sbagliata. il file che dà fastidio (ma che ha funzionato dalla settimana scorsa fino a oggi) è il php dentro a
/subdomains/blog/httpdocs/wp-content/plugins/wp-hashcash/

lo lascio lì se volete guardarlo, ma tanto non posso attivarlo. E’ però un file utile al sistema (è un antispam), se capiste mi fareste un grosso favore.

IN DATA: 2007-07-20 18:44:18
TAMBUWEB SCRIVE:
no, c’è sempre qualcosa che non va. anche un altro semplice plugin che fa uso di GDlib si schianta…

IN DATA: 2007-07-20 21:28:44
TAMBUWEB SCRIVE:
insomma, qua è un casino. E’ assolutamente evidente che qualcosa avete toccato voi, tra stamattina e il primo pomeriggio, perché prima tutto filava liscio come l’olio.
La mia richiesta è che ovviamente ripristiniate la situazione precedente.

IN DATA: 2007-07-21 21:45:03
TAMBUWEB SCRIVE:
il fattore comune, però, mi sembra sempre essere fsockopen(). Un altro plugin ancora mi dà “unable to open sock”.

In qualche modo però riesco a proseguire l’attività di blogging, sebbene qualsiasi operazione richieda un tempo abominevole. Anche i commenti dei lettori impiegano 2 minuti per essere inseriti, per non parlare del fatto che l’autosave dei post si schiantava con un errore tragico. Dopo due giorni chiedo

IN DATA: 2007-07-23 16:29:18
TAMBUWEB SCRIVE:
ci sono novità? la pubblicazione e la modifica di nuovi articoli o commenti è lentissima, per me la questione è ancora aperta.

e mi viene risposto che la macchina è a posto, che il problema dell’ulimit è stato corretto, che dai log di apache non risulta niente, che non ci sono carichi di lavoro eccessivi su cpu o ram. devo dettagliare meglio. Per me è un piacere dettagliare, se posso aiutare qualcuno a risolvere i MIEI problemi.

IN DATA: 2007-07-24 13:34:09
TAMBUWEB SCRIVE:
“The key you entered could not be verified because a connection to akismet.com could not be established. Please check your server configuration.”
questa connessione funzionava fino a venerdì mattina.

la pubblicazione o la modifica di nuovi contenuti richiede un tempo superiore ai 100 secondi, quando non due minuti. idem l’inserimento di commenti da parte di terzi.

in generale mi pare che qualsiasi connessione a siti esterni (a livello di php, quindi pingback, trackback, xml-rpc, sock, ecc) non funzioni

IN DATA: 2007-07-24 15:35:42
TAMBUWEB SCRIVE:
la funzione di autosave della composizione dei nuovi contenuti (presumo sia in wp-includesjsautosave.js) va quasi sempre in errore “undefined”

e la risposta è che la connessione ai siti esterni è chiaramente più lenta che in locale (ma in realtà qui non avviene affatto), che nessun altro si è lamentato (ma io che uso IPNeighbors per sapere con chi condivido il server immagino anche perché: sono quasi tutti siti in html) e di fornire istruzioni per ricreare il problema.

IN DATA: 2007-07-25 10:54:47
TAMBUWEB SCRIVE:
mi pare che siamo a uno stallo. io incolpo la macchina o la configurazione, forte del fatto che non ho toccato il codice ma la situazione è peggiorata, voi incolpate il codice forti del fatto che sono l’unico che si lamenta.

per riprodurre il problema dal lato admin dovrei fornirle la password, e non se ne parla. può comunque visitare il mio blog, magari qui
http://blog.tambuweb.it/2006/10/23/mi-ha-chiamato-masterweb/

e provare a lasciare un commento, rilevando la sconcertante lentezza ad effettuare l’inserimento, cosa che in situazione normale richiede non più di 3 o 4 secondi.

E il ticket si chiude qui, motivazione: “non collaboro” e il server è a posto.

Il server è a posto davvero, ora. Piano piano (si parla di settimane) le cose sono tornate a posto, akismet si ricollega, l’autosave funziona e voi potete commentare in un tempo ragionevole. Se lo hanno messo a posto loro, non mi hanno chiamato per dirmelo, se è andato a posto da solo è ancora più sconcertante, perché significa che non c’è il controllo totale sulle macchine. Comunque la configurazione sarebbe a posto, secondo Masterweb. Bene, dopo pochi giorni mi manda una mail Botty e mi avvisa che facendo una ricerca per “l’acqua” nel box di ricerca, il blog si schianta.

acqua-masterweb.jpg
(notate l’url)

Perbacco! – mi dico – vuoi dire che wordpress è così newbie da non escapare l’apostrofo? o forse è colpa del tema? sai che faccio? taglio la testa al toro, tanto ho un dominio su Webperte dove avevo pensato, forse, di trasferire il blog. Ci copio tutto per prova e ritento. Detto fatto:

acqua-webperte.jpg

Problema assente. Quindi? quindi io che ne capisco poco, dico che è un problema della macchina. punto.

Ma parliamo anche un po’ di stellinorama.it, che ho provveduto a trasferire giust’appunto su Webperte il 31 luglio. Eccovi la lista imbarazzante dei down rilevati da site24x7.com nella settimana tra il 23 e il 30 luglio:

stell-down-23lug30lug.jpg

e la relativa torta di uptime, con tempi di risposta:

stell-down-report23-30lug.jpg

Il report intero di un altro nostro sito, sullo stesso server, in un’altra settimana a caso del mese di agosto. Questo sito è ancora lì:

ilvalle-down-13-20ago.jpg

E un report di disponibilità dal primo luglio al 31 agosto:
(questo è da cliccare)
ilvalle-lug-ago.jpg

in rosso i down. Che altro dire?

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Il tragico ritorno

Google Reader era veramente appesantito. Dopo un po’ ho dato forfait e mi sono limitato a leggere le fonti che ritenevo assolutamente fondamentali, scorrere velocemente quelle importanti e segnare come già lette tutte le altre. A Genova diciamo “siuscià e sciurbì…” 🙂

In compenso in tre giorni frenetici ho già preso impegni per un mese, alcuni dei quali porteranno grandi novità nel futuro. Di alcuni progetti sono sicuro, in altri ci spero. Intanto giovedì e venerdì prossimo mi sono iscritto a un corso di Web Analytics, tenuto da Francesco de Francesco e che mi incuriosiva molto. Le cose andranno leggerissimamente in maniera differente, ma ho idea che ci divertiremo 🙂

Poi a Dicembre, probabilmente, un’altra volta a parlare di Google Analytics con persone intorno. Quindi per non saper né leggere né scrivere, ora mi ordino questo bel libro su Amazon e spero di poterlo almeno iniziare prima di allora. Mi interessa capire il punto di vista di power user americani in proposito.

Tra le novità in proposito, al mio rientro dalle ferie, ho trovato una gestione diversa dei parametri negli URL: se prima avevo un sito con URL pagina.asp?menu=1&etichetta=prodotti, ora Analytics me la mostra come pagina.asp?etichetta=prodotti&menu=1. Che a tutti gli effetti è la stessa pagina – e funziona pure se la richiamo – ma i parametri se li riordina alfabeticamente, e le due pagine le CONTEGGIA IN MODO SEPARATO! Sul gruppo di discussione non m’è parso di trovare una risposta ufficiale del team, che non ha ancora nemmeno risposto al mio ticket.
E’ una cosa abbastanza fastidiosa, perché significa che tutti i report che all’interno del range di date hanno il giorno del cambiamento presentano quasi il doppio degli url visitati e le visite sono distribuite sui due indirizzi. Fastidioso!

Buone notizie invece dalla WAA, la Web Analytics Association, cioè un organismo che tenta di definire degli standard che riescano ad uniformare questo complesso mondo dell’analisi delle statistiche web. Se infatti io e te, produttori di sistemi di statistica, contiamo una sessione come 30 minuti o 15 minuti, le cose cambiano e di parecchio!
LA strada è lunga e tortuosa, ma questo pdf è certamente un inizio.

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Around Sicily: l’accoglienza e le sistemazioni

L’accoglienza in Sicilia, ovvero il falso mito della torta di riso genovese.
E’ una vita che sento ripetere che i siciliani sono accoglienti, che sono calorosi, che sono tutti moine e l’ospite è sacro. E la cosa sarà anche vera, a patto che andiate DA amici/parenti o CON amici/parenti. Per il normale turista la leggenda va ridimensionata, e non di poco.

Il siciliano medio padrone di una struttura ricettiva è parecchio scazzato, rasenta lo scontroso, non ti fa sentire a tuo agio e in generale tende a importi il suo ritmo di vita. Esistono delle piacevoli eccezioni, ma abbiamo dormito in tutte le provincie nel giro di 18 notti e cambiato spessissimo struttura, e la realtà è questa:

Village Camping Panorama, Acireale: struttura abbastanza carina, molti i servizi offerti, bella la location. Pessimi i bagni, non si è capito a che ora li pulissero, ma svegliarsi e trovare il bagno sporco non ti predispone bene alla giornata. Il bus navetta verso la spiaggia ha funzionato fino alla settimana precedente il nostro arrivo e in generale la sensazione è che la stagione turistica sia fatta di due settimane, quelle a cavallo di ferragosto. si spendono 30 euro a notte per una piazzola, due persone e una macchina. Accoglienza freddina.

Hotel Biscari, Catania: molto vicino al centro, pulito ed accogliente. Stanno facendo dei lavori di manutenzione al palazzo, ma la struttura merita. Ha un piccolo parcheggio interno al cortile, ma ci stanno giusto 3 auto. La camera è molto grande, come il bagno, e ha Tv e aria condizionata. Come il resto delle strutture ricettive che abbiamo usato peccano sulla colazione, proprio laddove fare colazione è un piacere assoluto. Caffè della cialda, brioche surgelata e poco altro. Peccato perché la colazione in terrazza è molto carina. Accoglienza degna, tranne quando suoni al citofono perché vuoi entrare e la reception dorme 😉

Campeggio Paradiso del Mare, Lido di Avola: decisamente piccolo ma molto ombreggiato da dei grossi e profumati eucalipti. Bagni discretamente puliti, servizi ridotti all’osso, doccia calda col gettone ma senza temporizzazione. Si spendono 20 euro a notte. Accoglienza inesistente, nel senso che è andata così: “volete dormire? si, c’è posto, scegliete una piazzola. Ciao.” poi il niente per tre giorni, poi quando stavo pagando ha preso il documento. Comunque meglio così pacifico che uno scazzato, sia chiaro!

Azienda agrituristica Torre di Renda, Piazza Armerina: Il posto è sperdutissimo (ma ci arrivano i pullman), ha una bella vista, una bella piscina e camere molto carine. La cena è un pelo pesante, se proprio devo trovare un difetto. Accoglienza decente e organizzazione, anche qui la colazione non prende la sufficienza.

Camping Valle dei Templi, San Leone, Agrigento: un campeggio 4 stelle bene organizzato e strutturato, bagni puliti e tanti servizi funzionanti. Buono anche il ristorante interno. Si spendono 15,5 euro a notte, compresa la corrente elettrica. Accoglienza assolutamente professionale quindi molto distaccata.

Bed & Breakfast Ashram, Contrada Martogna, Erice: un ex convento benedettino che piano piano si sta trasformando in altro: ora bed & breakfast, domani forse agriturismo, dipende come si svegliano i simpatici proprietari. La guida dice che su richiesta preparano la cena, e siccome il posto è bello ma infognatissimo (e lo sterrato di notte non è simpatico) ne abbiamo approfittato.
Bello il posto, bella la camera, stra-ottima la cena e molto disponibili i proprietari. Questi si, degni della nomea siciliana 🙂

Camping La Pineta, San Vito lo Capo: il campeggio rottermeier! “mettiti lì con la tenda (ma non ti dico che sei a due metri dal motore della pompa dell’acqua che funziona 22 ore su 24)” “non puoi tenere la macchina vicino alla tenda” “il bazar chiude alle” “il bar apre alle” “no, il cavo per la corrente te lo dovevi portare” “leggiti queste due pagine di regolamento” “proibito questo, vietato quello, negato questo, quello e anche tutto il resto” “vietato ridere” 🙂
Si spendono – in promozione – 15 euro a notte se ti fermi 3 notti, compresa la corrente ma il cavo te lo devi portare. Ah, e ci va l’attacco industriale, quindi scordati di andare in qualsiasi ferramenta a comprarne uno. Accoglienza da dimenticare…

ho ancora un post con le foto, ma ci vorrà del tempo. 2985 chilometri, da box a box, sono tanti da comprimere in fotografie 😉

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Around Sicily: i luoghi comuni

La cordialità e l’ospitalità: si, nei paesini più che nelle grandi città, e non siamo certo ai livelli della torta di riso genovese, ma non è nemmeno così rosea come la descrivono. In più di una occasione ci siamo guardati con gli occhi sgranati e abbiamo pensato di essere altrove. Forse c’è anche da considerare che seguendo abbastanza la guida Routard ci siamo imbattuti in strutture che i clienti li hanno a prescindere, e che quando siamo andati nei paesini “a naso” invece le cose miglioravano, ma questa non può essere una scusa valida. E secondo me c’è anche il fatto generazionale: i giovani se ne infischiano di più delle “tradizioni”, siano esse religiose, folkloristiche o semplicemente delle buone maniere. Ma questo, ho idea, non è solo un problema siciliano…

Le strade: si, sono sempre il colabrodo che dicono. 50 minuti per fare 30km, strade strette e tortuose, buchi ovunque ed erbacce. Innumerevoli cantieri iniziati e mai finiti per pezzi di strade che se esistessero non farebbero altro che spostare il congestionamento alla fine del tratto scorrevole. E pensare che siamo a Settembre, col flusso turistico molto ridotto, e che in realtà basterebbero 3 grandi direttrici per arrivare facilmente ovunque: Messina-Palermo, Messina-Siracusa e Siracusa-Palermo passando per la costa Sud…

Il cibo: beh, questo è un luogo comune che è un piacere non sfatare 🙂 Non è che si mangi bene ovunque, anche se come minimo le cose sono più saporite che qui. La pesca sa di pesca, la melanzana sa di melanzana e il porto profuma di pesce fresco. In generale però puoi entrare in un ristorante qualsiasi e uscirne almeno soddisfatto. Il classico “terno al lotto” praticamente non esiste.
Volete i nomi di due ristoranti che mi hanno colpito? d’accordo:
San Vito a tavola, a San Vito lo Capo: nuova gestione, cordiali, ambiente piccolo. Pasta con le sarde ottima, sformato di peperoni sublime e cous cous di pesce decisamente sopra la media. Raramente mi capita di andare due volte nello stesso ristorante mentre sono in vacanza, qui è successo.
Trattoria La Campagnola a Termini Imerese: scegliersi un grosso pesce e farselo sbattere sulla brace in diretta è una soddisfazione per gli occhi. Se poi è anche buono avete fatto l’en-plein 🙂

Il mare: La varietà c’è tutta: scogli, spiagge di ciottoli, spiagge di sabbia grossa, di sabbia fine, sabbia nera vulcanica o sabbia bianca finissima, ma un problema c’è e non è il mare, che è bello praticamente ovunque e quasi sempre pulito: è la sporcizia che deturpa gran parte dei litorali. E se va bene che ci vado per godermi il mare, non ha senso che dieci metri indietro ho un immondezzaio o trovo continuamente sporcizia nella sabbia. Posso sicuramente andare in uno stabilimento (e pagare comunque meno che in Liguria, tipo 12 euro un ombrellone e due sdraio tutto il giorno, non fanno mai frazioni) ma non è il mio massimo. Posso andare in una riserva o in una forestale, ma anche lì pago un ingresso.

I posteggi: Ecco la vera nuova piaga, più dei posteggiatori abusivi: i posteggi istituzionali. Ormai devi pagare ovunque, e nemmeno poco! I più onesti 0,5 euro l’ora, sennò 1 euro. Il discorso è sempre lo stesso: se posso accettarlo in una grande città dagli spazi limitati, non lo tollero nel paesino più sconosciuto dell’universo, e comunque non in bassa stagione, quando sono l’unico che visita il paese. Mi è successo a Scopello: paese VUOTO, parcheggio VUOTO, niente da vedere, niente da fare. 2 euro di parcheggio perché è l’unico che c’è. Pollice versissimo!

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